165 gol in Serie A, 16 in Europa League, 10 in Coppa Italia, 2 in Super Coppa e 6 in Champions League. La somma fa 200 e sono i gol di Ciro Immobile con la maglia della Lazio.
Competizione | Gol |
---|---|
Serie A | 165 |
Coppa Italia | 10 |
Champions League | 6 |
Europa League | 16 |
Conference League | 1 |
Supercoppa Italiana | 2 |
Il 17 biancoceleste ha impiegato 7 anni per raggiungere questa cifra.
Il primo sigillo è arrivato nell’estate del 2016 contro l’Atalanta mentre l’ultimo è arrivato nella gara di Champions League contro il Feeyenord.
Un gol fondamentale per Ciro che ha permesso di rilanciare la sua Lazio in Champions League e renderla padrona del proprio destino. Grazie alla rete siglata dal bomber di Torre Annunziata, la Lazio vola a 7 punti.
Nel post partita le parole del giocatore non hanno nascosto l’emozione per il tragardo personale raggiunto ma soprattutto per la vittoria conquistata e la possibilità di accedere agli ottavi della coppa dalle grandi orecchie.
Immobile ha dichiarato che il girone è molto duro perchè il livello di tutte le quattro partecipanti è molto equilibrato e la qualificazione sarà in bilico fino all’ultimo secondo del match del Metroplitano con il quale la Lazio chiuderà il girone.
In questi 7 anni Immobile ha vissuto una una vasta gamma di emozioni. Sono arrivate vittorie importanti, trofei, grandi cavalcate e tanto altro. Sono cambiati tanti giocatori e tanti allenatori ma per la Lazio rimane sempre un’unica certezza: il gol di Immobile.
Si pensava che Immobile avesse raggiunto il massimo del suo potenziale sotto la guida di Simone Inzaghi, che aveva cucito uno stile di gioco in grado di esaltare al massimo le potenzialità del giocatore. Eppure Ciro continua a segnare anche con Sarri che invece ha strutturato la Lazio con un'ideologia tattica quasi agli antipodi rispetto a quella del suo precessore.
Immobile sin dagli esordi ha sempre dimostrato di possedere un fiuto del gol degno dei più grandi attaccanti.
La leggenda biancoceleste è un giocatore atipico. Il laziale abbina la capacità di segnare dentro l’area in ogni modo, tipica dei bomber vecchio stampo, a una mobilità e una lettura tattica della partita molto più affine al prototipo di attaccante moderno.
In questi anni lo abbiamo visto uscire dall’area per fare spazio alla struttura fisica di Milinkovic-Savic e raccogliere palloni atttorno al serbo ma anche attaccare gli spazi ed essere lanciato in rete da Luis Alberto.
Lo abbiamo visto spesso staccare di testa (ben 22 dei suoi 200 goal sono arrivati dal gioco aereo) e abbiamo potuto ammirare anche prodezze da fuori area (9).
Dal dischetto del rigore si è sempre dimostrato un giocatore glaciale. La pressione non sembra influenzare la mentalità vincente di Ciro Immobile. Infatti, le reti realizzate dagli 11 metri sono ben 57.
Immobile tecnicamente forse non è il centravanti dei sogni, ma quello che gli manca sul piano tecnico lo compensa con la grinta e la cattiveria sportiva che dopo 7 anni gli permette di terrorizzare ancora le difese di tutta Italia e non solo.
Nonostante i numeri da capogiro, spesso Immobile è stato messo in discussione. Il rapporto con la maglia azzurra non è mai stato idilliaco. Purtroppo con la maglia della Nazionale Immobile ha sofferto troppo la poca qualità generale che ha attanagliato l’Italia negli utlimi. In queste situazioni chi paga di più spesso è il centravanti perchè viene considerato colui che deve fare i gol ma quando non arrivano palle giocabli segnare risulta più complicato.
Nonostante tutto, si parla sempre di un campione d’Europa, che ha giocato tutte le 7 partite dello storico Europeo conquistato a Wembley 2 anni fa.
Per capire meglio la grandezza di Immobile è bene contestualizzare alcuni dati.
Per esempio, da quando è arrivato alla Lazio, Immobile è solamente il quinto giocatore ad aver messo la firma su 200 goal con la stessa maglia. A superarlo ci sono solo Messi, Lewandoski, Mbappé e Kane.
A 33 anni ha davanti ancora due anni di contratto con la sua amata Lazio e il campano non ha alcuna intenzione di limitare le sue ambizioni.
In questo momento la sua presenza è importantissima anche per la crescita dei giovani attorno a lui. La Lazio ha investito tanto e su profili molto giovani che hanno bisogno di essere circondati da calciatori di personalità e esperienza come Ciro.
Lo stesso Castellanos che sembra avere delle ottime qualità può permettersi di giocare con meno pressione con un ruolo da comprimario perché la Lazio ha un porto sicuro al quale affidarsi.
Insomma Immobile dopo 7 anni, 200 gol e la fascia da capitano al braccio puà ritenersi soddisfatto, ma conoscendolo, la sua fame sportiva ancora non glielo permette. Il mirino è già puntato sul derby.
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