Dopo quasi 5 anni Pioli e il Milan si separano, entrambi in cerca di un futuro migliore.
I vertici della dirigenza rossonera hanno comunicato ufficialmente che la partita contro la Salernitana sarà l’ultima partita da tecnico rossonero per Pioli. Una notizia che era nell’aria già di mesi e diventa ufficiale.
Se si guardano i risultati ottenuti da Pioli non sembra che ci siano motivi lampanti per arrivare all’esonero. Il Milan chiuderà il campionato secondo in classifica, assicuratosi da tempo matematicamente l’accesso alla Champions League e qualificato per la prossima Supercoppa Italiana. In Champions League il Milan ha combattuto fino all’ultima giornata nel gruppo con PSG semifinalista e Borussia Dortmund finalista ed è stato eliminato nonostante avesse gli stessi punti dei francesi. Mentre in Europa League dopo aver sconfitto il Rennes ai playoff e lo Slavia Praga gli ottavi è uscito ai quarti contro la Roma.
Nel giudizio sul lavoro del tecnico pesa il doppio confronto con i giallorossi poiché il Milan tra andata e ritorno non è mai riuscito a imporsi tatticamente.
Pioli inoltre paga duramente il confronto nei derby con l’Inter. I nerazzurri vincono da 6 partite consecutive e in questi 6 match sono arrivate soddisfazioni come l’accesso alla finale di Champions League, la vittoria della Supercoppa Italiana e la vittoria dello scudetto dell’ultimo 22 aprile. Quindi oltre alla quantità di derby consecutivi pesa anche il valore delle partite e come sono state affrontate.
Inoltre a Pioli, soprattutto negli ultimi anni, sono state mosse feroci critiche per la qualità del gioco della squadra. Spesso il Milan è stato un po’ troppo dipendente da prestazioni individuali. Trascinatori come Leao, Theo Hernandez o Maignan hanno risolto parecchie partite per il Milan ma quando uno di questi due giocatori, o più di uno, erano assenti o non hanno brillato, la squadra ha faticato a costruire occasioni.
Quindi tutto sommato anche quest’anno l’operato del tecnico emiliano non è poi così male però il modo in cui sono arrivate determinate sconfitte e il peso dell’avversario contro le quali sono arrivate, hanno contribuito a creare il malcontento nei tifosi e di conseguenza nella dirigenza.
Il Milan e i suoi tifosi sono molto esigenti ma non dimenticano tutti i grandi momenti passati insieme. La società ha postato sui propri canali social una foto nella quale si ringrazia il tecnico.
Pioli è stato chiamato per guidare il Milan nell’ottobre del 2019. I rossoneri erano in una situazione disastrosa. Il gruppo squadra era sfaldato e c’era assenza di ordine e motivazioni in campo. L’allenatore di Parma inizialmente era stato chiamato quasi come soluzione d’emergenza per cercare di finire la stagione, eppure poco a poco la squadra ha cominciato ad assimilare le sue idee e ad avere un’identità di gioco sempre più riconoscibile.
Nel 2022 è arrivato l’inaspettato e storico diciannovesimo scudetto che Pioli si è addirittura tatuato sul braccio.
L’anno dopo il Milan è arrivato a giocarsi una semifinale di Champions. Il diavolo è riuscito a superare un girone con squadre insidiose come Chelsea, Salisburgo e Dinamo Zagabria. Agli ottavi ha sconfitto il Tottenham e ai quarti ha brillato nel doppio confronto con il Napoli dove si è conquistata la semifinale.
Insomma inutile negare l’importanza di Pioli per la rinascita del Milan. La sensazione è che si è arrivati a un punto dove sia il Milan che Pioli avevano bisogno di cambiamento. Entrambi però saranno grati a vicenda per sempre.
Il Milan ha bisogno di ripartire con un progetto nuovo e ambizioso. Prima si era pensato a Julen Lopetegui ma poi il malcontento dei tifosi ha fatto rivalutare il profilo del tecnico spagnolo. Il sogno dei tifosi resta Antonio Conte ma l’ingaggio elevato, la sua personalità forte pronta a chiedere garanzie e il suo passato potrebbero ostacolare la trattativa. Spunta il nome di Roberto De Zerbi che si è appena liberato dal Brighton ma ha anche molti estimatori all’estero e non sembra intenzionato a tornare in Italia, per ora quantomeno. Spunta anche fuori il nome di Sergio Conceiçao che ha avuto ottimi anni alla guida del Porto. Il profilo più “caldo” in questo momento è quello di Paulo Fonseca. Tecnico portoghese che ha avuto buoni risultati con il Lille. Il Milan valuta Fonseca una delle migliori scelte poiché il suo stile di gioco valorizzerebbe i giocatori già presenti in rosa. Inoltre il lusitano conosce bene la Serie A poiché ha allenato la Roma dal 2019 al 2021 con la quale ha anche raggiunto una semifinale di Europa League.
Futuro incerto ma De Laurentiis sembra interessato ad affidargli la panchina del Napoli. Adesso starà a lui decidere se accettare immediatamente una sfida così delicata, prendersi un periodo di pausa o valutare altre opzioni. Nel caso in cui il Bologna dovesse perdere Thiago Motta, Sartori sembra interessato al ritorno di Pioli sulla panchina rossoblù. C’è un interesse anche da parte del Fenerbahce.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.