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VAR
  1. Calcio

Una guida al VAR: come funziona?

Tutto ciò che c'è da sapere sul ruolo e le modalità d'intervento del Video Assistant Referee: il protocollo e quando può o non può essere di supporto all'arbitro.

È ormai considerato uno strumento indispensabile, almeno per il calcio di un certo livello. Il VAR, acronimo che sta per Video Assistant Referee, in pochi anni è diventato parte integrante delle partite di tutte le competizioni più importanti. Ma come funziona? Quali sono le modalità d'intervento? Quando può oppure non può richiamare l'arbitro a un consulto video sul campo, la cosiddetta on field review?

Il VAR e le situazioni di “chiaro ed evidente errore”

Piccola premessa: per poter entrare in azione, l'assistente VAR - a tutti gli effetti un ufficiale di gara - deve poter ravvisare che l'arbitro e gli assistenti di campo siano incappati in un "chiaro ed evidente errore", oppure si sia verificato un “grave episodio non visto”. In questo, è fondamentale la possibilità per l'addetto al VAR di poter visionare in tempo reale video, filmati e replay dell'azione incriminata. 

I principi applicativi del VAR

Il VAR entra in gioco in tutti gli episodi dubbi che si verificano in una partita? No, ovviamente. Le situazioni in cui è espressamente prevista la sua possibilità d'intervento sono limitate: 

rete segnata/non segnata

calcio di rigore/non calcio di rigore

espulsione diretta (non secondo cartellino giallo)

scambio d'identità (ammonito o espulso per errore il calciatore sbagliato).

In tutti questi casi l'arbitro deve sempre aver preso precedentemente una decisione: non è consentito, al direttore di gara, “rimandare” direttamente la sua decisione al VAR. Al VAR, d'altro canto, è consentito unicamente di raccomandare una revisione al direttore di gara, che poi può prendere in considerazione il suggerimento e procedere effettivamente con la on field review. La decisione finale, poi, spetta sempre a lui e a nessun altro. Limiti di tempo non ce ne sono e, nel frattempo, calciatori, tecnici e dirigenti sono tenuti a rispettare le proprie posizioni in campo, senza circondare o far pressione sull'arbitro.

VAR, gli episodi revisionabili

Nel protocollo FIGC attualmente in vigore nelle partite di Serie A, che segue i principi ispiratori definiti dalla FIFA, sono elencate nel dettaglio tutte le situazioni in cui è previsto l'intervento del VAR. Nei casi di rete segnata o non segnata possono essere riviste eventuali infrazioni della squadra in attacco come falli di mano, altri falli, fuorigioco, oppure se il pallone non fosse in gioco prima della segnatura, se ha effettivamente oltrepassato la linea di porta, oppure - in caso di gol su rigore - se il portiere si sia mosso prima o un difensore sia entrato in area prima dell'esecuzione del penalty e abbia poi partecipato direttamente all'azione in caso di respinta di portiere, palo o traversa. 

In caso di calcio di rigore assegnato dal direttore di gara sono revisionabili eventuali infrazioni della squadra in attacco (fallo di mano, fallo, fuorigioco), pallone non in gioco prima dell'episodio, la posizione in cui è stato commesso il fallo (dentro o fuori area?), oppure - in caso di rigore non assegnato - se sussistano le condizioni per una sua concessione: fallo della squadra in difesa, o tocco con la mano. Per le espulsioni dirette sono revisionabili situazioni relative a falli da ultimo uomo, gravi falli di gioco (condotta imprudente), condotte violente (comprendenti morsi o sputi), oppure offese e ingiurie particolarmente gravi. Infine, gli scambi d'identità: se a essere ammonito o espulso è chiaramente un altro giocatore, la decisione può essere riesaminata.

Quando il VAR non può intervenire

In tutti gli altri casi non espressamente previsti dal protocollo, il VAR non può intervenire. Non sono contemplate, ad esempio, revisioni postume di un gol realizzato sugli sviluppi di un calcio d'angolo, una rimessa laterale o un calcio di punizione da fuori area concessi in modo dubbio; il VAR non può suggerire all'arbitro una semplice ammonizione; non può raccomandare, inoltre, una revisione quando l'arbitro sia in posizione ottimale per prendere autonomamente una decisione sulle quattro situazioni di gioco illustrate in precedenza. Non è in alcun modo possibile, inoltre, che siano i calciatori delle due squadre in campo, gli allenatori o i dirigenti a richiedere una on field review, come già previsto in altri sport come basket, pallavolo oppure football americano. 

Dove si utilizza il VAR?

In tutti i grandi tornei per squadre nazionali (Mondiali, Europei, Coppa America, Coppa d'Africa, Coppa d'Asia e Gold Cup) e nelle principali competizioni per club di tutto il mondo, ormai, il VAR è utilizzato senza remore, così come nelle prime e seconde divisioni dei principali campionati di tutte le confederazioni. Diverso il discorso per altri strumenti di ausilio come la Goal Line Technology o il fuorigioco semiautomatico, il cui utilizzo al momento non è generalizzato.

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