Non solo le prime due in classifica: la Serie A si può raggiungere anche tramite i playoff che vedono protagoniste le squadre dal terzo all'ottavo posto. La formula e un po' di storia.
Il paradiso della massima serie ad un passo. Le venti partecipanti della Serie B sognano tutte (grandi nomi e piccole società in ascesa) di conquistare un posto tra le big del calcio italiano. Obiettivo raggiungibile in due modi: le prime due classificate vengono automaticamente promosse in Serie A; le altre che si sono piazzate dal terzo all’ottavo posto, invece, devono passare attraverso un supplemento di fatica rappresentato dai playoff.
Prima di entrare nel dettaglio sul funzionamento dei playoff, ricordiamo che dalla stagione 2006/2007 (dalla vittoria della Juventus), è stata introdotta una cerimonia di premiazione per la prima classificata con tanto di consegna del trofeo. Fino alla stagione 2019/20 veniva consegnata la Coppa Ali della Vittoria, poi, dopo un breve fase di transizione, si è passati alla Coppa Nexus. A tal proposito una versione ridotta viene data anche alla seconda in classifica e alla vincitrice dei già citati playoff. Insomma a tutte quelle che riescono a centrare il traguardo più importante.
Questa appendice del campionato prevede un mini-torneo tra le squadre che si sono piazzate dalla terza all’ottava posizione. Esiste tuttavia una possibilità che esclude l’attuazione dei playoff: quella in cui il divario tra la terza e la quarta in classifica sia superiore ai quattordici punti. In quel caso la terza viene automaticamente promossa in Serie A al pari delle prime due della classe. Tale circostanza è avvenuta in una sola occasione: era il 2006/07 e nel torneo cadetto c’era la presenza contemporanea di tre squadre importanti come Juventus, Napoli e Genoa che non lasciarono scampo alle inseguitrici.
Nella maggior parte delle volte, però, i playoff si giocano eccome. E prevedono una fase preliminare nella quale la quinta si scontra con l'ottava e la sesta si scontra con la settima. Da regolamento è prevista una sola partita in casa della squadra meglio classificata al termine del campionato e in caso di parità alla fine della gara, si disputano i tempi supplementari. Qualora l’equilibrio permanga anche al termine dei 120 minuti, va in semifinale la squadra meglio piazzata in campionato. Le due che si qualificano nella fase preliminare incontrano in semifinale la terza e la quarta classificata.
Ecco come funziona l'ultima fase dei playoff di Serie B: la terza si scontra con la vincitrice dell'incontro fra la sesta e la settima del turno preliminare; la quarta, invece, se la vede con la vincitrice della sfida tra la quinta e l'ottava. Alle semifinali si disputano partite di andata e ritorno e, in caso di parità al 90' della gara di ritorno, non sono previsti supplementari e rigori: accede in finale la squadra meglio classificata nella regular season.
Stesso discorso per la finale, ma c'è un'eccezione: nel caso le due finaliste abbiano concluso il campionato a pari punti si disputano tempi supplementari e calci di rigore. Non esiste la regola dei gol in trasferta.
Dopo il rinvio della 34esima giornata al 13 maggio, le gare del primo turno dei playoff di Serie B (originariamente in programma tra il 15 e il 16 maggio) dovranno trovare una nuova collocazione. Probabilmente non si inizierà prima di lunedì 19 maggio e si andrà oltre il primo giugno. Ecco le date degli spareggi per la promozione in massima serie:
Primo turno (gara secca): | 17 maggio |
Semifinali (andata e ritorno): | 21 e 25 maggio |
Finale (andata e ritorno): | 29 maggio e 1° giugno |
I playoff sono stati introdotti per la prima volta in Serie B nella stagione 2004/05. Originariamente la formula prevedeva confronti tra i team che si erano piazzati dal terzo al sesto posto con semifinali e finale. Il mini torneo non sarebbe andato in scena in caso di divario di almeno 9 lunghezze tra la terza e la quarta. Dal 2012/13 c’è stata poi l’eliminazione degli eventuali tempi supplementari in finale in caso di parità dopo i 180 minuti. L’anno successivo la modifica sostanziale del regolamento ha riguardato l’allargamento delle contendenti dalle quattro alle sei squadre (confermate pure attualmente).
Sono quasi vent’anni, così, che i playoff arricchiscono la categoria cadetta regalandole un finale con maggiore suspense. Spesso e volentieri, però, è capitato che sia stata proprio la terza classificata a fare il salto di categoria sebbene non siano mancate le eccezioni. Un caso particolare, ad esempio, fu quello della Sampdoria del 2012 che centrò la promozione partendo dal sesto posto. Analoghe le esperienze di altre outsider come il Benevento (2017), il Verona (2019) e il Venezia (2021) che partivano dalla quinta piazza.
Non dobbiamo dimenticarci neppure di quanto successo due stagioni fa, quando Claudio Ranieri col Cagliari portò a compimento una straordinaria rimonta beffando il Bari terzo in finale. L'anno scorso il Venezia di Paolo Vanoli (terzo al termine della stagione regolare) si è imposto nel doppio confronto con la Cremonese.
La classifica finale della stagione regolare ha una sua importanza insindacabile, che le regole cercano di avvalorare offrendo un vantaggio significativo che non sempre, come abbiamo visto, può essere sufficiente. Un dato da considerare però c’è: ad oggi mai nessuna settima oppure ottava in graduatoria è riuscita a ribaltare del tutto le gerarchie indicate dal torneo.
Versamento minimo richiesto. Vedi T&C, limiti di tempo ed esclusioni.