Dalla ginnastica artistica alle avventure televisive (soprattutto a Pechino Express), la storia di un campione che ha lasciato un segno indelebile nello sport italiano.
Jury Chechi, il “Signore degli Anelli” che ha dominato la scena della ginnastica artistica mondiale negli anni '90. Un simbolo dell'Italia sportiva, un idolo di milioni di appassionati: a parlare, oltretutto, è il suo palmares, nel segno di un oro olimpico, di cinque mondiali e quattro europei. A fine carriera Jury ha saputo reinventarsi, diventando un punto di riferimento per le nuove generazioni di ginnasti e diventando anche un volto noto della televisione.
Gli inizi e la carriera sportiva
Nato a Prato l'11 ottobre 1969, a soli sette anni Jury scopre la ginnastica artistica, un amore a prima vista. Il talento è lampante, la sua specialità gli anelli, un attrezzo che richiede muscoli d'acciaio, equilibrio e controllo assoluto. Agli inizi della carriera si fa apprezzare in volteggio, corpo libero, cavallo e parallele, ma è con gli anelli che il campione toscano è entrato nella storia.
Gli anni '90 sono stati il periodo d'oro di Chechi. Tra il 1989 e il 1997, ha vinto cinque titoli mondiali consecutivi agli anelli, un record che lo ha consacrato come uno dei più grandi ginnasti di tutti i tempi. Ma il suo sogno più grande erano le Olimpiadi. Dopo aver dovuto rinunciare ai Giochi di Barcellona 1992 a causa di un grave infortunio, Chechi si è presentato ad Atlanta 1996 con una determinazione feroce. E il 29 luglio 1996, il suo sogno si è avverato: Chechi ha conquistato la medaglia d'oro agli anelli, un trionfo che ha fatto esplodere di gioia l'Italia intera.
Nel 2004, anno del suo ritiro, il canto del cigno del campione italiano: condizionato dagli infortuni, e quando tutti lo davano ormai per finito, il ginnasta classe '69 è riuscito a conquistare un bronzo ai limiti del clamoroso alle Olimpiadi di Atene. Proprio in occasione di quei Giochi Olimpici, Jury è stato portabandiera della comitiva azzurra: un modo fantastico di chiudere la carriera agonistica.
Queste le medaglie conquistate da Jury Chechi nella specialità degli Anelli:
Giochi Olimpici | Oro: Atlanta 1996 |
Bronzo: Atene 2004 | |
Campionati mondiali: | Bronzo: Stoccarda 1989 |
Bronzo: Indianapolis 1991 | |
Oro: Birmingham 1993 | |
Oro: Brisbane 1994 | |
Oro: Sabae 1995 | |
Oro: San Juan 1996 | |
Oro: Losanna 1997 | |
Campionati europei: | Oro: Losanna 1990 |
Oro: Budapest 1992 | |
Oro: Praga 1994 | |
Oro: Copenaghen 1996 | |
Universiadi: | Oro: Buffalo 1993 |
Oro: Catania 1997 | |
Giochi del Mediterraneo: | Argento: Latakia 1987 |
Oro: Atene 1991 | |
Oro: Linguadoca-Rossiglione 1993 | |
Oro: Bari 1997 |
Campionati europei: | Bronzo: Losanna 1990 (concorso generale) |
Bronzo: Budapest 1992 (corpo libero) | |
Universiadi: | Oro: Buffalo 1993 (squadre) |
Argento: Buffalo 1993 (concorso generale) | |
Giochi del Mediterraneo: | Oro: Latakia 1987 (volteggio) |
Oro: Latakia 1987 (squadre) | |
Argento: Latakia 1987 (concorso generale) | |
Oro: Atene 1991 (corpo liber | |
Oro: Atene 1991 (cavallo) | |
Oro: Atene 1991 (parallele) | |
Oro: Atene 1991 (squadre) | |
Oro: Atene 1991 (concorso generale) | |
Oro: Linguadoca-Rossiglione 1993 (cavallo) | |
Oro: Linguadoca-Rossiglione 1993 (squadre) | |
Oro: Linguadoca-Rossiglione 1993 (concorso generale) | |
Argento: Linguadoca-Rossiglione 1993 (parallele) |
Dopo il ritiro dalle competizioni nel 2004, Jury Chechi è rimasto una figura centrale nel mondo della ginnastica ma ha anche intrapreso una nuova carriera in televisione, partecipando a diversi programmi e diventando un volto familiare per il pubblico italiano.
Tra le sue esperienze televisive più significative, spicca la recente partecipazione a “Pechino Express”. Al suo fianco un altro eroe dello sport italiano come Antonio Rossi, ex campione del canottaggio. La loro avventura ha fatto conoscere al pubblico un lato diverso di Chechi, un uomo avventuroso, determinato e capace di mettersi alla prova in contesti completamente nuovi.
Jury Chechi è molto più di un ex ginnasta di successo. È un simbolo di tenacia, di passione e di dedizione allo sport. La sua capacità di reinventarsi, passando dallo sport alla televisione, dimostra la sua versatilità e il suo carisma. Nonostante i tanti impegni extrasportivi, Jury rimane un'icona dello sport italiano, un esempio di dedizione e passione. Il suo impegno per la ginnastica continua attraverso iniziative per i giovani e la "Jury Chechi Academy", dedicata alla formazione dei futuri campioni.
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