Dieci nomi tra i migliori Under 21 in giro per il mondo: a votarli sono i vincitori del Pallone d’Oro. Il candidato forte è il madridista Bellingham ma non mancano le alternative.
Raymond Kopa è stato uno dei più forti attaccanti francesi che la storia ricordi. Ha giocato da professionista dal 1949 fino al 1967 vestendo le maglie di Angers, Reims e Real Madrid. Vincendo numerosi trofei, tra i quali spiccano indubbiamente le tre Coppe dei Campioni con i Blancos. Oltre a questo è stato anche il primo transalpino a vincere il Pallone d’Oro (nel 1958), motivo per cui il quotidiano France Football ha deciso di ricordarlo istituendo dal 2018 un premio a lui dedicato per dare un riconoscimento al miglior giocatore Under-21 del mondo. Il vincitore viene eletto da una rosa di 10 candidati sulla base dei voti dati dai vincitori del Pallone d'oro ancora in vita.
Nelle precedenti edizioni sono stati premiati Kylian Mbappé, Matthijs de Ligt, Pedri e Gavi. Dunque Spagna avanti in questa particolare classifica, con una stellina riconosciuta pure a Francia e Olanda. Anche stavolta gli iberici sono ben rappresentati con il campione in carica Gavi, quello dell’anno precedente Pedri e Alejandro Balde. Dopodiché ci sono altri nomi di spicco come Jude Bellingham, il suo attuale compagno di squadra Eduardo Camavinga, quindi l’ex atalantino – oggi al Manchester United -Rasmus Hojlund a dare un tocco “italiano” alla competizione, il tedesco Jamal Musiala del Bayern Monaco, il difensore portoghese Antonio Silva del Benfica, l’olandese Xavi Simons dell’RB Lipsia ed infine il francese Elye Wahi in questo momento in forza al Lens.
Per il verdetto finale non dovremo attendere a lungo ed è chiaro che un’investitura simile può anche fungere da segnale di ciò a cui assisteremo nei prossimi anni. In lista ci sono i migliori talenti del momento, alcuni dei quali hanno già cambiato maglia per proseguire in maniera spedita la propria crescita professionale. Quella che ha oggettivamente sorpreso la maggior parte degli osservatori è stata dell’inglese Jude Bellingham.
Il Real Madrid ha puntato davvero forte su questo ragazzino di appena vent’anni affidandogli delle responsabilità che per chiunque altro sarebbero state davvero ingestibili in una così tenera età. L’ex Borussia Dortmund ha invece fornito riscontri immediati, prendendosi una maglia da titolare e modificando anche la sua posizione in campo. Con Ancelotti infatti ha avanzato il suo raggio d’azione e il risultato è stato una potenza realizzativa disarmante. Sono già undici le reti messe a segno da Bellingham nelle dodici apparizioni con la Casa Blanca. La sensazione che dà anche per il carisma in campo è quella di un potenziale nuovo CR7. Un paragone forse azzardato in questo momento ma che fa comprendere il peso specifico che il giovincello di Stourbridge, cresciuto nel Birmingham, ha avuto nella Liga spagnola.
Ma Bellingham non è l’unico candidato all’ambito riconoscimento. Jamal Musiala ha disputato un’ottima stagione con il Bayern Monaco, culminata con uno scudetto sul quale c’è anche la sua firma. Sedici le reti complessive dell’esterno tedesco in quarantacinque presenze nell’annata 2022/2023. In settimana il classe 2003 nativo di Stoccarda è andato al bersaglio anche in Champions nella vittoria dei suoi ad Istanbul contro il Galatasaray.
Gavi e Pedri, poi, sono ormai due certezze a dispetto di un’età ancora verdissima. Nel Barcellona rappresentano dei punti fermi, sia per il presente che per il futuro: degni eredi di Iniesta e Xavi con quest’ultimo che guarda caso è oggi il loro allenatore. Nessuno è mai riuscito ancora a vincere due volte il trofeo: chissà che non possa essere la chance per uno dei due di mettere a segno questo record che sarebbe straordinario.
Meno altisonante, quanto meno ad oggi, è il nome del loro compagno di squadra Alejandro Balde, penalizzato anche dal ruolo di terzino sinistro grazie al quale è comunque riuscito a conquistarsi la maglia da titolare col team blaugrana. Sempre in Spagna gioca pure Eduardo Camavinga, eccellente mediano all’occorrenza impiegato anche da terzino da Ancelotti che lo apprezza per l’incredibile duttilità unita ad un talento cristallino. Il francese è una delle colonne del nuovo Real, squadra che con investimenti importanti ma intelligenti sul mercato ha saputo ricostruirsi garantendosi un futuro altrettanto roseo.
Infine, ci sono gli attaccanti: Hojlund, Wahi e Simons, tutti reduci da un campionato che li ha messi in risalto come il nuovo che avanza. E tutti hanno cambiato maglia. Ultimo ma non ultimo Antonio Silva, 19enne del Benfica in rampa di lancio e unico difensore centrale preso in considerazione.
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