In quel di Bangkok, si gioca per i quarti di finale. La Cina deve fare i conti con le cugine del Giappone: match che si preannuncia equilibrato. Brasile contro la Thailandia padrona di casa.
La Volleyball Nations League femminile è giunta ai quarti di finale. Giovedì i primi due match: alle 12:00 il derby asiatico tra Cina e Giappone, tre ore più tardi la sfida tra la Thailandia e il fortissimo Brasile. Siamo, dunque, nel momento cruciale della manifestazione che mette a confronto il meglio della pallavolo internazionale. Per l’occasione, si cambia location: dopo la fase a gironi che si è tenuta tra Giappone, Hong Kong, Stati Uniti, Macao, Brasile e Turchia, la fase finale della manifestazione si gioca interamente a Bangkok, capitale della Thailandia.
Entrambe le gare della Volleyball Nations League si giocano al palazzetto dello sport Huamark di Bangkok. Si tratta di un'arena coperta inaugurata nel 1966 e che può ospitare fino a 15mila spettatori.
Le due gare sono proposte in diretta su DAZN. Per seguirle serve una connessione ad internet e un abbonamento con la celebre piattaforma streaming. In più, è fondamentale disporre di un dispositivo come smart tv, computer, tablet, smartphone o anche di un televisore più antiquato ma connesso ad internet tramite uno dei Dongle HDMI in commercio.
Sfida decisamente equilibrata tra Cina e Giappone, che hanno chiuso la prima fase rispettivamente al quarto e quinto posto nel gruppo unificato, con le cinesi avanti di un solo punto. Indietro in classifica, le nipponiche però si sono imposte nell'unico confronto in questa Nations League e lo hanno fatto con un netto 3-1. Un vero e proprio cambio di passo, dopo i quattro successi consecutivi della Cina dell'ultimo biennio.
Guardando agli ultimi risultati, la Cina viene dal perentorio 3-0 ai danni della Polonia. Nel match che ha chiuso la fase di qualificazione, grande prestazione per il capitano Yuan: la centrale ha messo a referto 16 punti, due in più della schiacciatrice Li. In doppia cifra anche Wu Mengjie e Yuanyuan Wang, protagoniste rispettivamente con 11 e 10 punti.
Sconfitta nell'ultimo match, invece, per le giapponesi, letteralmente annichilite dagli Stati Uniti (che a sua volta ha conquistato il pass per i quarti di finale proprio per il rotto della cuffia, alla luce di un settimo posto con un solo punto di vantaggio sui Paesi Bassi). A salvarsi solo le due schiacciatrici Mayu Ishikawa e Yukiko Wada, che dovrebbero comporre il sestetto base con capitan Koga e le centrali Yamada e Araki.
Missione ai limiti dell’impossibile per la Thailandia, che ha dalla sua il supporto del pubblico di casa ma deve fare i conti con un Brasile capace di vincere tutte e dodici le gare del girone eliminatorio. A parlare sono anche i precedenti, con le sudamericane che hanno vinto 22 confronti diretti dal 2003 ad oggi, cedendo il passo solo in occasione del World Grand Prix Women del 2017 (K.O. nei fatti ininfluente perché le brasiliane comunque conquistarono il terzo posto nel Gruppo 1 e si qualificarono così per il turno successivo).
Nell'ultima gara andata in scena domenica, il Brasile si è reso protagonista dell'ennesima prova perfetta. Contro la Turchia, superata con un agevole 3-0, la protagonista assoluta è stata la schiacciatrice Rosamaria Montibelier, che ha realizzato 14 punti confermandosi dopo la prova sontuosa di inizio giugno contro l'Italia (in quella occasione furono addirittura 19 i palloni vincenti messi a referto). Per il resto, il Brasile dovrebbe proporre la solita formazione guidata dalla centrale Carol (ferma, si fa per dire, a quota 11 punti contro le turche), al fianco di Ana Cristina, Thaisa e il capitano Gabi.
Non se la passa certamente benissimo la Thailandia, che ha chiuso il girone al 13esimo posto e si è qualificata solo in qualità di Paese ospitante. Non fanno ben sperare le recenti sconfitte contro Germania e Polonia: proprio contro le tedesche, buona la prova della schiacciatrice Chatchu-On, capace di realizzare ben 13 punti. Un buon dato, certo, ma contro le brasiliane serve qualcosa in più.
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