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Karolina Muchova e Iga Swiatek si daranno battaglia nel match decisivo in programma sabato: l'outsider ceca e la fuoriclasse polacca.
L'outsider e la fuoriclasse: saranno Karolina Muchova e Iga Swiatek a contendersi il titolo 2023 del WTA French Open. La particolarità è che l'outsider, o presunta tale, ha 26 anni, quattro in più della sua avversaria. Muchova è al primo, grande appuntamento della sua parabola sportiva, Swiatek ha la possibilità di conquistare il terzo titolo a Parigi. Per entrambe la sfida in programma sul centrale dedicato a Philippe Chatrier conta tantissimo. Ma chi sono Karolina Muchova e Iga Swiatek? Quali sono stati i loro percorsi nel corso delle sue settimane nella capitale francese ma anche e soprattutto prima? Ecco i profili delle due finaliste.
Pochi avrebbero immaginato che Karolina Muchova, 26enne tennista ceca, avrebbe raggiunto a Parigi la prima finale in carriera in uno Slam. Prima del torneo nella capitale francese, infatti, occupava la posizione numero 43 nel ranking WTA, dopo essere stata in passato per qualche tempo nella top 20. Al WTA French Open Muchova ha trovato una brillantezza e una condizione invidiabili, che le hanno consentito di superare una dopo l'altra avversarie sulla carta più attrezzate.
Prima la greca Sakkari (numero 8 del seeding), poi l'argentina Podoroska, quindi la romena Begu (27) e le russe Avanesjan e Pavlyuchenkova. Ma il capolavoro Muchova l'ha firmato in semifinale, quando ha sconfitto Aryna Sabalenka al termine di tre combattutissimi set. La bielorussa ha avuto a disposizione un matchpoint nel corso della terza frazione: niente da fare. Muchova lo ha annullato e poi è andata a chiudere sul 7-5, con cinque game vinti di fila, dopo che il primo e il secondo set si erano risolti al tie-break, il primo in favore della ceca, il secondo in favore di Sabalenka.
Un'impresa memorabile (la bielorussa aveva una striscia aperta di dodici successi consecutivi in partite di Slam), che ha proiettato Muchova tra le grandi del tennis ceco. Prima di lei solo quattro connazionali avevano raggiunto la finale sulla terra rossa parigina in era Open: Martina Navratilova, Lucie Safarova, Marketa Vondrousova e Barbora Krejcikova. L'anno migliore nella carriera della tennista di Olomuc era stato il 2019, dove ha raggiunto i quarti di finale a Wimbledon e dove ha conquistato il suo primo e sin qui unico titolo WTA: la vittoria nel torneo di Seul. Nel 2021, invece, ha raggiunto ancora i quarti dello Slam londinese e la semifinale agli Australian Open.
Prima dell'esaltante avventura parigina, era stato questo il suo miglior risultato. Adesso ha già fatto meglio e nella finale proverà ad aggiudicarsi il suo primo trofeo dello Slam. Comunque vada, farà uno scatto molto significativo nella classifica mondiale: già adesso è risalita fino alla 16esima posizione, ma la sua scalata è destinata a proseguire.
Se Muchova può essere considerata un'outsider, Iga Swiatek ha dimostrato sui campi parigini di essere davvero la numero uno del tennis al femminile. Una cavalcata inarrestabile la sua, fatta di sei successi in due soli set. Prima testa di serie del tabellone, si è sbarazzata senza troppi problemi della spagnola Bucsa, della statunitense Liu, della cinese Wang, dell'ucraina Tsurenko, dell'americana Gauff e, in semifinale, ha avuto ragione della sorprendente brasiliana Haddad Maia, che pure le ha dato parecchio filo da torcere, soprattutto nel secondo set. Dopo aver vinto 6-2 il primo, Swiatek ha dovuto recuperare un break nella frazione successiva, annullando pure un gran numero di palle-break nel corso del nono gioco, sul punteggio di 4-4. Poi il successo al gioco decisivo, come lo chiamano i francesi: 9-7 al tie-break.
