Alessandra Mao: la giovane nuotatrice prodigio che ha frantumato il record dei 200 metri stile libero

Un talento cristallino, una promessa del nuoto italiano. Andiamo a scoprire chi è Alessandra Mao, la nuotatrice che ha stabilito un nuovo record italiano nei 200 stile libero.

Iniziamo con un presupposto: nonostante i paragoni con Federica Pellegrini possano essere naturali, data la precocità e la stessa gara che la Divina prediligeva, i confronti raramente portano cose positive.

Chi è Alessandra Mao e il suo record agli Assoluti di Riccione

Il discorso vale per Alessandra Mao, giovane prodigio nata il 7 marzo 2011 in provincia di Venezia, che agli Assoluti di Riccione ha stupito tutti con un tempo da record. L’1’58’’86 messo a segno nei 200 stile libero ha lasciato tutti a bocca aperta, perché oltre all’oro, la giovane nuotatrice ha battuto un record che resisteva da 15 anni, appartenente a Diletta Carli.

Il record era di 2’02’’77, mentre Alessandra Mao lo ha migliorato di ben 4 secondi, e chi segue il nuoto sa benissimo che si parla di un’eternità, considerando che gli atleti per migliorarsi di centesimi si sottopongono a mesi di allenamenti.

A lasciare però ancora più stupiti, più che il tempo in sé, è il suo modo di nuotare. Nei primi 100 metri, è riuscita a tenere la spinta delle nuotatrici più esperte restando con il gruppo di testa, mentre il terzo 50 l’ha vista un po’ calare. È però negli ultimi 50 metri che la Mao ha spinto così forte da riuscire a toccare per prima. Non si sa se questo facesse parte della strategia, ma quando si tratta di nuotatrici così giovani, solitamente ancora non si lavora molto allo ‘studio’ della gara, ma è sembrata una cosa più innata che studiata, proprio come riusciva a fare Federica Pellegrini con le sue ultime frazioni devastanti.

Il futuro e la nazionale maggiore

Se per molti il nome di Alessandra Mao è risultato nuovo, per chi segue il nuoto italiano anche a livello giovanile sa bene che se ne parlava già nelle gare di categoria. Nel 2024 aveva già fatto segnare diversi primati con i suoi pari età, spostando quindi poi quasi naturalmente l’obiettivo alle gare dei ‘grandi’.

Da qui, dopo le prestazioni agli Assoluti di Riccione, nasce l’idea di poterla convocare in nazionale maggiore. In realtà è più che una semplice idea, perché se da un lato i giovani debbano seguire un percorso, dall’altro “a un certo punto è inevitabile che faccia parte della Nazionale maggiore”, come dichiarato dal tecnico delle squadre giovanili, Marco Pedoja.

Alessandra Mao dunque potrebbe entrare presto nelle rotazioni della nazionale dei ‘grandi’, con una possibilità di vederla anche ai Mondiali di nuoto di Singapore, così come accadrà molto probabilmente con l'altro prodigio del nuoto italiano, Sara Curtis. Proprio lì potrebbe ritrovare la sua figura di riferimento, come l’ha chiamata lei stessa, ovvero Sarah Sjöström. Un esempio perfetto per puntare a diventare una stella di questo sport.

Marco Seminara

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