Dopo la meravigliosa stagione con il Bologna, l’italo-brasiliano è pronto a cominciare un nuovo progetto con i bianconeri.
I rumors che da tempo si stavano facendo più insistenti diventano realtà. Thiago Motta diventa il nuovo allenatore della Juventus. Dopo due stagioni lascia il Bologna consapevole di aver scritto la storia con i rossoblù.
A Torino c’era bisogno di un cambiamento drastico. La necessità di rivoluzione della Juventus parte dalla scelta del generale e l’uomo selezionato per guidare il nuovo ambizioso progetto bianconero è Thiago Motta.
L’ex Bologna ha dimostrato di essere un ottimo gestore e un grande innovatore tattico. In Emilia con delle risorse finanziare limitate è riuscito a costruire una squadra in grado di qualificarsi in Champions League ed è stato fenomenale nella valorizzazione dei calciatori.
Thiago Motta è stato formidabile sia con i giovani che con i giocatori più attempati. In questo modo è riuscito a trovare la giusta alchimia in una squadra che poteva mettere in campo sia esperienza che forze fresche. Remo Freuler, De Silvestri e Lykogiannis ad esempio sono stati rivitalizzati dal tecnico. Il loro carisma e la loro grande esperienza ha permesso a giovani come Zirkzee, Calafiori, Fabbian, Ferguson, El Azzouzi e Castro di sviluppare fiducia, autostima ma soprattutto disciplina e impegno.
Thiago Motta è stato bravissimo a costruire una squadra molto versatile ma con dei principi tattici imprescindibili. Ad esempio il recupero alto del pallone e il continuo scambio di posizioni. I calciatori per Thiago Motta devono giocare con delle funzioni e non devono essere bloccati dal ruolo. Calafiori è l’esempio più lampante. Il Bologna ha sfruttato la sua sensibilità tecnica per tutta la stagione e spesso si è visto il giovane romano richiedere il pallone a centrocampo, nella trequarti avversaria e spesso i suoi inserimenti e i suoi fraseggi lo hanno condotto addirittura nell’area avversaria.
Insomma il giocare a calcio, anche al costo di assumersi qualche rischio è un dictat che Thiago Motta non è disposto a negoziare.
Probabilmente in casa Juventus c’era bisogno di un cambio del genere per strappare completamente con lo stile calcistico di Allegri che è molto più legato al risultato piuttosto che al processo e allo sviluppo di un’ideologia di gioco.
I bianconeri sono consapevoli che per ottenere risultati con un tipo di allenatore come Thiago Motta c’è bisogno di tempo per creare i giusti automatismi. I meccanismi avranno bisogno di un periodo di adattamento in cui dovranno essere provati e consolidati. La dirigenza è anche consapevole che per accelerare questo processo dovrà fornire le pedine richieste dall’allenatore e quindi ci sarà bisogno di intervenire sul mercato.
Nella prima stagione in Serie A alla guida del Bologna Thiago Motta è arrivato nono e ha collezionato 54 punti. Un buon risultato ma che di certo non è paragonabile con quello ottenuto in questa stagione. In questa prima annata Motta ha sbagliato in più di un’occasione, se n’è assunto le responsabilità e ha corretto la rotta proprio grazie all’esperienza acquisita attraverso gli errori commessi.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.