Ventidue anni compiuti lo scorso 31 maggio, originaria della capitale Varsavia, Swiatek si è presa la vetta della classifica WTA ad aprile 2022 e non l'ha più mollata. Nel corso della sua breve ma folgorante carriera ha già portato a casa tredici titoli, tra cui tre Slam. Al French Open ha già vinto nel 2020 e nel 2022, annata in cui ha portato a casa pure il trionfo agli US Open e dove è uscita in semifinale in Australia.
Con lei il tennis polacco ha raggiunto vette mai toccate prima. Il suo punto di riferimento è spagnolo, Rafa Nadal. Come il maiorchino, fa dell'agilità e dell'energia i suoi principi ispiratori in campo, con uno stile di gioco decisamente aggressivo e a tutto campo. Dovrà stare attenta, però, a Karolina Muchova: la ceca contro le migliori sa esaltarsi come poche e promette di rivelarsi un ostacolo durissimo.
Si parte con la sfida tra Sabalenka e Muchova, a seguire il match tra Swiatek e la sorprendente brasiliana Haddad Maia.
Scatta l'ora delle semifinali al Wta French Open. Si parte col match tra Aryna Sabalenka e Karolina Muchova, già delineatosi dopo i quarti di finale giocati martedì. L'altra sfida vedrà di fronte le due vincitrici dei quarti di mercoledì: Iga Swiatek e la sorprendente brasiliana Beatriz Haddad Maia.
Sabalenka sino a questo momento ha travolto ogni resistenza: battute nell'ordine Kostyuk, Shymanovich, Rakhimova, Stephens e Svitolina. Nessun set perso in un torneo vissuto da grandissima protagonista. Muchova ha eliminato due teste di serie, Sakkari (8) e Begu (27), oltre a Podoroska, Avanesyan e Pavlyuchenkova.
Prima delle semifinali al French Open, la tennista ceca aveva raggiunto una semifinale dello Slam solo agli Australian Open 2021. Proprio Muchova ha vinto l'unico precedente con Sabalenka: 7-5, 7-6 in semifinale a Zhuhai nel 2019.
Nell'altra semifinale si affrontano la testa di serie numero 1, la polacca Iga Swiatek, e la numero 14, Beatriz Haddad Maia, prima brasiliana ad aver raggiunto le semifinali a Parigi. Swiatek sin qui non ha perso neppure un set. Ha eliminato nell'ordine la spagnola Bucsa, la statunitense Liu, la cinese Wang, l'ucraina Tsurenko e, nei quarti, la statunitense Gauff, piegata con un autorevole 6-4, 6-2.
Haddad Maia ha avuto vita meno facile. Dopo il 6-0, 6-1 alla tedesca Maria ha eliminato in tre set le russe Shnaider e Alexandrova. Quindi altre due vittorie sofferte sulla spagnola Sorribes Tormo e sulla numero 7 del seeding, la tunisina Jabeur, piegata 3-6, 7-6, 6-1. Un solo precedente agli ottavi a Toronto nel 2022: vittoria in tre set della brasiliana.
Precedenti sfavorevoli per la statunitense contro la polacca numero uno al mondo. Con questo match si chiuderanno i quarti di finale della competizione transalpina.
La caccia a Iga Swiatek è partita il 22 maggio. La polacca, ventidue anni, ha già vinto due volte il French Open, l’ultima delle quali proprio nella precedente edizione. Adesso vuole proseguire la tradizione favorevole e magari dare il via alla rincorsa alla statunitense Chris Evert che da queste parti ha trionfato per ben sette volte garantendosi il record assoluto di successi.
Ne ha di strada da fare, la Swiatek, anche se il tempo sicuramente non le manca al pari di talento e ambizione. Finora la ragazza di Varsavia, che è anche numero uno al mondo, ha fatto percorso netto nella competizione battendo nell’ordine la spagnola Cristina Bucsa, la statunitense Claire Liu, la cinese Wang Xinyu e l’ucraina Lesja Curenko. Ma se vuole mettere le mani sul terzo titolo francese dovrà raccogliere altri quattro scalpi.
Il primo di questi passa un’altra volta dalla bandiera a stelle e strisce e le mette di fronte la giovanissima Coco Gauff che fin qui ha davvero brillato. La diciannovenne, nata ad Atlanta, è andata subito sotto al primo set contro la spagnola Rebeka Masarova trovando però la forza di reagire e ribaltare completamente la partita. Meno tortuoso il turno successivo contro l’austriaca Julia Grabher, annientata in due set. Gli altri due match vinti contro Mirra Andreeva e Anna Karolina Schmiedlova l’hanno quindi portata fino allo straordinario traguardo dei quarti di finale.
