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Europei 2028: dove si gioca, date, città e stadi

La prossima edizione della kermesse continentale sarà ospitata da Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda e Irlanda del Nord e sarà ancora a 24 squadre.

Auf wiedersehen Germania: gli Europei 2024 in terra tedesca, vinti in finale dalla Spagna sull'Inghilterra, si sono rivelati un successo senza precedenti, con un eccezionale trionfo di pubblico e di spettacolo. Lo stesso che promette di concretizzarsi nella prossima edizione della kermesse continentale, che si svolgerà nel 2028 nelle isole britanniche. Stesso format, stesso numero di stadi, con qualche piccola novità relativa al sistema di qualificazioni: andiamo a scoprire nel dettaglio tutto ciò che c'è da sapere sulla prossima edizione degli Europei.

Europei 2028: Football's coming home

Nel 2028 il calcio tornerà letteralmente a casa, dove è stato inventato nel XIX secolo. Sarà infatti un'edizione da record, ospitata congiuntamente da ben cinque confederazioni, quelle delle isole britanniche. Il grosso del torneo sarà ospitato dall'Inghilterra, mentre Scozia, Galles, Irlanda e Irlanda del Nord saranno protagoniste con un solo stadio a testa. Invariata la formula rispetto alle edizioni del 2016, 2020 e 2024: 24 le squadre presenti ai nastri di partenza, suddivise in sei gironi da quattro con promozione agli ottavi di finale delle prime due classificate e delle quattro migliori terze dei vari raggruppamenti. Poi, appunto, via al tabellone tennistico a eliminazione diretta fino alla finalissima.

Quando si giocano gli Europei 2028

Manca ancora l'annuncio ufficiale, ma la stessa organizzazione del calcio europeo ha reso noto che il torneo dovrebbe iniziare venerdì 9 giugno per concludersi con la finale di domenica 9 luglio. Un mese di calcio spettacolo, con 51 partite complessive, sul modello dei passati tornei che si sono rivelati un trionfo assoluto. La finale per il titolo dovrebbe disputarsi a Wembley, leggendario tempio del calcio inglese e mondiale, mentre la partita inaugurale potrebbe essere ospitata da un altro impianto.

Gli stadi e le città degli Europei 2028

E andiamoli a scoprire i dieci stadi degli Europei britannici del 2028. Sei sono in Inghilterra (due a Londra), uno invece – come anticipato – in Scozia, Galles, Irlanda e Irlanda del Nord. La capitale inglese è stata selezionata come sede con due impianti già belli e pronti: Wembley, naturalmente, che coi suoi 90.652 posti sarà lo stadio più capiente del torneo, e il Tottenham Hotspur Stadium, capace di contenere 62.322 spettatori. Manchester ospiterà alcune partite non a Old Trafford, l'iconico impianto dello United, bensì nel rinnovato City of Manchester Stadium, fortino dei Citizens ampliato per l'occasione a 61.000 posti. L'Everton Stadium, nuovo impianto dei Toffees (52.888 posti) ospiterà le gare di base a Liverpool, mentre gli altri due stadi inglesi selezionati sono il St. James' Park di Newcastle (52.305 posti) e il Villa Park di Birmingham (42.640 spettatori).

Per le altre federazioni è stato selezionato lo stadio nazionale. Hampden Park, leggendaria casa del calcio scozzese a Glasgow, può contenere 52.032 tifosi. Ancor più capiente è il Millennium Stadium di Cardiff, tempio del calcio e del rugby gallese, coi suoi 73.952 spettatori. Dublino e l'Irlanda accoglieranno gli Europei all'Aviva Stadium, che può contenere 51.711 spettatori. Ancora incerta la location delle gare a Belfast e nell'Irlanda del Nord, dove dovrebbe essere costruito un nuovo stadio da 30.000 posti, il Casement Park.

Europei 2028: le qualificazioni

La novità principale rispetto alle passate edizioni del torneo, compresa quella del 2024, è nel sistema di qualificazioni che è stato leggermente rivisto: non più dieci gruppi da cinque o da sei squadre, ma dodici da quattro e da cinque squadre in campo da marzo a novembre 2027 con promozione alla fase finale per le vincenti dei vari gruppi. Le seconde classificate, invece, saranno ammesse direttamente in base alla classifica oppure disputeranno dei play-off insieme alle migliori squadre della Nations League non ancora qualificate. Un discorso a parte va fatto per le cinque padrone di casa: Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda e Irlanda del Nord. Solo due posti sono riservati automaticamente alle Nazionali ospitanti.

Tutte e cinque, dunque, parteciperanno regolarmente alle qualificazioni e dovranno provare a guadagnare sul campo l'accesso alla fase finale, col tifo e il sostegno delle altre. Già, perché più Nazionali “di casa” si qualificheranno direttamente, maggiori saranno le possibilità per le altre di essere ammesse di diritto come paese ospitante. Facciamo un esempio. Se attraverso le qualificazioni saranno promosse Inghilterra, Scozia e Galles, le due escluse – Irlanda e Irlanda del Nord – saranno ammesse come Nazionali di casa. Se solo due guadagneranno la qualificazione sul campo, gli altri due posti saranno riservati alle due Nazionali che avranno fatto meglio in fase di qualificazione.

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