Un'analisi approfondita di Matteo Arnaldi, il talento emergente del tennis italiano, tra successi, guadagni e caratteristiche tecniche distintive. L'obiettivo? Conquistare un grande torneo dopo l'impresa sfiorata a Montreal.
Non è ancora andato oltre gli ottavi di finale in un Grande Slam, ma Matteo Arnaldi è comunque annoverabile tra i talenti cristallini del nuovo tennis italiano. Il classe 2001, tra gli eroi che hanno riportato la Coppa Davis in Italia nel 2023, ha tutta l'intenzione di rompere il muro della 30esima posizione nel ranking ATP (suo migliore risultato, risalente all'agosto 2024).
Per questo, però, il tennista nato a Sanremo deve imporsi anche in un grande torneo: insomma, raggiungere la semifinale (come successo al Masters 1000 di Montreal) non può più bastare. Arnaldi deve puntare a qualcosa di più.
Il 24enne, anche per età ed evoluzione della sua carriera, non può ancora ambire al “portafoglio” dei top player. Matteo, però, si è difeso bene grazie ai prize money conquistati nelle competizioni ATP e Challenger, che – è bene ricordarlo – non sono corrisposti solo ai tennisti che arrivano alle fasi decisive dei vari tornei. Al momento, guardando ai soli premi sportivi, parliamo di un guadagno che ha superato i 3 milioni e 400 mila euro. A questi, ovviamente, bisogna aggiungere le entrate relative alle sponsorizzazioni.
Nonostante non abbia ancora conquistato alcun titolo ATP, Matteo Arnaldi ha già dimostrato di essere un giocatore altamente competitivo, capace di imporsi nel circuito Challenger e di battere alcuni protagonisti del tennis mondiale (indimenticabile il successo in tre set contro Rublev agli Open di Francia).
Le sue vittorie nei tornei Challenger rappresentano un passaggio fondamentale per la crescita di un giovane tennista, fornendogli esperienza e fiducia nei confronti degli avversari più esperti. Nello specifico parliamo del successo del maggio 2022 agli Internazionali di Tennis d'Abruzzo e delle vittorie (tutte del 2023) al Tenerife Challenger, al Murcia Open e all'Heilbronner Neckarcup.
Con i big, da segnalare le eliminazioni agli ottavi di finale degli US Open 2023 e agli Open di Francia 2024, rispettivamente contro Carlos Alcaraz e Stefanos Tsitsipas. Da ricordare, inoltre, la semifinale raggiunta ai Canadian Open 2024, con la sconfitta arrivata solo contro il russo Andrej Rublev (che si è così vendicato dopo la sconfitta in terra parigina).
Matteo Arnaldi si fa apprezzare per un gioco solido da fondo campo, segnato da grande regolarità e un’ottima gestione degli scambi prolungati. Il suo dritto è il colpo più incisivo del repertorio, mentre il rovescio a due mani gli consente di tenere testa agli avversari nei lunghi palleggi. Dal punto di vista tattico, predilige un gioco aggressivo da fondo campo, cercando di prendere il controllo dello scambio e chiudere il punto con colpi angolati. Il servizio è in costante miglioramento: pur non essendo tra i più potenti del circuito, Arnaldi sta lavorando sulla precisione e sulla varietà dei colpi per renderlo più efficace.
La sua determinazione e il suo spirito combattivo, tuttavia, lo rendono un giocatore temibile, capace di ribaltare situazioni difficili con la sua solidità mentale.
Matteo Arnaldi è senza dubbio uno dei prospetti più interessanti del tennis italiano. Il suo rapido miglioramento nel ranking ATP, unito alla solidità del suo gioco, lo pone tra i candidati a diventare un punto di riferimento per il movimento tennistico azzurro nei prossimi anni. Alle spalle, ovviamente, del big assoluto Jannik Sinner. Ora, però, serve un successo in un grande torneo: il 2025 sarà l'anno buono per il tennista di origini sanremesi?
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