Ora la Gauff, che qualcuno ha paragonato addirittura alle sorelle Williams, dovrà provare ad arginare la corsa della Swiatek per spingersi ancora oltre nell’evento. I precedenti non sono affatto incoraggianti per la statunitense, numero cinque al mondo, che contro la polacca ha giocato per sei volte perdendo sempre. Ma i tabù esistono per essere sfatati: riuscirà a farcela stavolta?
L'ucraina, che a Parigi si sta riproponendo ad alti livelli, e la bielorussa, numero due del ranking, si affrontano ai quarti di finale.
Al French Open va in scena un quarto di finale tutto da gustare, quello tra Elina Svitolina e Aryna Sabalenka. La tennista ucraina, che occupa la 192esima del ranking, sfida la testa di serie numero due in un match che offre tantissimi spunti e dall'esito tutt'altro che scontato.
Partiamo dalla Sabalenka e dal suo fin qui magnifico 2023. Un solo passo falso per la bielorussa, agli Internazionali d'Italia di Roma. Per lei già più di trenta vittorie da quando è iniziato l'anno e soprattutto il suo primo Slam in carriera in quel di Melbourne. La terra rossa parigina rappresenta un banco di prova importante per la numero due del mondo, che non è affatto intenzionata a fermarsi.
Dovrà vedersela con la 28enne di Odessa, ex numero tre del ranking con 17 titoli in bacheca. 'Tornata in pista' dopo la maternità ha dato subito dimostrazione di essere on fire, tanto da approdare ai quarti di finale del French Open per la quarta volta in carriera. Le due atlete si affrontano per la terza volta: finora il bilancio è di assoluta parità. Il loro primo incontro risale al 2018 a Wuhan: a spuntarla (6-4, 2-6, 6-1) fu la Sabalenka. Due anni più tardi, in semifinale a Strasburgo, s'impose Elina Svitolina, sempre in tre set.
L'avventura dell'ucraina in Francia ha preso il via con il successo ai danni dell'azzurra Trevisan, a seguire le vittorie contro l'australiana Hunter e poi contro le russe Blinkova e Kasatkina. Particolarmente significativa l'ultima partita soprattutto per il morale, perché Svitolina ha eliminato la numero nove del ranking.
Sabalenka, invece, ha debuttato contro Kostyuk, quindi ha superato nell'ordine Shymanovich, Rakhimova e l'americana Stephens al termine di una partita combattuta.
La polacca, campionessa in carica, affronterà al quarto turno della rassegna parigina la trentaquattrenne ucraina. Terzo confronto tra le due con bilancio a favore della Swiatek.
Iga Swiatek a Parigi è di casa. La numero uno al mondo ha già vinto due volte il French Open. La prima è stata nel 2020, in finale contro la statunitense Sofia Kenin e l’ultima lo scorso anno, sempre contro una rappresentante del movimento a stelle e strisce che in quella circostanza era Cori Gauff. Nel mezzo c’è l’edizione portata a casa dalla ceca Barbora Krejčíková a interrompere l’egemonia della polacca. Che è ripartita, comunque, nel tentativo di aggiungere un’altra medaglia alla ricca collezione.
Complessivamente la Swiatek di titoli ne ha vinti tredici e tra i record vanta quello di essere stata la più giovane ad aver vinto Indian Wells e Miami nella stessa stagione. La sua nuova avventura al French Open è cominciata con Cristina Bucsa, passata per Claire Liu e per la cinese Wang Xiniu. La prossima sfida si chiama Lesja Tsurenko. Due i precedenti tra le due tenniste, entrambi finiti a favore della campionessa polacca. Il primo fu proprio da queste parti un anno fa, mentre il secondo è recentissimo e più precisamente del mese scorso agli Internazionali d’Italia di Roma. Al terzo tentativo la trentaquattrenne ucraina proverà a sfatare il tabù e conquistarsi ai quarti di finale.
