Gli uomini di Nestor Lorenzo sono la rivelazione di questa Copa America. Il numero 10 James Rodriguez sembra tornato sui livelli eccelsi del passato. Ma non c’è solo lui.
La Colombia è la vera sorpresa della Copa America 2024. Nonostante qualche esclusione eccellente (vedi alle voci Cuadrado, Duvan Zapata e Wilmar Barrios), la nazionale guidata dall'argentino Nestor Lorenzo sta stupendo il mondo del pallone. Lo sta facendo con un calcio veloce ed entusiasmante, sotto la guida di un James Rodriguez che sembra tornato sui livelli incredibili del Mondiale 2014.
Il dato che più sorprende è che adesso i Cafeteros possono anche permettersi di non avere paura dei detentori del torneo e campioni del mondo dell'Argentina, l'altra nazionale protagonista della finale in programma domenica 14 luglio all'Hard Rock Stadium di Miami. Perché tanta sicurezza? Perché parliamo della nazionale sudamericana più in forma del momento: la Colombia, infatti, viene da una serie positiva lunga 28 partite. Un dato che certamente non nasce dal caso.
Quando parli di James Rodriguez, pensi subito a uno dei talenti più puri del calcio moderno. Ma anche di un fuoriclasse mancato, incapace di esprimersi su grandi livelli con una certa costanza. Ora, dopo le brutte annate tra Qatar e Grecia e l'ultima avventura con il Sao Paulo (Brasile), il numero 10 colombiano sembrava sulla via del tramonto, nonostante gli appena 32 anni di età.
Le prove messe in campo in questa Copa America e uno stato di forma invidiabile, però, dicono il contrario. Parlano, adesso, giocate da top player assoluto e quel mix di tecnica e velocità che nel 2014 fece innamorare il Real Madrid, che sborsò un bel po' di quattrini per strapparlo al Monaco. A saltare all'occhio, in questa Copa America, è l'incredibile numero di assist: parliamo della bellezza di 6 palloni vincenti per i compagni, a cui bisogna aggiungere il gol (su rigore) contro il malcapitato Panama.
Il reparto avanzato della Colombia non è solo James. Nel 4-2-3-1 targato Nestor Lorenzo spicca anche l’esterno del Liverpool Luis Diaz, voglioso di riscatto dopo un'ultima parte di stagione deludente con i Reds. L'ex Porto, che comunque ha messo a referto 13 gol e 5 assist al servizio di Jurgen Klopp, cerca la terza rete in questa Copa America: il sogno sarebbe confermarsi in vetta alla classifica cannonieri, come successe nell'edizione 2021 (quattro gol per lui, altrettanti per Lionel Messi).
A completare la trequarti c’è l’altro esterno Jhon Arias, in forza al Fluminense e sacrificato contro l'Uruguay per compensare l'inferiorità numerica dopo l'espulsione di Daniel Munoz. Come attaccante puro, invece, Ct Lorenzo sta premiando l'ex Hertha Berlino Jhon Cordoba, che sta vincendo il duello con Jhon Duran (Aston Villa) e Miguel Borja (River Plate). Un ruolo, questo, che sarebbe potuto essere di Duvan Zapata, reduce da una buona stagione con il Torino, ma che non veste la maglia della nazionale proprio dall'ultima edizione della Copa America.
A guidare il centrocampo colombiano c'è l'ottimo Jefferson Lerma, anche lui a quota 2 gol in questa Copa America e autore della rete decisiva contro l'Uruguay. Il mediano del Crystal Palace è il vero fulcro del gioco dei Cafeteros, affiancato da uno tra Richard Rios e Mateus Uribe, in perenne ballottaggio. A sorprendere in questa Copa America è anche la difesa, guidata dal portiere Camilo Vargas e non dal recordman Ospina (altra scelta coraggiosa di Nestor Lorenzo).
Al centro della retroguardia, alla luce dell'infortunio di Lucumì e delle continue bocciature di Yerry Mina, spazio per Carlos Cuesta e per l'altro centrale Davinson Sanchez. Sull'out di sinistra si sta comportando bene la meteora atalantina Johan Mojica, mentre sulla fascia destra non ci sarà lo squalificato Munoz. Occhio, così, alla candidatura del rigenerato Santiago Arias, ex Bayer Leverkusen che nelle ultime stagioni non è riuscito ad incidere con Granada, Cincinnati e Bahia.
La Colombia sta vivendo una Copa America ai limiti della perfezione, come testimoniano le quattro vittorie e il singolo pareggio raccolti fin qui, con tanto di 12 gol fatti e solo 2 subiti. James Rodriguez e compagni sono riusciti a fermare il Brasile sull'1-1, dopo avere regolato Costa Rica (netto 3-0) e Paraguay (2-1 decisamente più sofferto). Nei quarti di finale il sontuoso 5-0 ai danni di Panama con reti di Cordoba, Rodriguez, Diaz, Rios e Miguel Borja. Di misura, come dicevamo, il successo contro l'Uruguay di Marcelo Bielsa, altra squadra candidata alla vittoria finale.
La Colombia ha vinto fin qui una sola Copa America: dobbiamo tornare all'edizione 2001, giocata proprio in casa e finita in trionfo grazie all'1-0 nell’ultimo atto contro il Messico (rete del mitico Ivan Cordoba). Per i colombiani quella non fu la prima finale della storia: nel 1975 la sconfitta nel triplo confronto contro il Perù.
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