La finale di Berlino ha confermato lo strapotere spagnolo. De la Fuente ha ottime alternative: Oyarzabal è stato decisivo. Lamine Yamal e Nico Williams superlativi. Palmer è il futuro dell’Inghilterra.
Il protagonista che non ti aspetti. Nella notte del trionfo spagnolo agli Europei, c'è un attaccante che è riuscito a rubare la scena ai fortissimi Nico e Yamine. Parliamo del match winner Mikel Oyarzabal, uno dei fedelissimi del Ct De la Fuente, con cui ha conquistato gli Europei Under 21 nel 2019 e la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Tokyo. L'attaccante della Real Sociedad non è certamente l'ultimo arrivato, ma alzi la mano chi si aspettava potesse decidere una sfida con l'Inghilterra che stava iniziando a farsi dannatamente complicata. Grazie al suo gol la Spagna conquista il quarto Europeo della sua storia, staccando così una nazionale dalla solida tradizione come la Germania. Sorpasso epocale.
Nel match di Berlino hanno brillato anche i già citati Lamine Yamal (che diventa il calciatore più giovane ad avere giocato una finale degli Europei) e ovviamente l'autore del primo gol Nico Williams, che si conferma anche lui giocatore dalle potenzialità immense. Tra gli inglesi, invece, da segnalare l'ottimo impatto di Cole Palmer e gli sprazzi di classe assoluta di Jude Bellingham. Poco, considerando anche la solita inefficacia di Harry Kane.
Fare da vice-Morata, subentrare solo quando l’ex juventino finisce il carburante ma riuscire comunque a segnare il gol del quarto trionfo continentale. Mica poco. Nonostante il ruolo da comprimario cucitogli addosso, l’attaccante della Real Sociedad è riuscito ad entrare nella storia. Un gol da condor dell’area di rigore: come le grandi punte di un tempo (per i più giovani, vedi alle voci Trezeguet e Pippo Inzaghi), studia in silenzio la difesa avversaria ed è fuori dai radar per buoni 20 minuti. Poi il lampo quando la gara sembra destinata ai tempi supplementari: scambio da applausi con Cucurella, l’esterno sinistro si conferma in un momento d’oro e serve una palla perfetta per Oyarzabal, che in spaccata supera un Pickford in grande spolvero.
Oyarzabal è l'eroe che non ti aspetti, ma gli ultimi Europei e nello specifico anche la finalissima di Berlino sono stati marchiati a fuoco dal talento abbagliante di Lamine Yamal. L'esterno offensivo del Barcellona sta mostrando qualità impressionanti: tutti ricorderanno il bellissimo gol contro la Francia, ma lo straordinario assist per Nico Williams contro gli inglesi è roba da manuale del calcio. Per il resto, a parlare sono qualità tecniche, velocità e intelligenza che non sembrano appartenere ad un 17enne: non vogliamo mettergli pressione, ma a quell’età nemmeno Messi, Cristiano Ronaldo e Mbappé erano così dominanti. Siamo davanti al nuovo numero 1 del calcio mondiale?
Una menzione a parte la merita proprio Nico Williams, altro esterno offensivo che si affacciava a questi Europei con lo status del giovane emergente dotato di buoni colpi e poco più. Invece, l’impianto tattico proposto da De la Fuente (che ha esaltato anche giocatori che si erano un po’ persi come Cucurella e Fabian Ruiz) ha mostrato al mondo un talento incredibile. Il classe 2002 dell'Athletic Bilbao si è confermato forte non solo in chiave assist, ma anche sotto porta come testimonia il gol da attaccante puro proprio contro l'Inghilterra. Una rete che si va ad aggiungere a quella realizzata negli ottavi di finale contro la Georgia.
Criticato (inspiegabilmente) in patria, Alvaro Morata è la quintessenza del centravanti moderno che si sacrifica per la squadra. Anche contro l’Inghilterra, il numero 9 dell’Atletico Madrid (sempre nel mirino del Milan) ha lavorato per tre, lottando al cospetto di clienti scomodi come Stones e Guehi. In questo Europeo avrà segnato poco (solo un gol, dopo i 21 stagionali con i Colchoneros), ma Alvaro è il tipico giocatore che ogni allenatore vorrebbe in squadra. Uno capace di fare stancare da solo i difensori avversari: Nico Williams, Lamine Yamal e (soprattutto) Oyarzabal ringraziano sentitamente.
L’Inghilterra non è certamente tutta da buttare, anzi. Se Harry Kane si conferma ancora una volta giocatore impalpabile nei match che contano, stesso non si può dire per un Jude Bellingham arrivato stanco ma comunque capace di giocate per certi versi sensazionali. Da segnalare, in questo senso, l’incredibile dribbling nello stretto in occasione della conclusione mancina terminata di poco fuori e l’assist al bacio per il pareggio di Cole Palmer.
Proprio quest’ultimo si conferma giocatore di assoluto spessore: la stagione al Chelsea è stata importante dal punto di vista personale e anche in questo Euro 2024 le giocate non sono mancate, come certificano l’assist per Watkins contro l’Olanda e il bellissimo gol del momentaneo 1-1 contro gli spagnoli. Ma non è bastato.
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