UFC, tutto quello che c’è da sapere su come si vincono round e incontri nell’Ultimate Fighting Championship. Il ruolo dei giudici e l’attribuzione dei punti nei combattimenti.
Parliamo di UFC, acronimo di Ultimate Fighting Championship. Si tratta di un’organizzazione di arti marziali miste (sigla MMA) che ha luogo negli Stati Uniti con Las Vegas epicentro assoluto in qualità di sede della società guidata dalla WME-IMG. Originariamente l’obiettivo era individuare il miglior combattente al mondo aprendo ad una lotta che includesse qualsiasi stile in linea con il modello della vale tudo brasiliana. Con il tempo, però, l’inserimento di regole si è reso necessario per il movimento che ha quindi rivisitato le proprie teorie iniziali per creare uno spettacolo di entertainment che fosse più in linea con i gusti del pubblico.
La popolarità effettivamente è aumentata a dismisura tant’è che i programmi della Federazione sono ora mostrati in 130 Paesi nel mondo con mire espansionistiche non ancora concluse. Il punto di forza dell’UFC è stato forse proprio questo: la capacità di adattamento nel cambiare la propria forma a seconda del periodo e del contesto avvicinandosi così al grande pubblico che inizialmente osservava da lontano e con diffidenza.
Il primo evento fu tenuto il 12 novembre del 1993 a Denver con l’intento di pubblicizzare il Brazilian jiu-jitsu. Da spettacolo one-shot, dato il successo, divenne poi l’inizio di una lunga serie di eventi. Diversi miti vennero fuori dai vari combattimenti. Tra questi Royce Gracie, Ken Shamrock, Patrick Smith, Dan Severn, Marco Ruas, Gary Goodridge, Don Frye, Kimo Leopoldo, Oleg Taktarov, Tank Abbott. Il primo italiano a debuttare è stato Alessio Sakara nel 2005.
Nella UFC i match sono composti da tre o cinque round della durata di cinque minuti ciascuno. Gli incontri più importanti (main event) e quelli decisivi per l’assegnazione del titolo hanno cinque riprese, tutti quanti gli altri invece si fermano a tre. I combattimenti avvengono in una gabbia di forma ottagonale (The Octagon) limitata da pareti reticolari metalliche alte 2 iarde (1,8 m). Tale gabbia ha un diametro di 10 iarde (9,1 m) e diverse imbottiture proteggono i lottatori dalle parti più rigide o taglienti della struttura.
Come accennato, rispetto alle origini sono state inserite diverse regole per rendere lo show più eticamente corretto. Ad esempio ci sono una serie di comportamenti ritenuti scorretti da parte dei lottatori che, se utilizzati, portano immediatamente alla squalifica degli stessi. Il record di titoli spetta allo statunitense Randy Couture con cinque successi, mentre lo stakanovista per eccellenza è Jim Miller che ha combattuto in totale trentotto volte ottenendo anche il primato per il maggior numero di vittorie (ventiquattro).
Per comprendere bene l’assegnazione dei punti in un incontro di UFC bisogna partire dalla vittoria di un singolo round. Negli sport di combattimento in generale sono i giudici a stabilire un vincitore e un perdente del round. Al primo vengono assegnati 10 punti mentre al secondo soltanto nove o anche meno.
Ci sono dei casi, seppur rarissimi, nei quali il match si conclude in parità: ma è un’eventualità che gli organizzatori tengono ad evitare. In caso di parità, comunque, l’incontro termina col punteggio di 10 a 10. Compito del giudice è determinare se il vincitore ha dominato il round e contare gli eventuali falli per i quali va tolto un punto ad ogni infrazione commessa dall’atleta.
Nell'Ultimate Fighting Championship è richiesta la presenza di un cronometrista i cui compiti sono quelli di tenere traccia dell’inizio di ogni round (avviato comunque dall’arbitro) e del numero dei round combattuti. In più deve fermare ed iniziare il tempo in corrispondenza di time-outs (quando chiamati dall’arbitro) e segnalare la fine del match. Obbligatorio è l’utilizzo di una sirena dal rumore sufficientemente forte per farsi sentire da tutti i partecipanti all’incontro (arbitro, giudici, atleti e rispettivi cornerman).
L’arbitro ha facoltà di interrompere il tempo di un incontro per i seguenti motivi: perdita di equipaggiamento da parte del lottatore; problemi fisici causati da falli; necessità di intervento medico; fine di un round o dell’incontro. Gli incontri possono avere 2 o 3 riprese di 5 minuti ciascuna mentre quelli per il titolo hanno 5 riprese di 5 minuti ciascuna. Non ci può essere overtime.
Il punto di partenza per i giudici è naturalmente l’imparzialità. Una volta certificata questa, a loro è richiesto di determinare il vincitore di un incontro arrivato alla fine del tempo massimo in base ai seguenti criteri: colpi puliti; grappling effettivo; controllo dell’ottagono; aggressività effettiva. Per quanto riguarda il primo punto lo striker che colpisce più forte con colpi efficaci, merita più credito da parte dei giudici rispetto al numero totale dei colpi messi a segno.
Il grappling invece consiste negli atterramenti dell’avversario che il giudice deve valutare se avvenuti in modo pulito. Il controllo dell’ottagono è la capacità di un atleta di dettare il ritmo, il luogo e la posizione in cui avviene il combattimento. L’aggressività effettiva è la voglia di attaccare per primo, di portare a casa l’incontro: un atteggiamento che viene premiato da parte degli arbitri.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.