Vai al contenuto
Hillside (New Media Malta) Plc
VAI ALLO Sport di bet365
  1. Calcio
  2. Storie Di Sport

Vincenzo Italiano, la nuova star dei tecnici italiani

L'allenatore della Fiorentina propone un calcio spettacolare e colleziona sempre più estimatori. Il Napoli pensa a lui per il post-Spalletti, ma non è da escludere l'ipotesi Juventus. 

Il nuovo che avanza. Vincenzo Italiano ha conquistato tutti: in due anni ha ridato alla Fiorentina la dimensione che merita, attraverso un’identità di gioco propositiva e finanche europea, come attesta la finale tutta da vivere contro il West Ham, nella tanto bistrattata Conference League. Il tecnico cresciuto nell'agrigentino è la conferma che la scuola del Bel Paese è di quelle dure a morire, al netto delle inevitabili variazioni sul tema. 

Sì, perché con Mister Italiano, nonostante un cognome che sembrerebbe parlare da solo, è vietato parlare di difensivismo esasperato e del classico mantra “il risultato prima di tutto”. Per farla breve, qui ci troviamo al cospetto di un tecnico che procede nel solco di Sacchi, Zeman e Sarri. Bel gioco, trame in velocità e voglia di divertire: mica poco, soprattutto se consideriamo che nel frattempo stanno arrivando anche i risultati. Nessuno come lui valorizza gli attaccanti: ne sanno qualcosa Vlahovic, Cabral e Nzola.

Italiano nel mirino delle big: l’avventura alla Fiorentina è già ai titoli di coda?

Non sorprende, così, che il tecnico ex Spezia venga continuamente accostato alle grandi del calcio italiano. Una su tutte: l’ambizioso Napoli di Aurelio De Laurentiis, orfano di Mister Spalletti e voglioso di confermarsi in Italia e di (ri)provare l’assalto all’Europa. La missione non sarebbe certamente delle più semplici, ma Mister Italiano sarebbe comunque avvantaggiato dal suo stesso credo tattico, molto vicino a quello spallettiano. 

Diverso, invece, il discorso in ottica Juventus: l’allenatore viola è indicato anche come uno dei possibili eredi di Massimiliano Allegri, ma qui si ritroverebbe al centro di una vera e propria rivoluzione tecnica (vedi anche alla voce Giuntoli) e di mercato. A Torino, però, potrebbe ritrovare il centravanti Dusan Vlahovic, che con lui in panchina ha vissuto mezza stagione che definire clamorosa è poco.

Il (camaleontico) 4-3-3 alla base del successo della Fiorentina di Italiano

Al pari degli altri esponenti della nouvelle vague del “calcio champagne” (come, per intenderci, Palladino e Thiago Motta), Italiano propone un credo tattico decisamente moderno, fatto di gioco veloce sui laterali, elementi di grande tecnica sul versante centrale e un pressing a tutto campo di chiara matrice sacchiana. 

Il 4-3-3 dei viola, che si trasforma spesso in un 4-2-3-1 grazie alle qualità da rifinitore di Jack Bonaventura, è nel segno di due terzini molto alti (Biraghi soprattutto), di un mediano fisico e dalle ottime doti tecniche come Amrabat e da due esterni offensivi veloci come Ikoné e Nico Gonzalez chiamati ad innescare la prima punta di turno. 

Tanti gol, anche senza Vlahovic. La forza di Italiano

Cambiano gli uomini, ma Italiano è sempre fedele a se stesso. Non sorprende, così, che l’addio di un anno e mezzo fa di Vlahovic non abbia portato ad alcuna rivoluzione, anzi. Il tecnico ex Spezia ha insistito con i soliti meccanismi volti a valorizzare il goleador di turno. E i risultati si sono visti: basti considerare i 17 gol stagionali del possente Arthur Cabral, che punta con decisione allo scettro di capocannoniere della Conference League. 

Alle sue spalle, un Luka Jovic che non ha mai convinto del tutto, ma che comunque ha collezionato la bellezza di 13 reti in stagione: dimostrazione ulteriore che il gioco di Italiano è un toccasana anche per gli attaccanti che non riescono ad esprimersi al meglio.

La carriera di Vincenzo Italiano

Tirando le somme, la stagione 2022/23 è stata a conti fatti la migliore del tecnico nato in Germania ma di origini siciliane. Dopo una prima parte decisamente difficile, la Fiorentina ha vissuto un 2023 da urlo: in campionato ha conquistato l’ottavo posto dopo una cavalcata entusiasmante (a novembre stazionava nella parte destra della classifica); da segnalare, poi, la sfortunata sconfitta in finale di Coppa Italia contro l’Inter. Un’opportunità, adesso, la finalissima di Conference contro l’ostico West Ham.

L'anno scorso il settimo posto e il ritorno in Europa per i viola: una stagione anomala, raddrizzata dopo il contraccolpo della cessione shock di Vlahovic. Nel biennio precedente le incredibili imprese con lo Spezia: prima la storica promozione dalla Serie B del 2020 (successo ai play-off contro Chievo e Frosinone), poi la salvezza tranquilla nella stagione successiva con i gol di Nzola e Verde.

Ma Italiano è allenatore partito dal basso: prima la cocente retrocessione dalla D all'Eccellenza alla guida del Vigontina San Paolo, poi il terzo posto sempre in Serie D alla guida dell'Arzignano Valchiampo nella stagione 2017/18. L'anno dopo la promozione dalla C alla B sulla panchina del Trapani: proprio quell'esperienza lo lancia tra gli allenatori emergenti del calcio italiano, lui che da calciatore era un regista dai piedi buoni ma che non è mai riuscito ad emergere tra i big. Ora la grande opportunità da allenatore: che sia lui uno dei salvatori del nuovo calcio italiano?

Notizie Calcio 

Articoli collegati

bet365 utilizza cookie

Usiamo cookie per garantire un servizio migliore e più personalizzato. Per ulteriori informazioni, consulta la nostra Informativa sui Cookie

Sei nuovo su bet365? Effettua un versamento e richiedi il bonus Registrati

Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.