Ecco tutto quello che c’è da sapere su Ruben Amorim, il tecnico portoghese che ha rivoluzionato il calcio in patria riportando lo Sporting Lisbona a competere con Porto e Benfica.
Il Manchester United, da quando Sir Alex Ferguson ha lasciato il club, non è più riuscito a trovare quella stabilità che un tempo gli permetteva di ambire ai titoli più prestigiosi. Moyes, Van Gaal, Mourinho, Solskjaer e infine ten Hag: nessuno è riuscito davvero a riportare i Red Devils ai vertici, fatta eccezione forse per Mourinho, che ha conquistato l’Europa League.
Gli investimenti non sono mancati, ma i risultati sul campo sì. A Old Trafford sono arrivati sia giovani talenti in rampa di lancio che, però, non sono mai esplosi, sia campioni affermati che hanno avuto un’involuzione inaspettata. Basti pensare a nomi come Di Maria, Falcao, Depay, Casemiro, Varane, Antony, Sancho e tanti altri. Ora, dopo l’esonero di ten Hag, c’è bisogno di una svolta, e secondo la proprietà l'uomo giusto per riportare i biancorossi ai vertici della Premier è proprio Ruben Amorim.
Amorim ha fatto parlare di sé con lo Sporting Lisbona, con cui ha vinto due campionati e due Coppe di Portogallo, spezzando un digiuno di ben 19 anni per il club. Il suo modulo 3-4-3 sta dando spettacolo, non solo in patria ma anche in Europa: basti pensare a quanto l’Atalanta abbia faticato contro i portoghesi nella scorsa stagione.
Il tecnico portoghese punta su intensità e verticalizzazioni immediate, ma sa anche come rallentare i ritmi della partita quando è necessario proteggere un risultato. La sua profonda conoscenza del gioco e le sue idee tattiche innovative lo hanno reso uno degli allenatori più richiesti in Europa durante l’ultima estate.
Amorim era stato accostato a diversi top club: Liverpool, che poi ha scelto Slot, e Juventus, che ha preferito optare per un tecnico con esperienza in Serie A come Thiago Motta. Anche il Bayern Monaco sembrava interessato, ma ha deciso di affidarsi al progetto guidato da Kompany.
Dopo un’onesta carriera da calciatore passata prevalentemente al Benfica, dove ha giocato da centrocampista centrale e all’occorrenza da terzino destro, Amorim ha deciso di intraprendere la carriera di allenatore sin da giovane. L’esperienza a Belfast per ottenere il patentino UEFA gli ha permesso di imparare l’inglese fluentemente, una skill che, in un club come il Manchester United, faciliterebbe la comunicazione diretta con i giocatori e eviterebbe lunghi periodi di adattamento. Dopodichè si è sporcato le mani con il Casa Pia. Il Braga lo adocchia e inizialmente gli affida la seconda squadra, poi lo promuove e in pochissime partite Amorim conquista il suo primo trofeo da allenatore: la Coppa di Portogallo. Lo Sporting decide di dargli fiducia sin da subito e da lì è iniziato il percorso che gli ha permesso di diventare uno degli allenatori più bramati di tutto il vecchio continente.
Ruben Amorim ha 39 anni. Per un allenatore è ancora giovane, ma questa sua età gli permette di creare un legame più profondo con i giocatori, capendo meglio le loro esigenze e interpretandole al meglio.
Il giocatore più famoso lanciato da Amorim è senza dubbio Viktor Gyokeres. Lo svedese sta vivendo una stagione incredibile: in 15 presenze ha segnato 16 gol e fornito 4 assist. Lo scorso anno ha chiuso il campionato con 29 firme sul tabellino dei marcatori.
Sotto la sua guida sono sbocciati anche talenti che oggi brillano in Premier League, come Palhinha (Fulham), Matheus Nunes (Manchester City) e Pedro Porro (Tottenham). Anche un volto noto della Serie A, Morten Hjulmand, sta mostrando ottime prestazioni sotto la guida del tecnico portoghese.
Nonostante la giovane età Amorim nel suo palmares può vantare:
2 campionati portoghesi
3 Coppe di Portogallo
1 Supercoppa di Portogallo
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