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Serie A: Roma e Lazio, la top 10 dei doppi ex

Tanti i giocatori che hanno difeso sia la maglia giallorossa che quella biancoceleste. Ecco la nostra selezione, dal “traditore” Franco Cordova, passando per giocatori che hanno fatto grande la Lazio come Peruzzi e Mihajlovic. Il trasferimento più vecchio della lista? Quello del grande Arne Selmosson.

Roma e Lazio, grande rivalità ma anche tanti doppi ex che - chi più, chi meno - hanno fatto la storia delle due squadre capitoline. Diamo subito uno sguardo alla Top 10 dei giocatori che hanno difeso i colori giallorossi e biancocelesti, partendo da quelli che hanno raccolto un numero di presenze totali maggiore.

Franco Cordova

387 presenze (285 con la Roma, 102 con la Lazio) 21 gol totali. Qui parliamo, probabilmente, di uno dei più grandi tradimenti sull'asse Roma-Lazio. Franco Cordova è un fantasista dalle doti tecniche immense che, dopo gli inizi con Salernitana, Catania, Inter e Brescia, viene acquistato dalla Roma nel 1967 e dal 1972 al 1976 è anche capitano dei giallorossi. Proprio nell'ultima estate qualcosa si rompe: il presidente Gaetano Anzalone lo cede all'Hellas Verona, ma Cordova rifiuta il trasferimento e si accasa alla Lazio, con cui però non riesce a ripetere gli exploit delle stagioni precedenti.

Diego Fuser

268 presenze (242 con la Lazio, 26 con la Roma) e 44 gol totali. Iniziamo la lunga carrellata che vede protagonisti giocatori a noi più vicini. In questo caso parliamo di uno degli esterni più forti degli anni ‘90, quel Diego Fuser che probabilmente avrebbe meritato maggiore considerazione a livello internazionale. Dopo le ottime stagioni con la Lazio di Zeman ed Eriksson, Diego prima passa al Parma e poi veste la maglia della Roma campione d’Italia.

Angelo Peruzzi

252 presenze (226 con la Lazio, 26 con la Roma). Portiere fenomenale che chiuderà la carriera alla grande conquistando la Coppa del Mondo nel 2006. Prima gli esordi con la maglia della Roma, poi il passaggio alla Juventus, la brevissima esperienza all’Inter e le ottime prestazioni con la Lazio. Per lui, in biancoceleste, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.

Sinisa Mihajlovic

262 presenze (193 con la Lazio, 69 con la Roma), 40 gol totali. Giocatore incredibile: difensore arcigno (nonostante gli esordi da centrocampista offensivo) e soprattutto spietato con le sue punizioni dalla lunga distanza. Qui parliamo di uno dei grandi talenti del calcio degli anni ‘90, un giocatore che ha segnato un’epoca. Le sue migliori prestazioni con la maglia della Lazio, al fianco di un altro grande ex sampdoriano come Sven Goran Eriksson.

Aleksandar Kolarov

236 presenze (132 con la Roma, 104 con la Lazio), 30 gol totali. Uno dei terzini sinistri più forti del calcio degli ultimi anni. A scoprirlo è la Lazio, con cui vive stagioni esaltanti: non a caso viene acquistato da un Manchester City dalle grandissime ambizioni. Poi il ritorno in Italia: con la Roma appare giocatore più maturo e continuo, fondamentale soprattutto in fase realizzativa. 

Roberto Muzzi

145 presenze (83 con la Roma, 62 con la Lazio), 23 gol totali. Non avrà segnato tantissimo con le maglie delle due romane, ma parliamo di un attaccante che oggi - veloce e potente fisicamente - potrebbe giocare in molte delle big del calcio europeo. Da giovane è protagonista con la Roma di Carletto Mazzone, poi le grandi prestazioni con le maglie di Cagliari e Udinese e il ritorno nella Capitale, sponda laziale, in cui ricopre il ruolo di rincalzo di lusso.

Arne Selmosson

188 presenze (101 con la Lazio, 87 con la Roma), 63 gol totali. Attaccante svedese di grandissimo talento, uno dei primi a passare direttamente da Lazio a Roma. Con i biancocelesti sigla 31 reti in campionato in tre stagioni, poi il clamoroso passaggio ai cugini per 135 milioni di lire. Proprio con i giallorossi il successo nel 1961 nella Coppa delle Fiere.

Pedro

127 presenze (40 con la Roma, 87 con la Lazio, sua squadra attuale), 23 reti totali. Lo spagnolo gioca ancora per la Lazio e Sarri non ha alcuna intenzione di rinunciare alla sua classe. Lo spagnolo, che con Barcellona e Chelsea ha vinto di tutto, sbarca in Serie A nell'estate del 2020, voluto fortemente dal tecnico Paulo Fonseca. Solo una stagione più tardi il passaggio alla Lazio: l'ex blaugrana è stato fin qui gestito al meglio, garantendo la solita dose di gol e assist.

Alessio Romagnoli

56 presenze (14 con la Roma, 42 con la Lazio, sua attuale squadra), 3 gol totali. Agli inizi di carriera era indicato come uno dei talenti più limpidi del calcio italiano. In realtà, Alessio Romagnoli ha deluso un po' le attese, almeno fino ad un anno fa: prima gli esordi alla Roma, poi il passaggio al Milan sotto diktat di Sinisa Mihajlovic. In rossonero, però, le cose non vanno per il meglio e non riesce mai ad entrare nel cuore dei tifosi del Diavolo. La scorsa stagione è quella della svolta: a 28 anni, alla guida di Sarri, si riscopre difensore centrale di sicura affidabilità, rilanciandosi anche in chiave Nazionale. Mai dire mai.

Luca Pellegrini

14 presenze (8 con la Lazio, 6 con la Roma). Lo inseriamo in questa classifica non tanto per meriti sportivi, ma perché rappresenta (almeno per il momento) il classico esempio di talento inespresso. Luca cresce nelle giovanili della Roma: una manciata di presenze con la prima squadra, poi il passaggio alla Juventus e il lungo girovagare in prestito. Lo scorso gennaio l’occasione con la Lazio di Sarri, tecnico che crede molto nelle qualità dell’esterno e che, stando ai rumor di mercato, spera di riaverlo in rosa per la stagione 2023/24.

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