Michael Phelps è l’atleta più premiato di sempre con ben 28 medaglie. L’Italia trova il suo posto nella storia soprattutto grazie alla scherma con Mangiarotti davanti agli altri.
Per un atleta partecipare alle Olimpiadi rappresenta il sogno della vita. Quando ci si approccia allo sport dal punto di vista professionistico, non ci sono competizioni più importanti dei Giochi. Che hanno una storia dalle radici profonde, con Parigi che torna protagonista cento anni dopo l’ultima volta. La manifestazione è ormai pronta al via e non se ne vede l’ora, dopo un’attesa durante quattro anni fatta di preparazione, fatica e sudore. Nella speranza poi che gli sforzi diano frutti.
Vincere in una competizione del genere vale l’immortalità: un’Olimpiade è per sempre ed è per questo che la gara si accompagna sempre con una pressione smisurata nei partecipanti. Sanno di giocarsi una fetta importante della loro carriera, un’occasione che può ricapitare oppure no, motivo per cui non va sprecata. In passato tanti hanno trovato gloria ai Giochi, altri invece si sono goduti l’esperienza pur non avendo portato nulla a casa. In questi casi l’onta del fallimento può divorare, per questo è necessario avere spalle larghe per fronteggiare ciò che tale evento porta con sé.
Pensate che c’è anche chi è riuscito a completare una ricca collezione di medaglie, da mettere in esposizione e da portare nel cuore a testimonianza di una carriera lunga e piena di soddisfazioni. Andiamo a vedere quali sono stati, allora, gli atleti che hanno riscosso maggior successo alle Olimpiadi. Tra i vari nomi ci sono anche degli italiani, in alcune discipline abbiamo saputo dire la nostra nonostante la folta concorrenza.
Non c’è nessuno che abbia ottenuto più medaglie olimpiche di Michael Phelps. Il nuotatore statunitense, oggi da 39enne ormai in pensione, è il più decorato della storia con ben 28 medaglie. Gli otto ori presi a Pechino gli valsero il record per un atleta in una singola edizione, precedentemente stabilito da Mark Spitz a Monaco di Baviera nel 1972. Un primato, in questo caso, da condividere con il ginnasta sovietico Aleksandr Ditjatin.
Il Proiettile di Baltimora, così come veniva chiamato, portò poi a casa quattro ori consecutivi nei 200 metri misti da Atene 2004 a Rio de Janeiro 2016 passando pure per Pechino 2008 e per Londra 2012. Un vero e proprio fuoriclasse, nominato otto volte nuotatore dell’anno dalla rivista Swimming World Magazine e considerato anche dai colleghi come il più grande in assoluto di sempre.
Appartiene ad un’altra epoca, ma l’ha caratterizzata fortemente con le sue gesta, la campionessa di ginnastica artistica Larisa Latynina che tra il 1956 e il 1964 di medaglie ne raccolse ben 18. Il suo primato fu poi superato da Phelps, ma questo è il destino dello sport dove i record sono fatti per essere infranti in una storia infinita che è un’emozione continua.
Il podio degli sportivi più premiati è completato dal norvegese Marit Bjørgen, disciplina sci di fondo, con 15 medaglie tra il 2002 ed il 2018. Stesso numero di riconoscimenti per il ginnasta Nikolaj Andrianov anche se con un periodo di riferimento differente (dal 1972 al 1980). Un gradino più in basso c’è Ole Einar Bjørndalen che nel Biathlon ha conseguito 13 medaglie tra il 1998 e il 2014.
L’ex fondista norvegese è comunque in ottima compagnia con Boris Šachlin e Takashi Ono (ginnastica artistica), Ireen Wüst (pattinaggio di velocità) e infine – lo abbiamo lasciato per ultimo – l’italiano con più medaglie al seguito di tutti, ovvero lo schermista Edoardo Mangiarotti. Un nome che probabilmente racconta poco alle nuove generazioni ma che ha avuto il suo forte impatto sui Giochi sebbene in un’era oggi assai lontana (dal 1936 al 1960).
Non è un caso che lo sportivo azzurro più premiato sia uno schermista. Questa è infatti la disciplina nella quale gli italiani eccellono maggiormente. Non solo Mangiarotti, ma anche in tempi più recenti Valentina Vezzali si è fatta particolarmente apprezzate per le sue abilità conquistando 9 medaglie tra le quali 6 ori, 1 argento e 2 bronzi. Pensate che nella top ten tricolore delle Olimpiadi sono ben otto gli atleti della scherma.
Oltre ai due già citati figurano, in ordine di numero di medaglie vinte, Giulio Gaudini, Giovanna Trillini, Gustavo Marzi, Nedo Nadi, Giuseppe Delfino e Oreste Puliti. Le uniche eccezioni allo strapotere della spada sono i campioni di equitazione Raimondo e Piero D’Inzeo con sei medaglie a testa. I due fratelli sessant’anni fa ai Giochi Olimpici di Roma si piazzarono primo e secondo scrivendo un pezzo di storia dello sport.
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