Formazione nel segno di quattro giapponesi, tre coreani e due iraniani. Riflettori puntati sul fuoriclasse Son, ma attenzione al centravanti Taremi e al sorprendente Fayzullaev.
Evento: | Coppa d'Asia 2023/24 |
Luogo: | Qatar |
Data: | 12 gennaio-10 febbraio 2024 |
Dove vederla: | diritti tv non ancora assegnati |
La Coppa d'Asia, in programma dal 12 gennaio al 10 febbraio, propone molti talenti in grado di imporsi (alla grandissima) nei massimi campionati europei. Pochi dubbi, il giocatore più prezioso del lotto è il sudcoreano Son, attaccante del Tottenham capace di raggiungere già la doppia cifra con la maglia degli Spurs. Ma non c'è solo il fuoriclasse originario di Chuncheon, come sanno bene gli appassionati di calcio internazionale pronti a seguire le gesta di top team come Giappone, Iran e Australia.
Non è un gioco difficile, così, mettere in campo una formazione nel segno dei fuoriclasse pronti a fare il bello e il cattivo tempo nella 18esima edizione della manifestazione. Ecco, dunque, il nostro undici asiatico: un 4-2-3-1 che non sfigurerebbe in nessuno dei grandi campionati europei.
Dopo le tre stagioni e mezza da titolarissimo con la maglia del Brighton e gli anni da "secondo" con Arsenal e Real Sociedad, il portiere 31enne sta vivendo una seconda giovinezza con la maglia degli olandesi dell'AZ Alkmaar. Una sicurezza.
Una vecchia conoscenza della Serie A. L’ex bolognese è elemento di sicura affidabilità, in grado di giocare da terzino ma anche da centrale. Il 25enne di Fukuoka è in cerca di riscatto, avendo collezionato solo 13 gettoni in Premier League (di cui appena un quarto da titolare).
Il grande rimpianto del Napoli e dei suoi tifosi. Il centrale coreano si sta facendo apprezzare anche in Bundesliga, tra anticipi fulminei e notevoli doti in fase di marcatura.
Come il collega e compagno di squadra Tomiyasu, il giapponese del Borussia ha bisogno di continuità dopo le sole otto presenze tra Bundesliga e Coppa di Germania. L'obiettivo dell'ex Vegalta Sendai, così, è ripetere le ottime prestazioni messe in campo nelle precedenti stagioni con le maglie di Groningen e Schalke 04.
Tra i laterali mancini non potevamo non scegliere l’iraniano Ehsan Hajsafi. Il capitano 33enne, in grado di giocare anche da attaccante esterno, ha già collezionato 131 presenze in Nazionale: con la maglia del "Team Melli" ha partecipato già a due Coppe d'Asia (questa è la terza) e a due Coppe del Mondo.
L'ex Stoccarda sta vivendo la stagione della definitiva consacrazione: è tra i grandi protagonisti del redivivo Liverpool di Jürgen Klopp, forte di una duttilità ai limiti dell'incredibile (può giocare da mediano, da difensore centrale e addirittura da terzino sinistro). Dalla sua ha una tecnica decisamente importante e grande velocità.
Il secondo dei tre coreani in squadra è il 24enne che sta facendo le fortune dei belgi del Gent. Per lui parlano i 5 assist e i 4 gol realizzati tra campionato e competizioni europee. Non male per un giocatore che fino a due anni fa era in forza agli austriaci del LASK.
Quarto elemento, invece, per la fortissima nazionale giapponese, che punta senza mezzi termini al quinto successo della sua storia. Come esterno offensivo di destra ecco lo sgusciante Takefusa Kubo, giocatore velocissimo, abile nel dribbling e all’occorenza utilizzabile anche da falso nueve. Lo proponiamo a piedi invertiti, lui che è un mancino naturale.
Il nome che non ti aspetti. il fortissimo classe 2003 Abbosbek Fayzullaev è chiamato a portare per mano l'Uzbekistan alla luce dei problemi fisici di Shomurodov. Per lui parlano gli ottimi numeri stagionali con la maglia del CSKA Mosca, nel segno di 9 assist e 2 gol.
Il più forte, poco da dire. Il fuoriclasse sudcoreano non sta facendo rimpiangere Harry Kane, come certificano i 12 gol realizzati fin qui, superando così quota 150 reti con la maglia degli Spurs. Implacabile.
Altro giocatore che non potevamo ignorare. Il centravanti del Porto, grande struttura fisica ma anche tecnica niente male, sogna il primo trionfo con la Nazionale, dopo un avvio di stagione tutt'altro che esaltante con il club lusitano.
Questi i titolari, ma diamo uno sguardo anche alla potenziale panchina. In difesa trovano spazio il giovane terzino destro thailandese Nicholas Mickelson (in forza ai danesi dell’OB), il centrale del Leicester Harry Souttar (Australia) e l'esterno mancino Milad Mohammadi (iraniano dell'AEK Atene). A centrocampo il giapponese Hidemasa Morita (Sporting Lisbona) è più di una valida alternativa.
In attacco impossibile ignorare l'iraniano Sardar Azmoun, che sta iniziando a convincere Mourinho e i tifosi della Roma. Chiudiamo con il cagliaritano Eldor Shomurodov (ma potrebbe entrare in gioco solo nella fase finale) e con il centravanti palestinese Oday Dabbagh, quest'ultimo in forza ai belgi del Charleroi.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.