I due italiani vantano una storia importante alle spalle, ma i dubbi sono sulla condizione fisica per entrambi. Ugo Humbert sfida The Hammer mentre per l’azzurra l’ostacolo è l’americana Pegula.
Evento: | Ugo Humbert-Matteo Berrettini |
Luogo: | USTA Billie Jean King National Tennis Center, New York |
Quando: | 17:00, 29 agosto 2023 |
Dove vederla: | Supertennis |
Sette italiani ai nastri di partenza degli US Open è un ottimo traguardo. Soltanto quattro volte nella storia della competizione newyorchese lo Stivale ha avuto più rappresentanti: dal 2018 al 2021 con un numero che è variato tra gli otto e i dieci. Potevano essere anche di più, se solo la scrematura delle qualificazioni non avesse fatto letteralmente una strage con un numero elevato di eliminazioni. Ma oggi chi c’è sui campi in cemento di Flushing Meadows deve fare il massimo per onorare la kermesse e tenere alta la bandiera tricolore.
Concentriamoci per cominciare su un nome importante, che non è però testa di serie nel torneo: Matteo Berrettini. Il sorteggio avrebbe potuto regalargli davvero qualsiasi avversario ed è capitato Ugo Humbert. Contro il francese il ventisettenne capitolino se la può assolutamente giocare, tuttavia c'è da capire quale delle sue versioni si presenterà all’appuntamento decisivo. Dopo Wimbledon, che aveva riportato in auge la figura di The Hammer, sono arrivate prestazioni contrastanti che non hanno fatto chiarezza sulla condizione attuale del tennista romano.
Gli scontri diretti contro Humbert sono comunque a favore dell’azzurro, che ha già battuto due volte il rivale. L’ultima volta è stata in Australia nel 2022, mentre quella precedente proprio da queste parti seppur ormai tre anni fa. L’unica affermazione del transalpino appartiene ai Challenger in quel di Brest nel 2017. Tanto tempo è passato da allora e significativi sono stati i cambiamenti dei due tennisti. Che ora hanno l’opportunità di aggiornare le proprie statistiche.
Ugo Humbert vanta tre titoli ATP nel proprio palmarès. Li ha conseguiti tutti tra il 2020 e il 2021, dopodiché ha portato a casa soltanto qualche torneo Challenger come ad esempio quello di Cagliari del 2023 vinto in rimonta su Laslo Djere. Oggi il venticinquenne di Metz è numero trentatré del ranking ma il suo handicap più grande sono state proprio le competizioni di livello più alto tra Slam e Masters 1000. Dove effettivamente non ha mai brillato particolarmente, raggiungendo come traguardo massimo un terzo turno che non fa parte delle imprese memorabili della storia del tennis.
Dando uno sguardo alla configurazione del tabellone, per chi tra Humbert e Berrettini dovesse andare avanti, ci sarebbe in seguito il confronto con uno tra Diego Schwartzman e Arthur Rinderknech. L’argentino suscita ricordi piacevoli nell’azzurro, con Wimbledon ancora sotto gli occhi di tutti mentre meno iconica sarebbe la sfida col francese, contro il quale non esistono precedenti. Il principale ostacolo di questa parte della griglia è comunque Andrej Rublev ed anche qui per Berrettini ce ne sarebbe da raccontare.
Ma meglio restare concentrati su un presente tutt’altro che scontato e su una qualificazione da conquistare sul campo, ovviamente. Ci sarà tempo per pensare al resto, al passato che ritorna o ai nuovi orizzonti che si apprestano ad affacciarsi. Intanto serve che Berrettini torni definitivamente The Hammer e solitamente le grandi occasioni come questa riescono ad esaltarlo.
Evento: | Camila Giorgi-Jessica Pegula |
Luogo: | USTA Billie Jean King National Tennis Center, New York |
Quando: | 20:00, 29 agosto 2023 |
Dove vederla: | Supertennis |
Tra le donne l’attenzione mediatica è concentrata sul duello a distanza per il primo posto tra Iga Swiatek e Aryna Sabalenka. Per quel che riguarda l’Italia, invece, le maggiori speranze sono riposte in Camila Giorgi, attesa dall’esordio contro l’americana Jessica Pegula. Le incognite principali sulla giocatrice classe 1991 di Macerata sono sulla condizione fisica, ma quanto alla qualità pochi dubbi.
D’altra parte i numeri parlano per lei: oltre ad essere considerata un’ammazza-grandi per la capacità di battere le top dieci del ranking WTA, vanta anche quattro titoli in bacheca con l’ultimo conseguito proprio nel 2023 in Messico con successo in finale contro Rebecca Peterson. Certo, il calendario non è stato benevolo con la Giorgi, visto che le ha messo di fronte un’avversaria che è terza in graduatoria e che ha un bilancio ampiamente favorevole negli scontri diretti con otto successi contro gli appena due realizzati dall’azzurra.
La ventinovenne di Buffalo ha avuto una crescita improvvisa: prima la semifinale a Toronto, poi i due quarti a Cincinnati ed infine il titolo messicano che è coinciso col primo 1000 della sua carriera. Molto spesso è partita senza i fari puntati addosso, sarà così anche stavolta checché ne dica la classifica mondiale. In realtà è una giocatrice finalmente matura, pronta anche ad infilarsi nel duopolio al vertice. A meno che la Giorgi…
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