Il sogno di ogni tecnico è quello di sollevare la coppa dalle grandi orecchie. Nessuno lo ha fatto più di Ancelotti – fresco di trionfo sul Borussia Dortmund - ma alle sue spalle in tanti sono riusciti almeno a bissare il trofeo.
UEFA Champions League e Mondiale. Sono questi i due trofei più importanti che può vincere un allenatore di calcio. A livello di club, naturalmente, la coppa dalle grandi orecchie non ha eguali: tutti coloro che intraprendono il percorso della panchina sperano un giorno di poterla sollevare al cielo.
Il torneo ha 69 anni e nel tempo ha visto trionfare solamente 45 allenatori, ultimo dei quali Carlo Ancelotti, capace di regalare al Real Madrid la quindicesima gioia internazionale della sua storia. Presto la competizione cambierà formula, c’è chi dice che diventerà ancor più complicato primeggiare. Il tempo dirà se e come questa inevitabile evoluzione abbia arrecato benefici ad una manifestazione che, nonostante gli anni, il suo fascino non l’ha mai perso.
L’inno di Tony Britten, aggiunto nel 1992, ha certamente contribuito alla magia che accompagna l’evento. In passato la possibilità di giocarsi la coppa veniva data soltanto a chi avesse vinto il proprio campionato nazionale. La necessità di aumentare il numero di partite indusse poi l’UEFA ad allargare i propri orizzonti incrementando il numero delle partecipanti. Ciò che è rimasto invariato è il desiderio di ogni addetto ai lavori di vincere per sentirsi almeno una volta campione d’Europa.
Chiaro che allenare un certo tipo di club può facilitare il compito. Real Madrid e Milan sono le due società che hanno conquistato più volte il trofeo: 15 addirittura i Blancos, la metà il Diavolo. C’è un uomo che ha avuto la fortuna di allenarle entrambe: parliamo di Carlo Ancelotti, uno dei tecnici più vincenti nella storia del calcio. Il mister di Reggiolo vanta ben cinque UEFA Champions League nella sua bacheca: trealla guida delle Merengues e due alla guida dei rossoneri. Il bottino avrebbe potuto essere ancor più corposo, se in quella maledetta notte di Istanbul la sua squadra non si fosse fatta rimontare tre gol dal Liverpool fino a perdere alla lotteria dei calci di rigore.
Ad ogni modo resta straordinario il bilancio di questo allenatore che ha esportato il marchio tricolore in giro per il continente, facendo bene anche in Inghilterra, Francia e Germania pur senza arrivare in quei casi alla vecchia Coppa dei Campioni. Si collega al Real pure il secondo tecnico più vincente della competizione: in questo caso il riferimento è a Zinedine Zidane, che vanta il record di coppe vinte consecutivamente. Già, perché al timone dei Blancos il francese ne conquistò tre di fila, una contro la sua amata Juventus battuta 4-1 a Cardiff. Carriera particolare quella del Pallone d’Oro 1998, dal momento che è sempre stato restìo ad accettare altri incarichi una volta conclusa la sua esperienza alle dipendenze di Florentino Perez.
Il nome dirà forse poco alle nuove generazioni ma tanto agli appassionati del Liverpool. I Reds in totale hanno conquistato ben sei UEFA Champions League/Coppe Campioni, la metà di queste vinte da un uomo soltanto. Bob Paisley arrivò tre volte sul tetto d’Europa nel 1978, nel 1979 ed infine nel 1981 dando un notevole impulso alla storia del club britannico. Più recentemente lo ha raggiunto in questa straordinaria classifica Pep Guardiola, che due coppe le ha vinte col Barcellona ed una al timone del Manchester City.
“Soltanto” due, invece, le Coppe dei Campioni di José Villalonga (1956 e 1957) ma anche queste di straordinario impatto poiché avviarono il lunghissimo ciclo del Real Madrid. Lo emulò Luis Carniglia, anch’egli due volte campione al timone dei Blancos nei due anni successivi a Villalonga, un’epoca straordinaria per il sodalizio spagnolo quando ancora non si parlava di Galacticos. Bela Gutmann è accusato di aver maledetto il Benfica: dopo di lui i lusitani non si sono mai più avvicinati al trofeo. Ma se la loro bacheca ha due Coppa dei Campioni lo devono proprio all’allenatore ungherese naturalizzato austriaco.
E le italiane? Di Ancelotti abbiamo detto, ma anche l’altra sponda di Milano ha avuto il suo periodo d’oro fortemente caratterizzato dalla presenza di Helenio Herrera. Il Mago centrò due vittorie di prestigio nel 1964 e nel 1965 diventando così il tecnico più importante nella storia della Beneamata. Due successi pure per Miguel Munoz e Nereo Rocco rispettivamente con Real Madrid e Milan.
L’Ajax pure trionfò per due anni di fila (1972, 1973) con Steven Kovacs al comando così come Dettmar Cramer col Bayern Monaco. Ma l’esercito dei due volte campioni è lungo e conta pure Brian Clough (Nottingham Forest), Ernst Happel (Amburgo e Feyenoord), Arrigo Sacchi (Milan), Ottmar Hitzfeld (Bayern e Borussia Dortmund), Vicente del Bosque (Real Madrid), Alex Ferguson (Manchester United), José Mourinho (Porto e Inter) e Jupp Heynckes (Bayern e Real).
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.