Il mitico campionato di Basket ha messo in mostra molti talenti al di sotto del metro e ottanta: dal più basso (Muggsy Bogues) fino al migliore di tutti (Calvin Murphy).
L’NBA non è solo cosa per giganti. Il campionato di Basket più importante del mondo è stato nel segno anche di giocatori piccoli di statura, alcuni addirittura al di sotto del metro e sessanta. In questo articolo scopriamo quali sono i “piccoletti” che hanno lasciato il segno nelle celebri Conference statunitensi.
Solo 160 centimetri di altezza, Muggsy Bogues è il giocatore più basso ad avere calcato i campi NBA. Il playmaker, nato a Baltimora nel gennaio 1965, ha legato il suo nome agli Charlotte Hornets, con cui ha giocato tra il 1988 e il 1997. Buoni i numeri per questo playmaker che, da solo, ha quasi cambiato le regole di un gioco che non sembrava per piccoletti: l'exploit nella stagione 1994/95 con una media di 11 punti a partita. In totale 6.858 punti in 889 gare per Bogues, che ha indossato anche le casacche di Washington, Golden State e Toronto.
Cinque centimetri in più (per la precisione 165 centimetri) e una media punti importante per Earl Boykins. Precisamente 8,9 punti a partita per questo playmaker decisamente più itinerante: per lui l'esperienza più lunga con i Denver Nuggets tra il 2003 e il 2007. Nel finale di carriera anche una stagione con la Virtus Bologna, nel 2008/09, con cui ha conquistato anche una EuroChallenge.
Siamo ancora sotto la soglia del metro e settanta. Tra i giocatori più bassi nella storia della NBA c'è anche Spud Webb, alto 168 centimetri. Parliamo di un playmaker dotato di velocità e grandi numeri. La sua migliore stagione nel 1991/92, con i 16 punti e i 7 assist a partita messi a referto con i Sacramento Kings. Ha iniziato la carriera con gli Atlanta Hawks, con cui ha giocato tra il 1985 e il 1991.
Grandi numeri anche per Charlie Criss, alto 173 centimetri, e capace di realizzare 3.534 punti in carriera con le casacche di Atlanta, San Diego e Milwaukee.
Il primo piccoletto ad imporsi tra i giganti NBA, soprattutto parliamo del giocatore più prolifico tra quelli di bassa statura. Alto 175 centimetri, migliore media tra i giocatori più bassi della NBA con 17,9 punti a partita. Nella stagione 1977/78 l'exploit con la casacca di Houston: con i Rockets una media clamorosa di 25,6 punti nella stagione. In totale ha realizzato ben 17.949 punti, nessuno come lui in questa speciale classifica: non a caso, si tratta del giocatore NBA più basso ad essere inserito nella Hall of Fame, oltre ad apparire nello All-Star Game del 1979.
Subito dietro Calvin Murphy c'è Isaiah Thomas, ancora in attività (milita però nella NBA G League) e capace di imporsi con una media 17,7 punti in 550 partite. Rispetto a Murphy, migliori statistiche in ottica assist, con una media di 4,8 punti a partita. Guardando alla carriera, il classe '89 ha indossato - tra le altre - le casacche di Phoenix Suns, Boston Celtics e Los Angeles Lakers. Ha giocato per due volte l'All Star Game ed è stato il primo giocatore così basso a registrare una tripla doppia (punti, assist e rimbalzi) in una gara.
Nate Robinson (dal 2005 al 2015), un metro e 75 centimetri e 11 punti in media in 618 gare. Stessa altezza per l'italo-americano Angelo Musi tra il 1946 e il 1949 con la maglia dei Philadelphia Warriors. Sopra la soglia dei mille punti anche Keith Jennings, protagonista di un triennio con i Golden State Warriors tra il 1992 e il 1995.
Tra i giocatori più bassi nella storia della NBA ancora in campo, oltre al già citato Isaiah Thomas, troviamo Jacob Gilyard, che ha giocato tra il 2022 e il 2024 con Memphis e successivamente con i Brooklyn Nets. C'è anche il giapponese Yuki Kawamura (173 centimetri) ora in forza ai Memphis Grizzlies.
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