Sarebbe una grande impresa per la Tsurenko che in carriera di titoli WTA ne ha portati a casa quattro: uno per stagione dal 2015 fino al 2018. Da lì si è un po’ fermata, arrestando anche l’ascesa nel ranking che l’ha vista passare dalla ventitreesima posizione – massimo traguardo ottenuto – fino alla sessantaseiesima attuale. Nel tennis c’è sempre spazio per risalire la china, purché si abbia la forza di vincere, cosa che oggettivamente non le riesce da tempo. Non c’è gara migliore di questa, ad ogni modo, per riprendersi un’altra volta il palcoscenico.
I precedenti sono tutti a favore della bielorussa, numero due al mondo. Il match concluderà la giornata di oggi quando siamo giunti al quarto turno della competizione francese.
Anche l’ultima speranza azzurra è sfumata. Dopo Martina Trevisan, Camila Giorgi, Jasmine Paolini, Sara Errani e Lucia Bronzetti, anche Elisabetta Cocciaretto ha salutato il French Open. La ventiduenne marchigiana ha infatti perso al terzo turno contro la croata naturalizzata statunitense Bernarda Pera. Peccato anche perché l’Italia dovrà osservare da spettatrice il prosieguo della manifestazione che resta comunque di assoluto interesse.
La giornata di oggi si concluderà con un’altra esponente del movimento a stelle e strisce: parliamo di Sloane Stephens che affronterà Aryna Sabalenka. Sono tre gli incroci del passato tra queste due tenniste, tutti finiti a favore della tigre di Bielorussia. La prima sfida fu nel 2017 nell’allora Fed Cup, successivamente ribattezzata Billie Jean King Cup. La seconda, distanziata nel tempo, arrivò nel 2021 con la Rodgers Cup di Montreal. Dell’anno scorso, infine, il terzo e ultimo precedente al San Diego Open in California.
Sloane Stephens ha trent’anni, è trentesima nel ranking e vanta nel proprio palmarès sette titoli. L’ultimo è del mese scorso all’Open 35 de Saint-Malo a otto anni di distanza dal primo. In passato era riuscita anche ad arrivare sul podio della graduatoria Atp col terzo posto del luglio 2018. Insomma, parliamo di una giocatrice affermata capace di vincere un Miami Open e lo US Open del 2017 per quel che riguarda le competizioni del Grande Slam.
Curriculum di spessore anche per Aryba Sabalenka, soprannominata “la tigre” per il suo stile di gioco particolarmente aggressivo e un temperamento per nulla docile. La bielorussa ha la bellezza di tredici titoli nella propria bacheca e momentaneamente è seconda nel ranking, alle spalle soltanto della giovane polacca Iga Swiatek. Il fiore all’occhiello della venticinquenne di Minsk è senza dubbio l’Australian Open conseguito pochi mesi fa.
Ultima azzurra in gara, dopo la graduale eliminazione di tutte le altre. La tennista marchigiana prova a tenere alta la bandiera tricolore nel match contro la statunitense Bernarda Pera.
La prima settimana del WTA French Open è stata a dir poco traumatica per l’Italia che ha gradualmente perso tutti i suoi pezzi. O quasi, perché in corsa è rimasta ancora Elisabetta Cocciaretto nei confronti della quale vengono riposte evidentemente tutte le speranze di percorrere almeno un po’ di strada in più nel torneo.
L’evento francese andrà avanti ancora per un’altra settimana, con la finale prevista proprio per sabato prossimo 10 giugno. Intanto, come detto, Martina Trevisan, Camila Giorgi, Jasmine Paolini, Sara Errani e Lucia Bronzetti hanno già tutte salutato Parigi. La Cocciaretto ha invece finora brillantemente superato i primi due scogli piazzati sul proprio cammino: al primo turno la temibile Petra Kvitova e allo step successivo la svizzera Simona Waltert.
Se vorrà proseguire l’avventura in terra transalpina dovrà fare altrettanto contro Bernarda Pera. Attenzione, però, perché i precedenti sorridono alla ventottenne croata naturalizzata statunitense, che ha infatti già battuto in due occasioni la ventiduenne anconetana.
