Lungo senza uguali, il cestista catalano, ritiratosi nel 2021 all'età di 41 anni, si è rivelato uno degli stranieri più forti mai approdati in NBA. Nell'arco della sua fantastica carriera ha vinto due anelli con i Los Angeles Lakers e ha condotto la Spagna sul tetto del mondo per la prima volta nella sua storia.
Che cosa è stato Pau Gasol per il basket? Un simbolo. Un simbolo per tutti quei giovani atleti - non americani - che sognano, un giorno, di sfondare nell'NBA. Sì, perché Pau Gasol è la dimostrazione che gli europei hanno le capacità per affermarsi nella lega a stelle strisce, che vanta milioni e milioni di fan in ogni angolo del pianeta. Due sono le certezze: il classe 1980 di Barcellona è stato uno degli stranieri più forti a essere approdati in NBA, nonché il cestista spagnolo più forte di sempre.
Lungo senza uguali, Pau. Giocatore che ha collezionato record e successi in quantità industriali. Fino a portare la Spagna sul tetto del mondo per la prima volta nella sua storia (2006). Imprese epiche, che hanno fatto di Gasol un mito assoluto del basket. Quando il 5 ottobre del 2021, ha annunciato il ritiro all'età di 41 anni, è stato celebrato da tutto il mondo dello sport. Un tributo meritato per chi ha vinto e fatto vincere tutto ciò che si poteva. Per chi - e ne sono pochi - ha realizzato 20.000 punti, 10.000 rimbalzi, 3.500 assist e 1.500 stoppate in NBA.
Tra gli studi universitari di medicina e la palla a spicchi, Gasol sceglie la seconda. Anche perché, dopo aver vinto due campionati spagnoli con il suo Barcellona, riceve la chiamata dagli States. A soli 21 anni, nel 2021, è la terza scelta del draft. Ad aggiudicarsi le sue prestazioni sono gli Atlanta Hawks, che, però, lo mandano ai Memphis Grizzlies in cambio di Shareef Abdur-Rahim. L'impatto con la nuova realtà americana non lo condiziona affatto. Anzi, vince il premio di Rookie Of The Year. E, con 17.6 punti di media, sfiorando i 9 rimbalzi e il 52% al tiro, è il primo straniero ad accaparrarsi il prestigioso riconoscimento.
Il 2006 si rivela un anno fantastico per Pau Gasol. Al suo quinto anno in NBA, infatti, diventa per la prima volta un All-Star. Ma è con la casacca della nazionale che compie una delle imprese più notevoli della sua carriera. Le Furie Rosse si laureano campioni del mondo in Giappone, schiantando in finale la Grecia 70-47. Gasol domina, trascina i suoi fino alla sfida con gli ellenici, saltata per un infortunio rimediato nella semifinale con l'Argentina, e viene nominato Mvp della manifestazione.
Con le Furie Rosse vince anche tre ori agli Europei (2009, 2011 e 2015), due medaglie d'argento e due bronzi. Partecipa a ben cinque Olimpiadi, conquistando un argento a Pechino 2008, un altro argento a Londra 2012 e un bronzo ai Giochi di Rio del 2016. Insomma, una vera e propria leggenda del basket Fiba, tanto da essere votato per due volte "miglior giocatore europeo".
Nel 2007/2008, a metà stagione, Pau Gasol sbarca ai Los Angeles Lakers nell'ambito di un'operazione che porta Kwame Brown, Javaris Crittenton e Aaron McKie nel team del Tennessee. Dopo essersi affermato nella città di Elvis, lo spagnolo s'impone anche in quella delle stelle. Nel 2009 arriva il primo successo in NBA, con i Lakers che sconfiggono in finale i campioni della Eastern Conference, gli Orlando Magic.
Ma è il secondo anello, quello del 2010, ad avere un sapore speciale. Con Kobe Bryant forma una coppia fantastica. Dentro e fuori dal parquet. Un'amicizia sincera, quella tra i due assi della pallacanestro. E la sintonia è totale anche nel corso dei quattro periodi. I Lakers di Phil Jackson incantano e calano il bis al termine di Finals tiratissime (la serie si decide a gara 7) contro i rivali di sempre dei Boston Celtics.
Al secondo anello fanno seguito stagioni complicate a Los Angeles. E nel 2014/2015 Pau Gasol passa ai Chicago Bulls, dove, però, non riesce a lasciare il segno. È l'inizio della parabola discendente, legata soprattutto a problemi fisici. Nel 2016 fa scalo ai San Antonio Spurs, prima di essere ingaggiato dai Milwaukee Bucks e, il 24 luglio 2019, con i Portland Trail Blazers, con i quali non disputerà neppure una partita.
Si chiude così la sua splendida avventura americana. Il catalano decide quindi di chiudere la carriera a casa, dove tutto era cominciato. Il 23 febbraio 2021 annuncia il ritorno a Barcellona, fa in tempo ad arrivare alle finali di Eurolega e a vincere il titolo ACB, prima del ritiro a 41 anni. Sì, Pau Gasol è stato ed è tuttora un simbolo. Specialmente per le nuove generazioni. Perché è la dimostrazione che i sogni possono realizzarsi.
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