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  1. Calcio

Tempi supplementari nel calcio: regole, durata, quando si giocano e come funzionano

I tempi supplementari sono un elemento cruciale in molte competizioni calcistiche, spesso decisivi per stabilire un vincitore. In questo articolo scoprirai cosa sono, quanto durano i tempi supplementari, le loro regole principali e quando vengono giocati.

Cosa sono i tempi supplementari?

I tempi supplementari sono due periodi di gioco aggiuntivi, utilizzati per determinare un vincitore quando una partita di calcio finisce in parità al termine dei 90 minuti regolamentari. Questa fase si applica principalmente nei tornei a eliminazione diretta, dove non è possibile accettare un pareggio.

L’obiettivo è garantire una possibilità di risoluzione prima di passare ai calci di rigore, offrendo ulteriore suspense ed emozione ai tifosi.

Quanto durano i tempi supplementari?

La durata dei tempi supplementari è di 30 minuti complessivi, suddivisi in due tempi da 15 minuti ciascuno. Tra i due tempi non è previsto un vero e proprio intervallo, ma solo un breve cambio di campo per consentire ai giocatori di riposarsi.

Se il punteggio resta in parità anche al termine dei tempi supplementari, si procede ai calci di rigore, che rappresentano l’ultima risorsa per decretare il vincitore.

Regole dei tempi supplementari

Le regole dei tempi supplementari sono state definite per rendere il gioco equo e avvincente:

  • Durata e struttura: Come detto, i tempi supplementari durano 30 minuti totali, divisi in due tempi da 15 minuti. Non esiste la possibilità di interrompere il gioco prima della conclusione, a meno che eventi straordinari non lo richiedano.

  • Sostituzioni aggiuntive: Le squadre possono usufruire di un cambio extra durante i tempi supplementari, oltre a quelli consentiti nei 90 minuti regolamentari. Questa regola è stata introdotta dalla FIFA per ridurre l’affaticamento e preservare la salute dei giocatori.

  • Regola del gol decisivo: Sebbene in passato fossero applicate regole come il “Golden Goal” (la partita finiva al primo gol segnato) o il “Silver Goal” (la partita terminava alla fine del tempo supplementare in cui una squadra era in vantaggio), oggi queste norme sono state abolite. La partita si conclude solo dopo i 30 minuti di gioco, indipendentemente dai gol segnati. Come detto in caso di parità si procederà con i calci di rigore.

    Seppur questa regola aumentassse la supence e la tensione, veniva ritenuto molto ingiusto non poter reagire a un gol preso. Uno degli esempi più amari ed eclastanti di questa beffara regola è quello del gol di Trezeguet che beffò l’Italia nella finale degli Europei del 2000.

  • Arbitraggio: Durante i tempi supplementari, l’arbitro applica le stesse regole dei 90 minuti regolamentari, comprese eventuali interruzioni per il VAR e il recupero in caso di perdite di tempo.

Quando si giocano i tempi supplementari?

I tempi supplementari vengono disputati esclusivamente in situazioni in cui è necessario determinare un vincitore. Ecco i principali contesti in cui si applicano:

  • Tornei a eliminazione diretta: In competizioni come i Mondiali FIFA, gli Europei, la Champions League o la Coppa Italia, i tempi supplementari sono previsti in caso di pareggio al termine dei tempi regolamentari nelle partite della fase a eliminazione diretta. Pertanto il pareggio è accettato nella fase a girone di questi tornei.

  • Finali: Le finali dei tornei più importanti spesso includono i supplementari come parte del regolamento. È il caso di competizioni internazionali e nazionali, dove il trofeo deve necessariamente essere assegnato.

  • Playoff e spareggi: Anche nei playoff promozione, retrocessione o spareggi per qualificazioni internazionali, i tempi supplementari vengono utilizzati per determinare quale squadra avrà la meglio.

I tempi supplementari stanno scomparendo?

Viviamo in una società sempre più frenetica, dominata da un flusso costante di stimoli, soprattutto attraverso gli smartphone. Le nuove generazioni, in particolare, sembrano risentirne maggiormente, mostrando una soglia di attenzione sempre più ridotta. Questo rappresenta una sfida anche per il calcio, che fatica a mantenere alta l’attenzione degli spettatori per 90 minuti, figuriamoci per 120 o più.

Per questo motivo, molte competizioni stanno progressivamente abbandonando i tempi supplementari. Sempre più spesso, se una partita termina in parità dopo i tempi regolamentari, si procede direttamente ai calci di rigore per decretare il vincitore. In Inghilterra, ad esempio, la Community Shield si assegna in questo modo. La FIFA sta considerando di abolire i supplementari nei prossimi Mondiali, mantenendoli solo per le semifinali e la finale. Anche in Italia questa tendenza si sta facendo strada.

Ci saranno i supplementari nella Supercoppa Italiana?

In occasione della Supercoppa Italiana del 2025, i tempi supplementari non saranno previsti. In caso di parità al termine dei 90 minuti regolamentari, il vincitore sarà deciso tramite i calci di rigore. Questo rappresenta un ulteriore segnale del cambiamento in atto nel mondo del calcio, con un’attenzione crescente verso formati di gioco più snelli e adatti ai tempi moderni.

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