Europa League: il cammino del Manchester United fino alla finale

Flop in Premier ma percorso entusiasmante nella manifestazione continentale. Ecco come i Red Devils sono arrivati fino all’ultimo atto del torneo che avrà l’epilogo al San Mamés di Bilbao.

Ci sono stati due volti del Manchester United in questa stagione 2024/25. Da un lato, la versione domestica: scialba, inconsistente, relegata nella parte bassa della classifica. Mai realmente in lotta per non retrocedere, sia chiaro, ma neppure vicina alla zona Europa, nemmeno alla Conference League.

Dall’altro lato, i Red Devils visti nelle competizioni internazionali: ben altra storia. In Europa League, infatti, lo United ha fatto ampiamente il suo dovere, conquistando con merito la finale in programma il 21 maggio al San Mamés.

Il caso ha voluto che di fronte al team di Ruben Amorim ci fosse un’altra delle grandi delusioni d’oltremanica: il Tottenham. Ne scaturisce, così, l’opportunità per una delle due di salvare la stagione. Oltre al trofeo, infatti, c’è in palio anche la qualificazione alla prossima UEFA Champions League. Non roba di poco conto, insomma.

Il terzo posto del Manchester United nella prima fase

Che il Manchester United potesse essere una delle squadre maggiormente accreditate alla vittoria del trofeo non era certo un mistero all’inizio della manifestazione. Anche la prima fase, rivisitata proprio da quest’anno con un torneo unico e una classifica generale valida per tutte, ha confermato il valore di una rosa comunque importante per il livello della kermesse.

I Red Devils si sono infatti piazzati terzi alle spalle di Lazio e Athletic Bilbao con 18 punti raccolti in 8 partite. Dopo i 3 pareggi con Twente, Porto e Fenerbahce sono arrivati 5 successi di fila contro Paok, Bodo Glimt, Viktoria Plzen, Rangers e FCSB. Tutte le vittorie sono arrivate a seguito del cambio della guida tecnica con il passaggio da Erik ten Hag a Ruben Amorim.

Il cammino dagli ottavi alla semifinale

Il terzo posto nella classifica generale ha permesso al Manchester United di passare direttamente agli ottavi di finale. Lì i Red Devils hanno trovato la Real Sociedad andando a pareggiare 1-1 in Spagna e dominando poi all’Old Trafford con il 4-1 finale. Più complicati i quarti contro un Lione mai domo che ha portato il doppio incontro oltre i 180 minuti previsti. All’ultimo secondo del secondo tempo supplementare, la squadra di Amorim ha trovato il 5-4 definitivo grazie alla rete di Maguire che ha vanificato tutti gli sforzi dei transalpini.

Il resto è storia recente, con l’Athletic Bilbao tramortito già nella gara d’andata con il 3-0 del San Mamés. Al San Mamés ora si ritornerà nel tentativo di completare un’opera meravigliosa. Perché vincere la competizione darebbe un senso a una stagione altrimenti disastrosa.

Gli elementi chiave dei Red Devils

Flop in Premier, fenomeni in Europa League. Questo è il bizzarro destino del Manchester United che evidentemente ha trovato il contesto ideale oltre confine. Un caso lampante è quello di Rasmus Hojlund, fin qui oggetto misterioso per i Red Devils ma cannoniere implacabile nella rassegna continentale. L’attaccante danese probabilmente cambierà aria al termine della stagione, però intanto non fa mancare il suo apporto nel torneo con 5 reti determinanti per il prosieguo nella competizione da parte dello United.

Meglio ancora ha fatto da questo punto di vista Bruno Fernandes, ma qui sarebbe sbagliato parlare di sorpresa. Il portoghese è da anni uno degli elementi più importanti della squadra: anche in questa Europa League i 7 gol segnati sono una chiara testimonianza del suo straordinario valore. Ma anche il discusso Onana ha fatto discretamente bene. Frammenti di classe, quella che c’è e viene fuori solamente a sprazzi. La discontinuità è uno dei mali del Manchester United, motivo per cui non ha saputo farsi valere in una lunga maratona come la Premier League.

Tutto il percorso del Manchester United

bet365 News Team

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