Non tutto è perduto, comunque. Perché l’ultima partita giocata tra le due è stata invece vinta dalla Cocciaretto proprio pochi mesi fa nel corso dell’evento australiano dell’Hobart International. Insomma, di buono c’è che le due si conoscono abbastanza bene avendo già avuto modo di individuare punti di forza e debolezze l’una dell’altra.
Elisabetta Cocciaretto è in questo momento al quarantaquattresimo posto del ranking. In bacheca la marchigiana ha due titoli, entrambi ottenuti in Messico, prima a Tampico e poi a San Louis Potosí. Stesso numero anche per Bernarda Pera che ha comunque più anni di carriera alle spalle. La statunitense ha ottenuto due successi nel giro di pochi mesi: da maggio ad agosto 2022. Dopodiché si è un po’ fermata. In graduatoria è trentaseiesima.
Otto gli incontri in programma, si chiude in serata con la sfida tra la romena Begu e la ceca Muchova.
Si comincia a fare sul serio sui campi del WTA French Open. Scatta il terzo turno, o se si preferisce i sedicesimi di finale, con i primi otto incontri in programma. Tante le teste di serie in campo, tra cui la romena Irina-Camelia Begu, numero 27 del seeding, e la ceca Karolina Muchova.
Sin qui percorso netto per Begu a Parigi. La romena ha debuttato con un netto successo ai danni dell'ungherese Anna Bondar (6-4, 6-2), quindi ha avuto ragione dell'azzurra Sara Errani, eliminata col punteggio di 6-3, 6-0. Uno stato di forma eccellente, dunque, a cui proverà a opporsi Muchova. La ceca non è nuova alle imprese in questa edizione del French Open: al primo turno, infatti, ha piegato a sorpresa la testa di serie numero 8, la greca Maria Sakkari, col risultato di 7-6, 7-5.
Nel turno successivo, poi, sofferta vittoria sull'argentina Nadia Podoroska: 6-3, 0-6, 6-3. Nel ranking WTA Begu occupa la posizione numero 27, Muchova la 43. Due i precedenti: Al French Open del 2019 s'impose Begu in tre set, lo scorso aprile a Madrid la romena ha vinto invece 6-4, 7-5.
Altri sette incontri in programma. Aryna Sabalenka, testa di serie numero 2, affronta Kamilla Rakhimova, numero 82 del ranking. Interessante si preannuncia il confronto tra Jessica Pegula (3) ed Elise Mertens (28), così come quello tra Daria Kasatkina (9) e una brutta cliente, la statunitense Peyton Stearns. Completano il quadro le sfide tra Elina Svitolina e Anna Blinkova, tra Anastasia Potapova e Anastasia Pavlyuchenkova, tra Sloane Stephens e Yulia Putintseva e, infine, tra Clara Tauson ed Elina Avanesyan.
Le azzurre hanno superato brillantemente il primo turno contro avversarie di grido e, ora, non sono intenzionate a fermarsi.
Il secondo turno femminile prosegue con due azzurre protagoniste sulla terra rossa parigina: Jasmine Paolini ed Elisabetta Cocciaretto. Al French Open per trasformare il sogno in realtà: questo l'obiettivo delle due atlete italiane, che, dopo aver sovvertito i pronostici al primo turno, hanno dimostrato di avere le qualità per far sì che la loro avventura all'ombra della Torre Eiffel continui ancora.
La 27enne di Castelnuovo di Garfagnana, numero 53 del ranking, è reduce dall'ottimo successo in tre set contro la romena Cirstea (7-5, 2-6, 6-2), superata al termine di un incontro durato più di due ore. Paolini ha estromesso la 32esima forza mondiale grazie a una prova di carattere, che le ha consentito di salire d'intensità nella fase cruciale del match, ovvero nel terzo set. Così la toscana è riuscita ad approdare per la terza volta in carriera al secondo turno del French Open: oggi dovrà vedersela contro Olga Danilovic, che occupa la posizione numero 105 del ranking.
La serba ha iniziato l'avventura parigina dalle qualificazioni e finora non ha mai concesso neppure un set alle avversarie. Nell'ordine ha eliminato Watson, Wickmayer, la russa Andreeva e l'ucraina Baindl. Esiste un solo precedente tra Paolini e Danilovic e sorride alla 22enne di Belgrado, che, nel 2021, la spuntò a Miami.
