Non solo la genetica: dietro al rendimento della straordinaria figlia d’arte ci sono talento, lavoro e determinazione. Così Larissa Iapichino è salita alla ribalta internazionale.
Possiamo dire che è questione di DNA. D’altro canto se tua mamma Fiona May e tuo papà è Gianni Iapichino, chiaramente qualche vantaggio in partenza lo hai. Ma non basta per diventare una delle promesse più fulgide dell’atletica leggera mondiale. Per questo, Larissa Iapichino ha dovuto lottare come e più degli altri, anche perché ci sono dei casi in cui il cognome può anche diventare, al contrario, una zavorra.
La 22enne di Borgo San Lorenzo è invece stata capace di creare un giusto mix tra il talento concessole da Madre Natura e la determinazione che serve per diventare una campionessa. Nonostante la giovanissima età della figlia d’arte, il percorso nasce da molto lontano. Da una passione che non è sbocciata subito ma che ci ha messo poco poi per diventare travolgente.
Non si va lontano se non si ha il fuoco dentro in un mondo così competitivo come quello frequentato dalla Iapichino. Se il punto di partenza è chiaro, non lo è invece quello di arrivo. Qui c’è ancora tanto se non tutto da costruire: le basi sono estremamente solide e la aiuteranno a portare il livello sempre più in alto.
Il buongiorno si vede dal mattino. Questa affermazione nello sport non è sempre vera. Ci sono dei casi di talento istantaneo, per cui ci si mostra immediatamente al mondo per il valore che si ha. Ma ce ne sono altri che richiedono uno sviluppo nel tempo, finché non si raggiunge la piena maturità per offrire performance al massimo delle proprie potenzialità. Larissa Iapichino fa parte indubbiamente della prima categoria. Che avesse qualcosa in più della media, fu subito chiaro.
Già a 16 anni, quando catturò l’attenzione mediatica durante il campionato italiano allievi 2019 di Agropoli, saltando 6,64 metri, realizzando al contempo la miglior prestazione italiana under 18 e under 20, la miglior prestazione mondiale stagionale under 20 e una tra le dieci migliori prestazioni italiane di sempre. Neanche un anno dopo, Larissa conquista l'oro ai Campionati Europei Under 20 di Borås con un salto di 6,58 metri.
Il livello diventa quindi sempre più alto quando l’anno successivo stabilisce il record italiano Under 20 all'aperto con 6,80 metri a Savona. La vera e propria svolta, però, ai Campionati Italiani Assoluti Indoor di Ancona, laddove eguaglia il record della madre Fiona May con un salto di 6,91 metri, stabilendo il record mondiale Under 20 indoor.
La consacrazione dal punto di vista internazionale avviene quindi nel 2023. Galeotta, in tal senso, è stata Istanbul dove Larissa Iapichino conquista l'argento agli Europei Indoor con 6,97 metri, stabilendo anche in questo caso il record italiano assoluto indoor. All'aperto, la giovanissima azzurra vince l'oro ai Campionati Europei Under 23 di Espoo con 6,93 metri e trionfa pure al meeting Herculis di Monaco con un nuovo primato personale di 6,95 metri.
Ai Mondiali di Budapest, infine, si piazza al quinto posto con 6,83 metri, a soli sei centimetri dal podio. Una politica di certo non composta da piccoli passi ma anzi da un cammino spedito verso il successo. Anche perché parallelamente la figlia d’arte prosegue il suo eccellente rendimento all’interno dei confini nazionali. La Iapichino conquista intanto tre titoli assoluti nel salto in lungo (2020, 2021, 2022) e quattro titoli assoluti indoor (2021, 2023, 2024, 2025).
Nel 2024, agli Europei di Roma, porta a casa l'argento con un salto di 6,94 metri, consolidando la sua posizione tra le migliori al mondo. La 22enne toscana ha partecipato anche ai Giochi olimpici di Parigi, nei quali si è qualificata per la finale del salto in lungo femminile nella quale ha concluso con un quarto posto: 6,87 metri, a nove centimetri di distanza dalla medaglia di bronzo Jasmine Moore. Più di recente, ha conseguito la sua prima medaglia d'oro internazionale a livello senior, salendo sul gradino più alto del podio agli Europei indoor di Apeldoorn con 6,94 metri.
L’allievo che supera il maestro? Di certo ne sarebbe contenta mamma Fiona, che ha visto la figlia cimentarsi anche in altre discipline senza mai trascurare gli studi. Larissa Iapichino studia giurisprudenza, scrive libri, ha una passione verso la moda e la fotografia manifestando una personalità poliedrica con giusto equilibrio tra lo sport e gli interessi personali. Fa anche parte delle Fiamme Gialle oltre ad avere sempre avuto modelli di riferimento di un certo livello. La giovane lunghista azzurra, infatti, ha avuto come esempi delle vere e proprie leggende dello sport come Michael Jordan, Allyson Felix e Usain Bolt.
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