L’olandese vince 19 dei 22 Gran Premi del Mondiale 2023. Un’annata che sa tanto di monologo: delusione per Ferrari e Mercedes. Speranza McLaren.
Un dominio mai visto in Formula 1. Max Verstappen chiude una stagione incredibile: terzo Mondiale consecutivo, con tanto di 19 vittorie su 22 Gran Premi disputati, andando solo una volta fuori dal podio. Numeri clamorosi dell’olandese volante, probabilmente irripetibili anche per lui: vero, i meriti sono tantissimi, inclusi quelli di una Red Bull come al solito perfetta su tutti i livelli, ma a mancare quest’anno sono stati proprio gli avversari. Dietro il vuoto, come abbiamo detto a più riprese.
In questo senso, fanno impressione i 290 punti di distacco del compagno di squadra Sergio Perez, uno che - anche se non si direbbe - guida la stessa RB19 del campione del mondo, dimostrazione plastica del talento incredibile che ha dalla sua il mitico Max. Ancora peggio hanno fatto i comprimari fuori dall’universo Red Bull e parliamo soprattutto di una Ferrari che non è riuscita nemmeno a conquistare il secondo posto in ottica classifica costruttori. L’argento è sul petto della Mercedes, nonostante le zero vittorie stagionali.
Archiviata l'edizione numero 74 della storia con il Gran Premio di Abu Dhabi, riviviamo questo 2023 a quattro ruote con i dieci momenti da non dimenticare.
L'olandese della Red Bull mette subito le cose in chiaro: deve ricredersi chi sperava di ritrovarlo appagato dai recenti successi e in difficoltà con la nuova monoposto. Verstappen, invece, vince per la prima volta sul circuito situato nel deserto e dà una lezione ai diretti inseguitori, con tanto di 10 secondi di vantaggio su Perez e addirittura 40 sul redivivo Alonso.
Tirando le somme, Verstappen lascia per strada solo tre Gran Premi. In due conquista la seconda piazza: siamo ad inizio stagione e parliamo degli appuntamenti in Arabia Saudita e Azerbaigian, dove ad imporsi è il compagno di scuderia Sergio Perez. Nei primi scampoli del Mondiale il messicano sembra l’unico in grado di mettere una seppur minima pressione al fortissimo olandese. Ma è solo un’illusione.
In mezzo alle due vittorie di Perez c'è il Gran Premio di Melbourne, che Verstappen vince nonostante l'incredibile caos tra bandiere rosse (addirittura tre) e la prova orgogliosa degli eterni Hamilton e Alonso. Il 7 maggio, invece, si corre il GP di Miami e qui Verstappen dà il via all'incredibile filotto di vittorie che - come vedremo - lo porterà a battere un altro record di tutti i tempi.
Nel frattempo le cose per Verstappen vanno alla grandissima: vince senza grossi patemi, anche perché rispetto all'annata precedente non deve fare i conti con una Ferrari velocissima in qualifica. Leclerc, infatti, se si considera la prima metà della stagione, conquista la pole solo a Baku. Troppo poco per impensierire Max e la sua Red Bull: un binomio vincente anche a Silverstone, dove però c'è da registrare la prova sontuosa del giovane idolo di casa Lando Norris. Il britannico è secondo sia nelle qualifiche che in gara, dove fa registrare un ritardo di appena 3 secondi e mezzo dall'apripista dei record.
Proprio nella sua Olanda, in quel di Zandvoort, Max Verstappen conquista la nona vittoria di fila e pareggia così il record di Sebastian Vettel, sempre alla guida di una Red Bull. Una settimana più tardi, precisamente il 3 settembre, si corre a Monza e il classe '97 raccoglie il decimo successo consecutivo, mettendo (qualora ce ne fosse bisogno) l'ipoteca sul tris mondiale.
La Ferrari batte un colpo. A Singapore la Rossa conquista la prima e unica vittoria stagionale: lo fa al termine di un week end perfetto, segnato anche dalla pole position del sabato (la seconda di fila per l'iberico dopo quella di Monza). Solo quarto posto per Leclerc, oltretutto con oltre 20 secondi di ritardo. "Giornata di pausa" per Verstappen, che non va oltre il quinto posto.
Una domenica tranquilla. Poi, però, il fuoriclasse della Red Bull si conferma pilota insaziabile. Già a Suzuka, sede del Gran Premio del Giappone, rimette le cose in chiaro, tenendo a bada le scatenate McLaren di Norris e Piastri. Da qui inizia un filotto di 7 successi consecutivi ancora in corso: per l'anno prossimo, quindi, l'obiettivo è superare ancora una volta se stesso e arrivare a quota 11 successi consecutivi. Tutt'altro che impossibile.
Dopo il Giappone ecco il Gran Premio del Qatar. Qui Verstappen conquista il suo terzo titolo iridato: l’olandese esulta già sabato, in occasione della Sprint Race; domenica è poi protagonista di una vittoria sontuosa, mentre gli avversari arrancano per il grande caldo di Losail.
Una voce sola anche a Città del Messico. L’olandese parte dal terzo posto ma brucia le due Ferrari con una partenza incredibile. L’idolo di casa è costretto subito al ritiro, bene Charles Leclerc (terzo posto) e Lewis Hamilton (è suo il giro veloce).
A proposito di Leclerc, il monegasco si segnala per un buon finale di stagione, tanto da terminare al quarto posto alla pari con Alonso. Per il resto, in quel di Abu Dhabi scontato il successo di Verstappen, il 19esimo stagionale. Un record difficile da eguagliare, ma con l’olandese nulla è impossibile.
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