Gli occhi dei tifosi italiani sono puntati anche su Elisabetta Cocciaretto, che dovrà misurarsi con la svizzera Simona Waltert. La giovane tennista di Ancona ha compiuto una vera e propria impresa al primo turno contro la numero 10 del ranking Petra Kvitova, battuta in due set. La marchigiana classe 2001, 44esima del ranking, è chiamata ad affrontare la numero 128 del mondo, che ha eliminato l'americana Mandlik dopo aver superato le qualificazioni.
La trentaseienne di Bologna ha vinto all’esordio contro la svizzera Teichmann e ora al secondo turno prova a fare altrettanto contro la romena affrontata già cinque volte in carriera.
Sara Errani è una di quelle sportive che hanno bisogno di poche presentazioni. Trentasei titoli in totale, cinquantanove finali disputate, svariati record tra i quali quello del numero di presenze in Nazionale. Insomma, parliamo di una delle atlete più importanti nella storia del tennis italiano. Da queste parti, però, soltanto Francesca Schiavone tra le azzurre è riuscita ad imporsi con lo straordinario successo del 2010. La semifinale di due anni dopo rappresenta invece il miglior traguardo della Errani al French Open.
Errani che nel frattempo è pure scivolata nel ranking: dal quinto posto del 2013 (picco massimo) fino all’attuale settantesimo con un’astinenza da un main draw Slam che perdurava dallo US Open del 2021. Rotto il ghiaccio con l’esordio positivo contro la svizzera Jil Teichmann, primo set perso poi meritata rimonta, al secondo turno dovrà vedersela contro Irina-Camelia Begu. Cinque i precedenti, l’ultimo dei quali con la romena che giocava in casa vincendo anche in maniera perentoria senza che l’emiliana riuscisse a opporre chissà che strenua resistenza. Nel computo generale, però, l’azzurra è in vantaggio per tre a due.
Anche alla Begu l’esperienza non manca: oggi è ventisettesima in graduatoria, nel suo palmarès vanta cinque titoli con l’ultimo datato settembre 2022 nella sua Bucarest contro l’ungherese Réka Luca Jani. Prima ancora aveva avuto modo di agguantare un trofeo battendo proprio all’ultimo atto un’italiana: si trattava in quella circostanza di Lucia Bronzetti, sconfitta agli Internazionali Femminili di Palermo nel mese di luglio sempre del 2022. Per entrambe si apre ora un nuovo capitolo, con l’obiettivo di arrivare più in alto possibile nella competizione francese. Per Errani c’è un sapore ancor più particolare: la voglia di sentirsi ancora competitiva nonostante tutto.
La riminese, reduce dal successo a Rabat, cerca l'impresa contro la tunisina Jabeur; la toscana, trionfatrice a Firenze, sfida Cirstea.
Si completa il programma del primo turno del WTA French Open e le ultime italiane a debuttare nel tabellone dello Slam parigino sono le fresche vincitrici degli ultimi tornei sulla terra rossa: Lucia Bronzetti, che la scorsa settimana ha vinto a Rabat, e Jasmine Paolini, dominatrice del torneo di Firenze. Entrambe hanno conquistato il primo titolo della loro carriera, ora l'obiettivo è andare avanti il più possibile nel torneo in programma nella capitale francese.
L'abbinamento più difficile, almeno sulla carta, è capitato a Lucia Bronzetti. L'avversaria, infatti, è di quelle toste: Ons Jabeur, atleta simbolo del tennis tunisino, occupa la settima posizione nel ranking mondiale e ha ritrovato il successo dopo alcuni mesi bui a Charleston, a inizio aprile. Per Bronzetti, che nel ranking WTA ha raggiunto la posizione numero 65, un autentico esame di maturità dopo le ottime prestazioni che le sono valse il trionfo nella capitale marocchina. Non ci sono precedenti tra le due: quella al French Open sarà la prima sfida in assoluto.
Non meno difficile il confronto che attende Jasmine Paolini contro Sorana Cirstea, anche se la romena è scesa al 32mo posto del ranking (la tennista di Castelnuovo Garfagnana è salita invece al numero 53). La meritata affermazione al torneo di Firenze, dove in semifinale ha piegato proprio Bronzetti, potrebbe dare la carica a Paolini per affrontare al massimo l'impegnativo test parigino. C'è un precedente tra le due, datato 2021 nei quarti di finale del torneo di Portoroz, in Slovenia: in quell'occasione s'impose l'italiana in tre set, sul punteggio di 6-4, 4-6, 6-1.
