La prossima edizione della America's Cup si svolgerà a Napoli, tra la tarda primavera e l'estate del 2027. Team New Zealand e Luna Rossa ci saranno. Tante le novità nel regolamento.
Sarà Napoli a ospitare la 38esima edizione della Louis Vuitton America's Cup, in programma tra la tarda primavera e l’estate del 2027. Una scelta storica: per la prima volta la manifestazione velica più antica e prestigiosa al mondo approda in Italia. In acqua ci saranno Team New Zealand, detentore del trofeo, e Luna Rossa. Tante le novità, soprattutto sul fronte regolamentare.
Dopo il ritiro della candidatura di Auckland, Team New Zealand ha trovato un’intesa con il Royal New Zealand Yacht Squadron e il governo italiano per portare l’evento a Napoli. L’annuncio è arrivato al termine di una trattativa riservata, ma determinante per garantire alla manifestazione un palcoscenico unico e una cornice iconica. È la prima volta che l’Italia ospita la fase finale della America's Cup, nata nel 1851 e diventata nel tempo una delle competizioni sportive più longeve al mondo.
Non sono ancora ufficiali le date esatte, ma il calendario dovrebbe svilupparsi tra fine maggio e luglio 2027. Prima la Louis Vuitton Cup, poi – per chi conquisterà il diritto a sfidare i detentori – la finale della Coppa America vera e propria. Tutto sarà definito nel “Protocollo AC38”, il documento ufficiale atteso nei prossimi mesi, che fisserà anche i termini per l'iscrizione dei team. L'attesa è tutta per Luna Rossa, che potrebbe essere la prima a confermare la partecipazione.
Gli orari delle regate dovrebbero ricalcare quelli dell’edizione 2024 a Barcellona: semifinali e regate preliminari nel tardo pomeriggio italiano, mentre la finalissima è attesa nella fascia centrale della giornata.
Al momento è prematuro parlare di copertura mediatica, ma è probabile che Sky, NOW e Mediaset Infinity – già broadcaster ufficiali nel 2024 – possano tornare in gioco anche per la tappa partenopea. Tutto dipenderà dagli accordi che verranno siglati nei prossimi mesi.
La America's Cup si articola in due fasi. Prima la Louis Vuitton Cup, dove i Challenger si affrontano in un round robin iniziale: uno sarà eliminato, mentre i restanti quattro passeranno alle semifinali. Le due barche finaliste si contenderanno poi il diritto di sfidare Team New Zealand, che entrerà in scena soltanto nella finale.
Confermati gli AC75, già protagonisti nelle ultime edizioni. E Napoli ospiterà anche le versioni Youth e Women della Coppa America, due tornei paralleli che vedranno gli equipaggi di Luna Rossa tentare di confermare i titoli conquistati a Barcellona nel 2024.
Team New Zealand e Luna Rossa saranno regolarmente in acqua. Si sogna un secondo team italiano, ma i tempi sembrano troppo stretti per mettere in piedi un progetto competitivo. Probabile invece la presenza degli anglo-americani di American Magic e, forse, degli svizzeri di Alinghi e dei francesi di Orient Express.
Il nuovo regolamento introduce cambiamenti significativi. L’equipaggio a bordo degli AC75 passerà da otto a sei velisti: fuori i "cyclors", i ciclisti che generavano energia, con un taglio netto ai costi. Ma la vera svolta riguarda la composizione: ogni team dovrà schierare almeno una donna e un Under 25. Una scelta che apre la porta a una nuova era, più inclusiva, per una manifestazione dalla storia ultracentenaria.
La città ha battuto una concorrenza agguerrita – tra cui Cagliari, Atene e Arabia Saudita – e si prepara a ospitare un evento destinato a lasciare il segno. Le regate si svolgeranno nello specchio d’acqua tra Castel dell’Ovo e Posillipo, con una scenografia naturale tra le più suggestive al mondo. Le basi operative dei team sorgeranno a Bagnoli, al centro di un grande progetto di riqualificazione sostenuto dallo Stato, che punta a farne un hub internazionale della vela.
Le ricadute economiche potrebbero superare il miliardo di euro, tra investimenti, indotto e turismo. Non è la prima volta che Napoli ospita eventi velici di rilievo: già nel 1960 fu teatro delle gare olimpiche e nel 2013 delle World Series. Ma questa sarà un'altra storia, tutta da scrivere.
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