‘Tutto ciò che tocca, si trasforma in oro’ si diceva del re Mida, ma in questo caso parliamo di Pantaleo Corvino, uno dei migliori direttori sportivi nella storia del calcio italiano.
Dal piccolo comune di Vernole, nella provincia di Lecce, ai più grandi palcoscenici del calcio europeo, la storia di Pantaleo Corvino è fatta di tanta gavetta e di un grande talento che lo ha fatto diventare un riferimento per il calcio italiano. Conosciuto come il ‘ferroviere’ per via dei suoi continui viaggi tra i vari campi di provincia per andare a scovare i migliori talenti e portarli nelle sue squadre. A Corvino, però, la sola etichetta di grande talent scout sta probabilmente un po’ stretta, perché oltre a scovarli, i talenti, il dirigente leccese li coccolava e li faceva vivere nell’ambiente migliore per poter fare esplodere tutto il loro talento.
La gavetta è lunga: parte dal basso come direttore sportivo della squadra della sua città, il Vernole (terza categoria), per poi passare in Promozione e finalmente arrivare al Casarano, che gli darà la possibilità di debuttare nel calcio professionistico. Miccoli e Orlandoni sono alcuni dei nomi che lanciò già a quell’epoca, prima di passare, dopo circa 10 anni, al Lecce.
Alla guida dei salentini, Corvino si distingue ancora una volta per dei colpi di mercato che rimangono nella storia: da Mirko Vucinic, Ledesma e Chevantòn a Valeri Bojinov. Rimane al Lecce per sette stagioni, prima di trasferirsi alla Fiorentina.
A Firenze vive uno dei migliori periodi, raggiungendo diversi traguardi storici e scovando altri talenti, che porteranno la Fiorentina a vivere uno dei periodi più positivi della sua storia. È celebre una sua frase che pronuncia nell’ambito dell’acquisto di uno dei più prolifici attaccanti italiani degli ultimi 20 anni: ‘Puoi sbagliare la moglie, ma non l’attaccante’. In realtà, Corvino aveva aggiunto anche ‘il portiere’ nella frase, per spiegare la sua strategia quando andava a formare una squadra; il portiere e l’attaccante erano le pedine fondamentali, come gli era stato insegnato dalla ‘strada’. Un concetto ripreso anche da Antonio Conte nel corso di una conferenza stampa. L’attaccante a cui è legata la celebre frase? È Luca Toni, il primo acquisto firmato ‘Corvino’ nell’era viola.
Passa al Bologna per due anni, con cui raggiunge la Serie A l’anno dopo, ma rescinde già nel 2016. Il ritorno alla Fiorentina come direttore generale lo vede protagonista del suo colpo migliore in termini di ‘plusvalenza’, con l’acquisto di Dusan Vlahovic per 1,5 milioni di euro, per poi averlo rivenduto per oltre 80 milioni.
Fa ritorno nella ‘sua’ Lecce nel 2020, di cui è responsabile dell’area tecnica ancora oggi. Qui, il ‘ferroviere’ si conferma ancora uno dei migliori ‘talent scout’ nel panorama italiano. Il Lecce va verso la salvezza ancora una volta e si gode talenti come Nikola Krstovic, mentre la società può ritenersi al sicuro economicamente dopo le operazioni magistrali con giocatori come Dorgu, Pongracic o Gendrey. Adesso, andiamo a scoprire insieme le migliori cinque plusvalenze della storia di Pantaleo Corvino.
Il suo primo grande colpo: ‘solo’ 800 milioni di lire per l’attaccante montenegrino, prelevato dal Sutjeska Nikšić nel 1999. Vučinić riesce a fare la differenza sin da subito e segnerà 37 reti in 118 presenze con la maglia del Lecce. Poi, il trasferimento alla Roma per circa 19 milioni di euro.
Corvino porta alla corte dei salentini un ragazzino di soli 14 anni, pagato solamente 15 mila euro. Il ‘ragazzino’ brucerà le tappe per esordire in Serie A a soli 15 anni e successivamente volare in direzione Firenze per 15 milioni di euro.
Jo-Jo, come è soprannominato, è cercato già da mezza Europa quando approda a Firenze per 8 milioni di euro. Fatica all’inizio, ma le sue prodezze e le sue doppiette contro Liverpool e Bayern Monaco rimangono nella storia. Nel 2013, saluta il Franchi e passa al Manchester City per 29 milioni di euro.
L’est Europa rimane uno dei ‘mari’ migliori dove Corvino riesce a pescare alcuni tra i migliori talenti in circolazione. È proprio il caso di Dusan Vlahovic: 2,5 milioni di euro per lui. Con le punte, lo abbiamo già detto, l’attuale ds del Lecce non sbaglia mai. 49 reti con i Viola, prima di passare alla Juventus per circa 83 milioni di euro.
Ultimo grande colpo, in ordine di tempo, per Pantaleo Corvino, che scova Dorgu dal Nordsjælland e lo paga 200 mila euro. Il danese fa il suo percorso di crescita al Lecce, prima di diventare uno dei migliori esterni della Serie A. Lascia i salentini in direzione Manchester United per circa 35 milioni di euro.
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