Gli specialisti delle grandi classiche sono tutti al Nord, i corridori da corse a tappe invece sono tra i protagonisti dell'Itzulia, il Giro dei Paesi Baschi, che si conclude sabato 12 aprile.
Evento: | Giro dei Paesi Baschi |
Luogo: | Spagna |
Data: | dal 7 al 12 aprile |
Orario: | partenze fissate tra le 11:00 e le 12:00 |
Dove vederla: | Eurosport, Discovery+ |
Mentre i big e gli amanti delle grandi classiche sono al Nord, impegnati come di consueto tra il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix, la Liegi-Bastogne-Liegi e le altre corse primaverili di grande tradizione tra Francia, Belgio e Olanda, scalatori e specialisti delle corse a tappe sono concentrati soprattutto in Spagna, dove fino a sabato 12 aprile è in programma l'Itzulia, il Giro dei Paesi Baschi. Una corsa di grande fascino e tradizione, che si snoda tra le montagne e i saliscendi del País Vasco, nel nord della Penisola Iberica.
Giunto alla sua 64esima edizione, il mini tour basco costituisce una delle ultime prove generali prima del Giro d'Italia, la prima tra le grandi corse a tappe del 2025, il cui inizio è previsto il 9 maggio. Un'occasione buona per vedere all'opera tanti corridori che potrebbero ritagliarsi un ruolo importante nella Corsa Rosa e che avranno modo di testare la propria condizione in un giro piccolo ma decisamente impegnativo come l'Itzulia.
Il Giro dei Paesi Baschi è in programma dal 7 al 12 aprile, con inizio di ogni tappa fissato tra le 11:00 e le 12:00 e arrivo nel corso del pomeriggio, a seconda della velocità media di percorrenza del plotone. Tutte le tappe della corsa sono trasmesse in diretta tv in Italia sui canali di Eurosport, disponibili via satellite su Sky Sport e in streaming sulle piattaforme DAZN, Sky Go, NOW e Discovery+.
L'edizione di quest'anno dell'Itzulia è caratterizzata da sei tappe di varia difficoltà. Dopo il prologo iniziale di 16,5 chilometri di lunedì 7 da Vitoria a Gasteiz, che ha dato inizio alla kermesse, si entra nel vivo con la seconda tappa di martedì 8, una frazione di 199,8 km da Pamplona-Iruña a Lodosa dai tratti pianeggianti e con una sola asperità da affrontare, l'Alto de la Olvia (terza categoria) a 143 km dall'arrivo.
Di media montagna il profilo della tappa numero 3 in programma mercoledì 9, 156,3 km da Zarautz a Beasain, con ben sette GPM: i più duri sono i due finali, il Gainza ai 37 dall'arrivo (2,2 km al 12,1% di pendenza) e il Lazkaomendi a 6 dal traguardo (1,4 km al 10%).
Giovedì 10 altra tappa di media montagna, 169,6 km da Beasain a Markina-Xemein ancora con sette GPM: l'ultimo, l'Izua a 11 dal traguardo, è caratterizzato da 3,5 km al 10,6%. Leggermente meno impegnativa la quinta e penultima tappa di venerdì 11, 172,4 km da Orduña a Gernika-Lumo: quattro i Gran Premi della Montagna, l'ultimo dei quali a oltre 80 dall'arrivo.
Infine l'ultima frazione di sabato 12, un vero e proprio tappone di montagna con partenza e arrivo a Eibar: 153,6 km con sette GPM di cui tre di prima categoria, l'Azurki (5,1 km al 7,4%), il Krabelin (5 km al 9,6%) e l'Izua (4,1 km al 9,2%).
Tra gli iscritti all'edizione di quest'anno figurano il colombiano Daniel Felipe Martinez, vincitore nel 2022, gli idoli di casa Pello Bilbao, Marc Soler, Enric Mas e soprattutto Ion Izagirre, trionfatore nel 2019 e capace di salire sul podio in sei edizioni della corsa a cui tiene molto. Da seguire anche la performance del danese Mattias Skjelmose, così come quella del sempre interessante portoghese Joao Almeida, del messicano Isaac Del Toro, del talento francese Axel Laurance e della temibile coppia statunitense formata da Brandon McNulty e Sepp Kuss.
La prima edizione del Giro dei Paesi Baschi ha avuto luogo nel 1924 sotto la denominazione di Gran Premio Excelsior ed è stata vinta dal francese Francis Pelissier. Del grande Gino Bartali, nel 1935, la prima delle sette affermazioni italiane: le altre sono state quelle di Gianbattista Baronchelli nel 1976, di Giovanni Battaglin nel 1979, di Silvano Contini nel 1981, di Claudio Chiappucci nel 1991, di Francesco Casagrande nel 1996 e di Danilo Di Luca nel 2005, esattamente vent'anni fa.
Sette vittorie che collocano l'Italia al secondo posto tra i Paesi più titolati nella competizione, alle spalle dell'inarrivabile Spagna che è a quota 28. Proprio uno spagnolo, la grande promessa Juan Ayuso, ha trionfato nell'edizione del 2024 davanti al connazionale Carlos Rodriguez e Mattias Skjelmose, il danese pronto a riprovarci quest'anno.
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