Il portoghese torna in Italia dopo la sua esperienza al Lille.
Paulo Fonseca è il nuovo allenatore del Milan. Il portoghese non ha neanche iniziato il suo primo giorno di lavoro a Milano ed è già ricoperto di critiche. I tifosi non sono contenti della scelta e si aspettavano dalla società un profilo più esperto, con una bacheca più ricca e magari con più presenza comunicativa.
Nonostante i pregiudizi però c’è da dire che Fonseca è un allenatore molto abile nel conferire un’identità di gioco ai suoi organici. Soprattutto offensivamente, le squadre del lusitano sono in grado di creare molte occasioni da gol. Il suo stile di gioco è molto versatile e sa come adattarsi ai punti deboli degli avversari.
Dopo gli inizi di carriera passati in Portogallo tra alcune squadre minori, Paulo Fonseca approda al Porto e qui vince La Supercoppa del Portogallo, il suo primo trofeo da allenatore.
Dopo un breve passaggio al Paços Ferreira, Fonseca si mette in mostra al Braga. Con i biancorossi arriva quarto in campionato e conquista la coppa nazionale.
Dopodiché Fonseca vola in Ucraina e in tre anni vince 3 campionati, 3 coppe nazionali e una Supercoppa d’Ucraina con lo Shakhtar Donetsk.
Il suo ottimo lavoro con i neroarancio lo fa approdare a Roma. In due anni raggiunge un quinto e un settimo posto ma raggiunge anche le semifinali di Europa League.
Dopo una stagione di Stop si è rimesso in discussione nel 2022 accettando la panchina del Lille che veniva da un disastroso decimo posto. Fonseca nella prima stagione ha portato la squadra del Nord della Francia in Conference League conquistando il quinto posto. Mentre quest’anno ottenendo il quarto posto ha portato i francesi a giocare il preliminare di Champions League. Anche se lascia la squadra con l’amaro in bocca poiché il gol incassato contro il Nizza al 93esimo dell’ultima giornata non ha permesso il sorpasso sul Brest che avrebbe significato l’accesso diretto alla coppa dalle grandi orecchie.
La dirigenza rossonera ha deciso di puntare su Paulo Fonseca per migliorare il gioco della squadra e puntare sui giovani. La struttura del Milan ha dei giocatori in grado di poter fare la differenza e sicuramente la società vorrà programmare il prossimo mercato anche in base alle preferenze dell’allenatore portoghese. Qualche big potrebbe lasciare Milano e con gli incassi derivati dalla vendita probabilmente si andrebbe a puntellare la rosa con dei profili magari meno blasonati ma più adatti alo stile di gioco di Fonseca. L’obiettivo sarà quello di costruire una squadra competitiva, con una rosa profonda, che sia in grado di lottare per tutte e tre le competizioni.
L’ex Lille dovrà essere bravo a modellare la squadra sin da subito in modo da non perdere troppi punti nel naturale periodo di adattamento di inizio stagione.
Fonseca dovrebbe giocare con un 4-2-3-1. Nel caso in cui dovesse rimanere Leao sarà fondamentale la sua creatività sulla fascia e dall’altra parte l’incisività di Pulisic potrebbe risultare letale con una manovra offensiva che mira ad accentrare i giocatori d’attacco. Il Milan dovrà presto risolvere il rebus centravanti. Un attaccante mobile, che ama giocare con i compagni come Zirkzee potrebbe essere ideale per il gioco di Fonseca. A Roma le caratteristiche di Edin Dzeko hanno permesso alla squadra di segnare molti gol e sotto questo aspetto l’olandese e il bosniaco si somigliano molto.
A centrocampo la coppia Loftus Cheek-Reijnders garantirebbe buona qualità in fase di possesso ed equilibrio quando c’è da contenere le transizioni avversarie.
Risulta ancora molto prematuro azzardare moduli e colpi di mercato, ma conoscendo lo stile di gioco dell’allenatore queste indicazioni potrebbero essere un buon punto di partenza per comprendere le dinamiche del nuovo Milan.
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