Buona la prima per Camila Giorgi e Sara Errani. Le due azzurre hanno infatti superato il primo turno battendo rispettivamente Alizé Cornet e Jil Teichmann. Ma siamo soltanto all’inizio con l’Italia che punta a recitare un ruolo da protagonista qui al French Open e che ora fa il tifo per un’altra rappresentante del tricolore come Elisabetta Cocciaretto.
Ventidue anni, nata ad Ancona, la Cocciaretto occupa in questo momento la quarantaquattresima posizione del ranking. In carriera ha già vinto due titoli: il primo in Messico nel 2022 sul cemento di Tampica contro la polacca Magda Linette; più recente invece il secondo, portato a casa nello scorso mese battendo, sempre nella nazione nordamericana, la connazionale Sara Errani sul campo in terra rossa di San Luis Potosí.
Ora però la tennista marchigiana, allenata da coach Fausto Scolari, dovrà inevitabilmente alzare il livello, dato lo standard elevato del torneo. All’esordio dovrà vedersela contro Petra Kvitová. C’è un mismatch in termini di esperienza tra le due e non potrebbe essere altrimenti: la ceca ha trentatré anni, trenta titoli alle spalle tra cui due volte Wimbledon e un passato da numero due del mondo. Oggi la Kvitová è comunque ancora nella top ten, il ché dà il senso della difficoltà del match cui andrà incontro la Cocciaretto.
Si tratta in assoluto del primo confronto tra le due: non esiste infatti alcun precedente. L’azzurra arriva all’appuntamento dopo due eliminazioni rimediate al secondo turno sia a Madrid che a Roma ma sempre facendo bella figura e arrivando fino al terzo set. L’obiettivo è confermarsi anche qui a Parigi. Per quanto riguarda la Kvitová un solo match alle spalle dopo il titolo vinto a Miami, peraltro non lusinghiero e con eliminazione immediata contro Niemeier.
Ostacolo Cornet per la marchigiana. La 36enne di Bologna con la svizzera Teichmann. Occhi puntati su Sabalenka e Pegula.
Due le azzurre in gara oggi, domenica 28 maggio, per il primo turno del French Open: Camila Giorgi e Sara Errani. Ma gli occhi sono puntati anche sull'esordio della numero 2 al mondo Aryna Sabalenka e della terza forza del ranking Jessica Pegola.
La 31enne marchigiana, numero 36 del ranking, dovrà misurarsi contro la 59esima al mondo. Sette i precedenti tra le due, con l'italiana in netto vantaggio (5-2). Ma Cornet può contare sulla spinta del pubblico di casa, fattore che può sempre fare la differenza. L'obiettivo di Giorgi è bissare gli ottavi raggiunti lo scorso anno, anche se il calendario non le dà una mano. In caso di successo, infatti, sulla sua strada troverà con ogni probabilità l'americana Pegula.
Sulla carta si prospetta un match equilibrato, quello tra la nostra Sara Errani e la svizzera Jil Teichmann. Nel ranking sono infatti distanti solo cinque posizioni: la 36enne bolognese occupa il 70esimo, l'elvetica il 75esimo. Per l'azzurra sarà difficile rivivere i fasti del passato sulla terra battuta di Parigi, ma può essere ancora in grado di dire la sua, specie contro un'avversaria reduce da un'annata negativa.
Tanta attesa per la prima di Aryna Sabalenka, che, Internazionali d'Italia a parte, sta disputando un 2023 da urlo. Il bilancio - da inizio anno - è di 29 successi e cinque sconfitte, con la 'tigre bielorussa' che a Melbourne ha conquistato il primo Slam della carriera. Dovrà affrontare l'ucraina Marta Kostyuk, numero 39 del ranking. Da seguire anche il derby americano tra Jessica Pegula e Danielle Collins, che occupa la posizione numero 45 in classifica. Si sfidano per la quinta volta: finora la terza forza mondiale ha sempre vinto.
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