Tutto pronto per la 94esima edizione del Giro del Belgio, in programma dal 18 al 22 giugno 2025: scatta la caccia al successore di Waerenskjold.
Un'ottima occasione per prepararsi al Tour de France, la cui partenza è sempre più vicina, ma anche per mettersi alla prova con le strade che fanno del Belgio una sorta di paradiso per i ciclisti. Tutto pronto per la 94esima edizione del Giro del Belgio, gloriosa corsa a tappe che ha una storia lunga e nobile (la sua istituzione risale al 1908) e che è molto sentita soprattutto dai corridori di casa. Chi succederà a Soren Waerenskjold, il norvegese che sì imposto nella scorsa edizione con appena quattro secondi di vantaggio sul ceco Mathias Vacek e sette sullo spagnolo Alex Aranburu Deva?
Come l'edizione dello scorso anno, il Giro del Belgio è proposto in diretta streaming su Discovery+. Serve dunque un abbonamento con la piattaforma, una connessione internet e disporre di dispositivi come smart tv, tablet, pc o smartphone. Chi non dispone di una televisione connessa a internet potrà comunque seguire l'evento grazie a un Dongle HDMI oppure a una console di gioco di ultima generazione. Le tappe saranno proposte su Eurosport 1, canale che fa parte dei pacchetti DAZN e Sky, con partenze previste per le 12:40 (tappa 1), le 12:50 (tappa 2), le 14:15 (tappa 3), le 12:50 (tappa 4) e le 12:35 (tappa 5).
Sono cinque le frazioni in cui è articolata la corsa, per complessivi 758,9 chilometri da percorrere. La conformazione del territorio belga non presenta troppe montagne o salite ripide, ma non mancano tratti spettacolari, soprattutto quelli in pavé. Ecco nel dettaglio le cinque tappe del Giro del Belgio 2025.
1a tappa: Merelbeke-Melle - Knokke-Heist (198 km)
La prima tappa è anche la più lunga, di quasi 200 chilometri. I corridori lasciano Merelbeke-Melle, la cittadina non lontano da Gent, nel cuore del Paese, e raggiungono Knokke-Heist, sul Mare del Nord.
2a tappa: Beringen - Putte (194,6 km)
Molto lunga anche la seconda frazione, da Beringen a Putte nella regione di Anversa, con tratto finale costituito da un circuito da completare cinque volte. Come nella tappa precedente, poche le salite, spazio ai pedalatori.
3a tappa: Tessenderlo-Ham (9,7 km)
Prima e unica cronometro della corsa, una frazione di poco meno di dieci chilometri adatta agli specialisti delle prove contro il tempo.
4a tappa: Durbuy - Durbuy (173,4 km)
La quarta frazione è una delle più movimentate del lotto, con diversi tratti in pavé e le alture della Somme a rendere estremamente accattivante il percorso, costituito da un anello con partenza e arrivo a Durby da ripetere quattro volte.
5a tappa: Bruxelles - Bruxelles (183,2 km)
Il Giro del Belgio si chiude con l'ultima frazione in programma nella capitale Bruxelles. Una tappa lunghetta e contrassegnata da qualche strappetto duro, con pendenze interessanti. Niente passerelle, dunque, ma una frazione duretta che potrebbe fare la differenza anche per la classifica generale.
Ventidue le squadre iscritte ai nastri di partenza della corsa, di cui otto WorldTour, nove Professional, tre Continental e due di ciclocross invitate a partecipare: circostanza, quest'ultima, tutt'altro che rara nelle competizioni ciclistiche belghe. Assenti le formazioni italiane. Le squadre WorldTour partecipanti sono la Alpecin-Deceuninck, l'INEOS Grenadiers, l'Intermarché - Wanty, la Lidl-Trek, la Movistar, la Soudal Quick-Step, la Picnic PostNL e la UAE Team Emirates XRG.
Tra le Professional vanno annoverate la Israel - Premier Tech, la Lotto, la Flanders - Baloise, la Novo Nordisk, la TotalEnergies, la Tudor, la Unibet Tietema Rockets, la Uno-X Mobility e la Wagner Bazin WB.
Le squadre Continental sono la BEAT Cycling Club, la Metec - SOLARWATT e la Tarteletto - Isorex, mentre i due team di ciclocross invitati sono i Baloise Glowi Lions e la Pauwels Sauzen - Cibel Clementines.
In 69 delle 93 edizioni del Giro del Belgio si è imposto un corridore di casa, ultimo del lotto Remco Evenepoel che ha trionfato in due circostanze nel 2019 e nel 2021. Prima di lui era stato Jens Keukeleire a fare doppietta nel 2018 e nel 2019. Il recordman di vittorie è tedesco, Tony Martin, autore di un fantastico tris nel 2012, nel 2013 e nel 2014.
Due le affermazioni di ciclisti italiani, entrambe risalenti agli Anni '60. Nel 1966 a trionfare nel Giro del Belgio è stato il grande Vittorio Adorni, davanti al tedesco Rolf Wolfshohl. Un anno dopo l'ha spuntata Carmine Preziosi, ciclista irpino trapiantato giovanissimo in Belgio, davanti all'idolo di casa Herman Van Springel.
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