Gli azzurri di De Giorgi e le azzurre di Velasco inseguono l'oro nei rispettivi tornei: per Giannelli c'è l'insidia Polonia, Egonu deve fronteggiare Brasile e Turchia.
Strano ma vero: il volley, una delle discipline più praticate al mondo, è presente nel programma dei Giochi Olimpici solo dall'edizione del 1964 a Tokyo, dove per la prima volta hanno fatto la loro comparsa i tornei maschile e femminile. Da allora la pallavolo è stata parte integrante dei Giochi Estivi e oggi, soprattutto per i colori italiani, è diventato uno degli sport su cui sono riposte le maggiori ambizioni di medaglia: il sogno è quello di una fantastica doppietta, sia tra gli uomini sia tra le donne.
Nel medagliere complessivo del volley alle Olimpiadi, per la verità, l'Italia non è una superpotenza. Appena sei le medaglie conquistate, tutte al maschile; nessuna con la squadra femminile. Torneo olimpico che rappresenta una sorta di tabù per il volley azzurro, giunto in tre occasioni a un passo dal traguardo (Atlanta 1996, Atene 2004 e Rio 2016) ma sistematicamente sconfitta in finale.
Chi c'era al timone degli azzurri nel 1996 è Julio Velasco, che oggi ci riprova ma alla guida della Nazionale femminile. Al vertice del medagliere c'è l'Unione Sovietica con 12 medaglie complessive di cui 7 ori, 4 argenti e 1 bronzo. Segue il Brasile con 11, di cui 5 ori, 4 argenti e 2 bronzi, mentre in terza posizione ci sono gli Stati Uniti con 4 ori, 3 argenti e 4 bronzi. Poi ci sono Giappone (9 medaglie), Cina (7) e Cuba (5).
Cambio di formula da questa edizione per entrambi i tornei, maschile e femminile: non più due gironi da sei squadre, ma tre gironcini da quattro, con ammissione ai quarti delle prime due classificate di ogni raggruppamento e delle due migliori terze. Già effettuato il sorteggio di entrambi i tabelloni. Ecco quello del maschile: nel Girone A Francia, Slovenia, Canada e Serbia, nel Girone B Polonia, Italia, Brasile ed Egitto, nel Girone C Giappone, Stati Uniti, Argentina e Germania.
Questo il tabellone del torneo femminile: nel Girone A Francia, Stati Uniti, Cina e Serbia, nel Girone B Brasile, Polonia, Giappone e Kenya, nel Girone C Italia, Turchia, Olanda e Repubblica Dominicana. I primi incontri della fase eliminatoria scattano il 27 luglio, con conclusione il 4 agosto. Tra il 5 e il 6 sono in programma i quarti maschili e femminili, il 7 e l'8 le semifinali, il 9 la finale per il bronzo maschile, il 10 la finale per l'oro maschile e quella per il bronzo femminile, l'11 la finalissima femminile. Tutte le gare sono in calendario alla Paris South Arena 1.
Campione del mondo e vicecampione d'Europa in carica, l'Italia di Fefé De Giorgi si presenta all'appuntamento parigino con grandi ambizioni. Il girone eliminatorio è duro per la presenza di due superpotenze, la Polonia di Leon e il Brasile che rimane un avversario tostissimo nonostante la mancanza di campionissimi tra le sue fila, ma la presenza del malleabile Egitto dovrebbe mettere al riparo da rischi di sorta. Poi sarà volata per la finale.
A trascinare gli azzurri il miglior palleggiatore al mondo, Simone Giannelli, e la potenza di bocche da fuoco come Alessandro Michieletto e Daniele Lavia. La prova generale delle Olimpiadi, la Volleyball Nations League, si è chiusa già ai quarti per l'Italia, che alle Finals di Lodz ha però mandato una formazione sperimentale, coi big a riposo in vista del più prestigioso torneo olimpico.
Alle Finals femminili invece Julio Velasco ha schierato l'Italia migliore e ha portato a casa il trofeo, grazie soprattutto alle prestazioni monstre in successione di un'incontenibile Paola Egonu. Italia che col rientro di altre big messe in disparte nell'ultima fase della gestione Mazzanti – Caterina Bosetti e Moki De Gennaro – sembra aver trovato la sua miglior quadratura in attacco e in difesa.
Sono le azzurre la squadra da battere alle prossime Olimpiadi, ma la concorrenza è agguerritissima. C'è il Brasile di Gabi, ad esempio, che vuole riscattare il ko nell'ultima finale da parte degli Stati Uniti, che appaiono invece in leggera flessione. C'è la Turchia di Santarelli, che può disporre di un fenomeno in attacco come Melissa Vargas. E ci sono la Serbia di Tijana Boskovic, la Polonia di Joanna Wolosz, le stesse Cina e Giappone, altre nazionali che non possono essere sottovalutate.
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