Scopri tutto quello che c’è da sapere su Samuele Ricci! Il centrocampista del Torino che piace al Manchester City.
Il movimento del calcio italiano sta subendo da qualche anno un processo di cambiamento. Molti dei calciatori storici si sono ritirati, e le nuove leve si stanno facendo avanti, come si può notare nella rosa della nazionale. Tra gli osservati speciali e protagonisti della rinascita, troviamo sicuramente Samuele Ricci, classe 2001, centrocampista del Torino e appunto della nazionale italiana.
Il centrocampista classe 2001 nasce calcisticamente nel settore giovanile dell’Empoli, squadra con cui fa il suo esordio prima in Serie B e, qualche anno più tardi, anche nella massima serie. A distanza di un anno e mezzo dal suo esordio, con un campionato giocato da protagonista sotto la guida di Andreazzoli, passa al Torino.
Dopo una prima stagione di ambientamento, il numero 28 si prende le chiavi del centrocampo del Torino allenato da Juric, giocando da protagonista nel centrocampo a quattro del tecnico croato. Fuori dal campo, Samuele Ricci è un ragazzo tranquillo e riservato; tiene la sua vita privata molto riservata, anche se conosciamo una sua grande passione, oltre al calcio, che è la chitarra.
La duttilità è sicuramente una tra le caratteristiche che rendono Samuele Ricci un giocatore versatile e utile per molte squadre. Anche per questo è un osservato speciale. Versatilità dimostrata durante la sua carriera, ma soprattutto al Torino, dove tra Juric e il nuovo allenatore Vanoli ha potuto ricoprire diversi ruoli. Durante la sua avventura al Torino dell’allenatore croato, Ricci è cresciuto sotto molti punti di vista. Da centrocampista puramente tecnico con compiti di regia, grazie a un tocco educatissimo, si è pian piano trasformato in un centrocampista totale, abbinando ai suoi compiti di regia anche compiti da incontrista, imparando a battagliare a centrocampo e migliorando fisicamente.
Sebbene il suo ruolo sia quello di playmaker, con una qualità innata nel controllo palla e nella visione di gioco, ruolo che ha ricoperto nella nazionale di Spalletti recentemente quasi da veterano nella partita contro la Francia, il ragazzo è ottimo per la doppia fase con buone qualità in costruzione e interdizione, oltre una maturità fondamentale nel suo ruolo.
Come descritto in precedenza, il ruolo di Ricci nel Torino di Vanoli o quello ricoperto nella partita dell’Italia contro la Francia è simile al lavoro svolto da Rodri nel Manchester City. Con le dovute differenze, è ovvio, perché il Torino gioca con un centrocampo a 5 mentre il City a 3, dove Rodri fa il perno davanti alla difesa.
Ricci si adatterebbe benissimo a quel ruolo, grazie alle sue qualità di gestione della palla sotto pressione, la qualità dei passaggi e delle verticalizzazioni. Guardiola pare essersi innamorato di queste qualità, e tra le altre anche della classe ed eleganza del giocatore. Come Rodri, anche Samuele fa tanto lavoro sporco in fase difensiva, aspetto in cui è migliorato molto con l’esperienza con Juric, così come in fase di inserimento. Oltre alle caratteristiche tecniche, ci sarebbe anche il discorso del prezzo del cartellino, che si aggira intorno ai 35 milioni di euro, prezzo che la squadra di Manchester pagherebbe tranquillamente per un prospetto che ha stregato letteralmente Guardiola.
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