Il resoconto delle due settimane sull'erba londinese: il sogno Paolini terminato in finale, Musetti show e il ko di Sinner.
Il momento d'oro del tennis italiano non accenna a fermarsi e il torneo di Wimbledon 2024 non ha fatto eccezione. Tra conferme e qualche sorpresa, la spedizione azzurra all'All England Lawn Tennis and Croquet Club si può definire in tutta tranquillità un successo.
Non possiamo non partire dall'uomo più atteso, dal numero 1 del mondo: Jannik Sinner. Un torneo, quello dell'altoatesino, un po' al di sotto delle aspettative. Di certo, il sorteggio con lui non è stato clemente: già al secondo turno infatti, dopo il successo su Hanfmann al debutto, lo ha posto di fronte a un derby italiano contro Matteo Berrettini, connazionale ma soprattutto gran giocatore sull'erba e finalista sull'erba londinese tre anni fa. I due hanno dato spettacolo sul centrale e Sinner è stato costretto a vincere tre tie-break per portare a casa il match.
Dopo i più agevoli successi su Kecmanovic e Shelton nei due turni successivi (con nessun set concesso), il cammino si è fermato ai quarti di finale contro Daniil Medvedev. L'italiano, nella partita persa in cinque set, ha avuto anche a che fare con un piccolo problema di salute che gli ha impedito di giocare al meglio. E dunque ha lasciato il torneo, proprio quando tutti pregustavano il big match in semifinale contro Carlos Alcaraz.
Il miglior azzurro a Wimbledon nel tabellone maschile è stato a sorpresa Lorenzo Musetti, che sull'erba londinese ha conquistato la sua prima semifinale Slam in carriera. Un percorso non senza qualche fatica, soprattutto all'inizio, contro Lestienne e nell'altro derby italiano di questo torneo contro Luciano Darderi al secondo turno, sfida vinta in rimonta al quinto set. Dal terzo turno in poi il carrarino ha però alzato il livello, conquistando una serie di successi chiave contro Comesana e Mpetshi Perricard, staccando il pass per i quarti.
È qui che l'azzurro ha ultimato il suo capolavoro, con la vittoria in cinque set contro Taylor Fritz, che aveva superato gli ottavi con una clamorosa rimonta su Zverev. Il percorso si è concluso ufficialmente quindi in semifinale contro Novak Djokovic, al termine di due settimane che lo hanno proiettato fino alla posizione numero 16 ATP.
Oltre ai già citati Berrettini e Darderi, fuori al secondo turno nei derby con Sinner e Musetti, la spedizione italiana a Wimbledon è stata molto ricca. Nella parte alta del tabellone da segnalare Bellucci, che dopo aver strappato per la prima volta in carriera un pass per il main draw di uno Slam, ha messo in seria difficoltà Ben Shelton al primo turno, uscendo però dopo una gara lunga cinque set. È stato beffato in rimonta invece Matteo Arnaldi, che avanti di due set ha finito per perdere al debutto contro Frances Tiafoe.
Per Lorenzo Sonego vittoria contro Navone prima del ko contro Bautista Agut, mentre ha illuso Fabio Fognini, che ha eliminato a sorpresa la testa di serie numero 8 Casper Ruud ed è andato a un passo dagli ottavi di finale, ma ha ceduto contro Bautista Agut. Infine, Flavio Cobolli, ko al secondo turno contro Tabilo, e Luca Nardi, out contro Etcheverry al primo.
La vera stella delle due settimane di Wimbledon è stata però Jasmine Paolini, che è diventata la prima italiana a spingersi fino alla finale in questo prestigiosissimo torneo. Dopo i successi relativamente agevoli contro Sorribes Tormo, Minnen e Bianca Andreescu, il primo ostacolo vero sulla strada dell'azzurra è stato quello rappresentato da Madison Keys agli ottavi. La statunitense ha messo in seria difficoltà Paolini ma, sul 5-5 al terzo set, è stata costretta al ritiro per un problema fisico.
Il cammino di Jasmine è quindi proseguito con una vittoria dominante ai quarti su Emma Navarro e un'altra ben più (sportivamente) drammatica in semifinale contro Donna Vekic, in una sfida di oltre tre ore terminata al super tie-break del terzo set. È arrivata così la seconda finale Slam consecutiva, dopo quella del French Open, ma l'esito è stato lo stesso: sconfitta, questa volta ben più dolorosa, contro Barbora Krejcikova.
Paolini esclusa, in campo femminile non sono arrivate soddisfazioni a Wimbledon. Lucia Bronzetti ha perso al primo turno infatti contro la canadese Fernandez, Sara Errani invece ha lottato ma ha ceduto alla stessa maniera contro la Noskova, sempre al debutto. Non è andata oltre il primo incontro neppure Martina Trevisan, sconfitta da Madison Keys.
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