Le migliori cinque prestazioni dell'Italia nella storia degli Europei: dal primo trionfo a Roma al capolavoro di Wembley, valso il bis.
Due titoli, due finali perse, una marea di emozioni. È la storia, in sintesi, dell'Italia agli Europei. Un rapporto particolare quello tra gli Azzurri e il torneo continentale, che per molti addirittura è più difficile del Mondiale. Andiamo a rivivere la top 5 delle partite degli Azzurri agli Europei, partendo dalla più lontana nel tempo fino ad arrivare ai giorni nostri.
Nel 1968 la fase finale si gioca in casa e per gli Azzurri rappresenta l'occasione del riscatto dopo la disastrosa campagna d'Inghilterra di due anni prima al Mondiale. Italia che nella finalissima di Roma, affronta la temibile Jugoslavia, che passa con Dzajic al 39'. Domenghini su punizione, ad appena 10' dal termine, firma l'1-1, poi nei supplementari il punteggio non cambia più.
C'è bisogno della ripetizione. E due giorni dopo l'Italia firma il suo capolavoro. Il Ct Valcareggi ne cambia cinque: Salvadore, Rosato, Mazzola, De Sisti e Riva al posto di Castano, Ferrini, Juliano, Lodetti e Prati. Il Ct jugoslavo Mitic, invece, rimpiazza solo l'ala Petkovic con Hosic. Gli Azzurri, più freschi, fanno un sol boccone degli avversari. Riva sblocca il risultato al 12', deviando un tiro di Domenghini. Poi è Anastasi al 31' con una gran botta dal limite a firmare il raddoppio. Italia campione, il primo titolo europeo è in bacheca.
Anche agli Europei del 1988 si presenta un'Italia in fase di ricostruzione, affidata a Vicini che ad alcuni campioni del Mundial 1982, come Altobelli o Bergomi, affianca i giovani talenti della sua Under 21. Ed è proprio uno di questi, Vialli, a firmare il successo di cruciale importanza sulla Spagna che spalanca agli Azzurri le porte della semifinale.
Si gioca a Francoforte e l'Italia, dopo l'1-1 coi tedeschi padroni di casa, deve battere a tutti i costi le Furie Rosse, reduci dal successo sulla Danimarca. La porta di Zubizarreta sembra stregata, ma al minuto 73 arriva l'azione decisiva: velo di Altobelli, palla per Vialli che da posizione angolata fa centro. Uno a zero e Italia avanti, anche se poi in semifinale finirà ko per mano dell'Urss.
Nel 2000 c'è Zoff in panchina e l'Italia viaggia come un rullo compressore in Belgio e Olanda: quattro successi a spese di Turchia, Belgio, Svezia e Romania. In semifinale, ad Amsterdam, c'è l'Olanda di Rijkaard, padrona di casa. E le cose si mettono subito male per gli Azzurri: al 34' Zambrotta viene espulso. C'è da stringere i denti e soffrire. Pochi minuti dopo, rigore per l'Olanda: dal dischetto Frank de Boer, Toldo però fa il primo miracolo e si resta sullo 0-0. Nella ripresa altro rigore: stavolta ci prova Kluivert, che prende il palo.
Gli Azzurri soffrono, giocano una stoica partita difensiva e riescono ad arrivare ai rigori. Toldo dice ancora di no a De Boer, poi Stam spara alto. L'Italia va sul 3-0 quando Totti, con freddezza, batte Van der Sar con un leggendario 'cucchiaio'. Vincono gli Azzurri, ancora grazie a una parata di Toldo su Bosvelt. Ma tre giorni dopo sarà la Francia a portare a casa il titolo, con un'incredibile rimonta nel finale.
Grande torneo per gli Azzurri anche nel 2012 in Ucraina e Polonia. La squadra di Prandelli centra la semifinale dopo aver eliminato ai quarti ai rigori l'Inghilterra. Davanti, però, un'altra grande: la Germania di Schweinsteiger, Kroos e Gomez. A Varsavia gli Azzurri ribadiscono che i più forti sono loro. Al 20' Cassano pennella dalla sinistra e Balotelli fa centro da attaccante vero. Poi, al 36', SuperMario batte ancora Neuer con una staffilata in contropiede e mostra i muscoli. L'Italia di Prandelli regge nella ripresa, subisce il gol del 2-1 allo scadere su rigore di Ozil ma va in finale coi suoi ragazzi terribili. Che poi, tre giorni dopo, ne prenderanno quattro dalla Spagna.
L'ultimo capolavoro azzurro agli Europei è recente, la finale dell'ultima edizione a Wembley. Dopo un cammino perfetto, con le eliminazioni di Austria, Belgio e Spagna, l'Italia di Mancini sfida l'Inghilterra in casa sua. Tutto è apparecchiato per la festa degli inglesi, che sbloccano il risultato dopo 2' con Shaw. Gli Azzurri non si sfaldano, reagiscono e nella ripresa trovano il pari con merito, autore Bonucci al 22' su calcio d'angolo. Chiellini e soci resistono anche ai supplementari, si va ai rigori dove il protagonista diventa Donnarumma. Gigio para il rigore decisivo di Saka e la festa italiana può esplodere, per il secondo titolo continentale della storia.
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