Ecco tutto quello che c’è da sapere su Sergio Conceição, il nuovo allenatore del Milan, che ha fatto grandi cose con il Porto e ora è chiamato a sostituire Fonseca.
Caos in casa Milan. Il Diavolo, tra sfortuna, infortuni e cali di tensione, fatica a risalire la classifica e a competere con le altre big del campionato.
Il pareggio contro la Roma ha portato all’esonero di Fonseca, ma il suo addio era nell’aria da settimane. L’ex tecnico di Shakhtar e Roma non ha mai convinto del tutto. I tifosi erano scettici fin dall’inizio e la dirigenza, nonostante la fiducia estiva, non lo ha mai realmente sostenuto. Fonseca ha spesso lavorato con la “spada di Damocle” dell’esonero pendente. Nononostante ciò, ha ottenuto comunque vittorie importanti, come quella nel derby o al Bernabeu, che però non sono bastate a salvargli il posto.
Ora il Milan punta su Sergio Conceição, un allenatore che ha già esperienza in Italia, anche se solo come giocatore. Questo potrebbe facilitare il suo adattamento alla Serie A.
Conceição predilige un calcio aggressivo, basato sul pressing. Per lui, la pressione sul portatore di palla è un principio non negoziabile. La sua manovra è verticale, con rapide transizioni per ribaltare il fronte. Le squadre di Conceição si distinguono per solidità difensiva e ampio utilizzo degli esterni, un aspetto che renderà fondamentali giocatori come Leao e Pulisic.
In carriera, Conceição ha adottato principalmente due moduli: il 4-4-2 e il 4-2-3-1.
Con ogni probabilità inizierà con il 4-2-3-1, per sfruttare le caratteristiche della rosa, ma non esiterà a passare a un 4-4-2 più compatto nelle partite in cui serviranno maggiore equilibrio e pragmatismo.
Portiere: Maignan, inamovibile tra i pali.
Difesa: A sinistra Theo Hernandez, che tornerà a connettersi con Leao potrà tornare a brillare. Al centro, Tomori e Pavlovic potrebbero riprendersi il posto da titolari, ma attenzione a Gabbia e Thiaw. A destra, Emerson Royal potrebbe diventare un’arma in più, creando un’asse dinamica con Pulisic.
Centrocampo: Sulle fasce, come accennato in precedenza, Leao e Pulisic saranno fondamentali, mentre in mezzo i favoriti sono Fofana e Reijnders, per garantire equilibrio e qualità.
Attacco: Abraham e Morata dovrebbero essere la coppia titolare, con Okafor e il giovane Camarda pronti a insidiare il posto della coppia anglo-spagnola.
Conceiçao ha vissuto un’adolescenza difficile, cresciuto in una famiglia non abbiente. Sin da subito ha dedicato anima e corpo al calcio. Il suo impegno e il suo talento lo hanno ripagato, e a 16 anni ha firmato un contratto con il Porto.
Come giocatore era un esterno veloce e offensivo. Con la Lazio ha vinto uno scudetto, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa europea. Con la nazionale, il suo momento più memorabile è stata la tripletta alla Germania a Euro 2000.
Ha giocato per la Lazio (1998-2000), il Parma (2000-01) e l’Inter (2001-2003), tornando poi alla Lazio. La sua carriera lo ha portato anche in Portogallo, Belgio, Kuwait e Grecia, dove ha chiuso con il Paok Salonicco nel 2009 per diventare subito direttore sportivo. Ma il suo vero sogno era allenare.
Ha iniziato con Olhanense, Academica Coimbra, Braga e Vitoria Guimaraes, simile al percorso di Paulo Fonseca. Poi è passato in Francia al Nantes e nel 2017 è tornato a casa, al Do Dragão.
Con il Porto ha conquistato 10 trofei, diventando il tecnico più vincente della storia del club. Tra questi, 3 scudetti, uno dei quali ottenuto con 91 punti, record assoluto della Primeira Liga.
Ha anche lanciato o valorizzato tanti talenti, venduti a peso d’oro: Vitinha al PSG, Luis Diaz al Liverpool, Militao al Real Madrid, Otavio all’Al Nassr e Diogo Dalot al Manchester United, oltre a molti altri. Questa è una delle qualità che più ha colpito la dirigenza rossonera, che spera possa replicare tali successi anche dalle parti di Milanello.
Sergio Conceição è nato il 15 novembre 1974 e ha da poco compiuto 50 anni.
Si. Il nuovo tecnico del Milan è il padre dell'esterno della Juventus.
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