Nella speciale classifica dei guadagni degli arbitri in Europa, gli italiani si trovano solamente al terzo posto, dopo la Spagna e la Germania. Andiamo a vedere nel dettaglio quanto guadagna un arbitro in Serie A.
Il ruolo degli arbitri non è di certo un ruolo semplice, quando si arriva a un livello alto come può essere la Serie A, ma anche nelle categorie inferiori. Spesso l’arbitro è preso di mira da critiche, messo al centro di varie polemiche, così come applausi e complimenti quando le squadre escono dal campo ‘felici’ dalla direzione di gara.
Il direttore di gara, soprattutto in Italia, ha un ruolo fondamentale in ogni categoria per il modo di gestire le partite, per come gestisce i rapporti con i giocatori, perché con alcuni bisogna essere più ‘duri’, mentre con altri si può usare la via del dialogo. Insomma, l’arbitro è anche una sorta di psicologo di campo, perché la bravura sta anche nel capire le situazioni di gioco, nell’interpretare le partite e comprenderne l’importanza, ma soprattutto nel far seguire le regole.
Quelle stesse regole che causano polemiche tra i club e i giocatori in campo, e che spesso sfociano in insulti e addirittura aggressioni ingiustificate nelle categorie inferiori. Come possiamo ben capire, non è semplice a qualsiasi livello il ruolo dell’arbitro, che però è ormai aiutato da diverse figure che un tempo non esistevano. Oggi, i guardalinee si chiamano assistenti, esistono il Quarto Uomo, il Var e l’Avar che formano la squadra arbitrale di una partita.
Ma quali sono i guadagni degli arbitri, assistenti e di tutta la squadra arbitrale in Serie A? Andiamo a scoprirlo.
Arbitro | VAR | Assistenti | AVAR | Quarto uomo | |
Serie A | 4.000 | 1.700 | 1.400 | 800 | 500 |
Serie B | 2.000 | 800 | 600 | 400 | 500 |
In Italia, gli arbitri ricevono uno stipendio ‘fisso’, oltre al gettone per ogni partita arbitrata, ma lo stipendio annuale cambia in base a alcuni parametri. Per esempio, un arbitro che ha meno di 50 gare in Serie A avrà un fisso di 30.000 euro, 60.000 euro invece per chi ha più di 50 partite, mentre 90.000 euro per gli arbitri internazionali.
Per quanto riguarda il gettone a partita, invece, la cifra cambia in base al ruolo ricoperto dall’arbitro in quel match. Per il direttore di gara in Serie A, il gettone è di 4.000 euro, seguito poi dall’addetto VAR con 1.700 euro, gli assistenti con 1.400 euro, l’AVAR con 800 euro e infine il Quarto Uomo con 500 euro.
Cifre che invece cambiano per la Serie B come si può osservare nella tabella, così come per le categorie inferiori.
Gettone a partita | Stipendio annuale | Guadagno annuale (20 gare) | |
Spagna - Liga | 4.830 | 167.000 | 264.504 |
Germania - Bundesliga | 5.800 | 87.000 | 194.000 |
Italia - Serie A | 4.000 | 90.000 | 159.708 |
Inghilterra - Premier League | 1.065 | 118.795 | 157.895 |
Francia - Ligue 1 | 3.124 | 82.728 | 145.208 |
L'Italia si piazza al terzo posto se si calcola il compenso annuale degli arbitri del massimo campionato italiano, confrontandolo con quello degli altri maggiori campionati europei. A fare la differenza è il fisso, se si guarda alla Spagna e alla Liga, così come all'Inghilterra con la sua Premier League, mentre il gettone a partita è ciò che marca la differenza con la Germania e quindi la Bundesliga. Più indietro, la Francia con la Ligue 1 è sia per stipendio annuale che per compenso a gara.
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