I tre titoli mondiali conquistati sono bastati a far entrare il pilota brasiliano nel mito, insieme al suo stile di guida unico e a una grinta senza pari.
È entrato nel mito della Formula 1 pur avendo vinto relativamente poco, in rapporto ad altri campioni. Ayrton Senna nella sua bacheca ha riposto tre titoli mondiali, ha vinto 41 gran premi, è salito 80 volte sul podio, conquistando 65 pole position e facendo registrare 19 giri veloci. Chissà quanto avrebbe potuto vincere ancora, visto che la sua carriera si è interrotta presto, troppo presto. Ma quel primo maggio 1994 "Magic" è entrato di diritto nella leggenda. Il guerriero di San Paolo è indiscutibilmente uno dei piloti più amati, un campione dalla classe cristallina e dal temperamento unico.
Ayrton Senna da Silva è nato il 21 marzo 1960 a San Paolo del Brasile. La sua famiglia aveva origini italiane da parte di madre, il bisnonno di Ayrton era originario di Scisciano, in provincia di Napoli, e portava Sena di cognome. Amante di ogni tipo di sport, ha praticato da giovanissimo tennis, atletica e nuoto, amava andare in bici, poi si appassionerà al jet ski. Ma la sua vera, grande passione sono sempre stati i motori.
A 13 anni era già sui kart, campione Junior a Interlagos. Tra il 1977 e il 1978 si è laureato campione sudamericano, per quattro stagioni di fila ha vinto il titolo brasiliano. A 18 anni è sbarcato in Italia dove per due anni di seguito ha sfiorato il titolo mondiale con la Dap. Nel 1981 si è trasferito in Gran Bretagna, esordendo in Formula Ford 1600, vincendo subito al primo colpo. Si è ripetuto l'anno dopo nella Formula Ford 2000, poi nel 1983 ha debuttato in Formula 3, scegliendo il cognome materno Senna: fino ad allora aveva gareggiato come Da Silva.
I tempi erano maturi per il debutto in F1. Il giovane Senna ha stipulato un accordo con una piccola scuderia inglese, la Toleman, con cui ha subito centrato risultati interessanti, tra cui uno strepitoso secondo posto a Monaco sotto la pioggia: l'eccezionale capacità di guida sul bagnato sarà sempre uno dei suoi indiscussi punti di forza. In seguito, dopo un terzo posto a Brands Hatch, si accorderà con la Lotus.
Nel 1985, in Portogallo, la prima vittoria in Formula 1, seguita da un altro successo in Belgio e dal quarto posto nella classifica del Mondiale. L'anno successivo ottenne altre due vittorie e si piazzò di nuovo al quarto posto, nonostante lo strapotere di McLaren e Williams. Nel 1987 salirà di una posizione, chiudendo terzo, lottando a lungo per il titolo.
Nel 1988 è iniziata la lunga parabola di Senna in McLaren, con la difficile coesistenza col compagno di scuderia Alain Prost. Finalmente alla guida di una vettura da titolo, Senna non ha tradito le attese, conquistando il primo Mondiale con tre punti di vantaggio sul francese. Da batticuore anche la stagione successiva, risoltasi con un clamoroso testa a testa tra i due piloti McLaren nel decisivo Gran Premio del Giappone: entrambi uscirono di pista dopo una collisione, Senna rientrò in gara grazie all'aiuto dei commissari ma fu successivamente squalificato, con titolo a Prost.
Si rifarà l'anno successivo, dopo il passaggio del “Professore” in Ferrari: questa volta l'incidente tra i due a Suzuka spianò la strada al secondo titolo mondiale del brasiliano. Che si ripeterà nel 1991, davanti a un altro tenace avversario: Nigel Mansell. Meno brillanti le ultime due annate in McLaren, chiuse al quarto (1992) e al secondo posto (1993).
Passato alla Williams, Senna iniziò male il campionato 1994 con due ritiri nei Gran Premi del Brasile e del Pacifico. A Imola la grande occasione per il riscatto, in quella che passerà tuttavia alla storia come la sua ultima corsa. Primo maggio 1994: una data che tutti gli appassionati di motori non possono dimenticare.
I numeri testimoniano solo parzialmente la grandezza del campione brasiliano, amatissimo in patria e in tutto il mondo. Ha vinto in media più di una gara su quattro in F1, centrando sette hat trick (pole, giro veloce e vittoria), andando 96 volte a punti e salendo 80 volte sul podio in 161 Gran Premi. Da uno studio condotto dalla Formula 1 con AWS, Senna è risultato il pilota più veloce di sempre, mentre in un sondaggio che ha coinvolto 217 piloti ed ex piloti di Formula 1 nel 2021 è risultato il migliore di tutti.
Per celebrare le gesta del campione brasiliano nel corso degli anni decine di documentari sono stati girati da registi e appassionati di tutto il Mondo. Uno dei prodotti di maggior successo è la miniserie di Vicente Amorim e Julia Rezende, titolata Senna.
La miniserie è compopsta da 6 episodi che ripercorrono la storia di Ayrton Senna dai kart fino ai successi in Formula 1 ed è disponibile sulla piattaforma streaming Netflix.
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