Rottura tra l’allenatore croato e la società biancoceleste. Lotito pensa al sostituto.
Dopo soli tre mesi insieme, Tudor e la Lazio si separano. L’allenatore croato in questi poche partite era riuscito a trasmettere grinta e ordine a una squadra che non stava vivendo un bel momento ma le troppe divergenze tra il progetto del tecnico e le intenzioni della società hanno portato a un’inevitabile separazione.
Il tecnico croato è stato scelto per il suo carisma e per la sua capacità di riprogrammare le squadre con entusiasmo e disciplina. Nonostante sia stato solo tre mesi la squadra nelle ultime uscite aveva dimostrato evidenti miglioramenti.
L’ex-Marsiglia era riuscito a recuperare un giocatore come Kamada che nella penultima partita di campionato era riuscito anche ad andare a segno a San Siro contro l’Inter. Per lo stile di gioco di Tudor, il giapponese rappresentava un elemento imprescindibile per la nuova stagione. La sua versatilità e la sua capacità di giocare tra le linee erano essenziali per il tecnico ma la Lazio ha avuto problemi in fase di rinnovo del contratto e ha ufficialmente perso il giocatore che sembra destinato a vestire la maglia del Crystal Palace.
I biancocelesti inoltre diranno addio a due elementi importanti come Felipe Anderson e Luis Alberto e Tudor non sembra aver ricevuto grandi rassicurazioni sugli eventuali sostituti.
Anche Guendouzi non sembra contentissimo. Romagnoli, perno della difesa, ha rilasciato alcune dichiarazioni che mostravano un certo fastidio nei confronti della società.
Insomma Tudor pretendeva delle garanzie sul mercato che potessero adattarsi al suo tipo di calcio che si basa sulla difesa a tre, mentre Lotito, che solo un anno fa, ha investito parecchi milioni per una squadra ideata per il 4-3-3 di Sarri non voleva intervenire troppo sul mercato. Il croato non ha voluto cambiare modulo e adattare il suo calcio alle richieste della società e il presidente biancoceleste non aveva intenzione di smantellare una squadra costruita solamente un'estate fa.
Insomma, in casa Lazio la situazione è molto caotica e il presidente ha una personalità che non tende a scendere a compromessi. La forte instabilità, le visioni troppo diverse sul mercato e le tensioni interne hanno spinto la società e Tudor a separarsi.
Adesso il DS Fabiani comincia a guardarsi intorno per garantire alla squadra la miglior guida tecnica possibile. Piace tanto Baroni che però sembra promesso sposo del Monza. L’allenatore è molto stimato per la salvezza ottenuta con il Verona in una situazione finanziaria ai limiti del disastroso.
I sogni corrispondono con i profili di Massimiliano Allegri e Conceicao. L’ostacolo più grande con il livornese è l’ingaggio mentre per il portoghese è il Marsiglia che è a un passo dal trovare l’accordo con l’ormai ex allenatore del Porto.
Una pista concreta in questo momento è quella che porta a Mirolsav Klose. L’ex bomber a Roma ha vissuto grandi stagioni e gli piacerebbe tornare come allenatore. La scelta però potrebbe lasciare perplessi i tifosi vista la poca esperienza del tedesco in panchina.
Non si possono escludere nomi a sorpresa in un’estate in cui il valzer delle panchine sembra essere infinito e imprevedibile. Ancor più del solito.
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