Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar i più attesi per Jumbo-Visma e UAE Emirates. Nessun team italiano e pochi azzurri tra i partecipanti: è record negativo.
È tutto pronto per l’inizio del Tour de France, edizione 2023. La rassegna transalpina prenderà il via il primo luglio e ci accompagnerà fino al ventitré dello stesso mese con settimane intense, faticose ma anche appassionanti. Se il Giro d’Italia ha incoronato Primoz Roglic, suo re incontrastato, c’è ora attesa per capire chi conquisterà Parigi in una competizione che vede il danese Jonas Vingegaard campione in carica.
Proprio quest’ultimo sarà uno dei protagonisti anche di questo torneo, nel tentativo di mantenere il dominio dagli assalti dei rivali. Uno sarà sicuramente Tadej Pogacar, capitano della UAE Emirates che è uno dei team che proverà a battagliare contro la Jumbo-Visma del detentore del titolo. Ma chiaramente porte aperte a tutti, perché non sono da escludere possibili sorprese in una manifestazione nella quale tutti sono spinti a dare il meglio. Garanti dello spettacolo, in particolar modo nelle frazioni vallonate, sono i vari Van der Poel, Van Aert e Mohoric.
Centodieci edizioni in totale, la lode però l’ha già meritata lo storico Tour de France che comincia dalla Spagna e più precisamente dai Paesi Baschi per avvicinarsi poi, gradualmente ai Campi Elisi parigini. Ventuno sono le tappe che dovranno percorrere i centosettantasei corridori affrontando ogni tipo di terreno tra zone pianeggianti, collinari e montuose. Distanza da percorrere di 3.404 chilometri per le ventidue squadre tra le quali non c’è nessuna italiana poiché nessuna rappresentativa dello Stivale è stata invitata alla Grand Boucle.
Due le compagini Professional che hanno usufruito della wild card: la Israel-Premier Tech, nel cui schieramento figurano Jakob Fuglsang e Giacomo Nizzolo, e la norvegese Uno-X Pro Cycling Team che è in grande crescita anche grazie alla presenza di un talento come Tobias Johannessen, vincitore del Tour dell’Avvenire nel 2022, che è un po’ come la versione giovani del Tour de France. Altri due team Professional che hanno avuto l’accesso di diritto al torneo sono la belga Lotto Dstny e la francese TotalEnergies grazie alla posizione in graduatoria.
Ricco assortimento di candidati per quanto riguarda la Jumbo Visma. Davanti a tutti c’è sicuramente Jonas Vingegaard che proverà a dimostrare che l’exploit di un anno fa non fu frutto del caso. Ci sono anche altri esempi che attestano il talento di questo ventiseienne danese che nel 2023 ha dominato nei giri del Gran Camiño, Giro dei Paesi Baschi e nel Giro del Delfinato.
Fanno parte dello stesso schieramento pure Tiesj Benoot, Wilco Kelderman, Sepp Kuss, Christophe Laporte, Wout van Aert, Nathan van Hooydonck e Dylan van Baarle. Un posto tra i big lo ha certamente pure Tadej Pogacar che rappresenterà la squadra degli Emirati Arabi Uniti. Da queste parti ha già trionfato due volte: nel 2021 e nel 2022, prima di cedere il passo al già citato Vingegaard nella scorsa edizione. In questa prima parte dell’anno ha già avuto modo di portare a casa il Giro delle Fiandre, la Parigi-Nizza, l'Amstel Gold Race e la Freccia Vallone.
Rafal Majka, Marc Soler e Adam Yates lo accompagneranno in questa avventura. La Movistar si affida soprattutto al capitano Enric Mas, abilità particolare scalatore. Lo spagnolo, classe 1995, non è mai andato oltre ad un quinto posto ottenuto nel 2020. Jorge Arcas, Ruben Guerreiro, Matteo Jorgenson e Nelson Oliveira sono le altre frecce nell’arco della compagine iberica.
Non ha mai partecipato al Tour de France, e per questo c’è grande curiosità nel vedere cosa potrà fare, Jai Hindley, altro scalatore. In Italia l’australiano ha già piazzato la propria bandierina nel 2022: proverà a fare lo stesso anche in territorio transalpino. Fa parte del team in cui ci sono pure Sam Bennett, Emanuel Buchmann, Bob Jungels e Patrick Konrad.
Nel 1996 al Tour de France si parlava letteralmente italiano. Il Belpaese era infatti ben rappresentato con addirittura sessantuno elementi portati sotto la Torre Eiffel nel tentativo di conquistare la gara. Stavolta, invece, non sarà così. C’è poco tricolore in questa edizione della Grand Boucle nella quale, stando alle startlist che sono comunque ancora provvisorie, seppur a questo punto parecchio indicative, saranno solo sette i corridori italiani.
Rappresenta il record negativo nella lunga e gloriosa storia della manifestazione d’oltralpe. In più mancheranno i campioni nazionali Filippo Ganna, che ha preferito concentrarsi sui Mondiali su pista, e Simone Velasco. Dentro, invece, Matteo Trentin con la UAE Emirates, Giulio Ciccone con la Lidl-Trek, Gianni Moscon per l’Astana Qazaqstan, Jacopo Guarnieri per la Lotto Dstny, Alberto Bettiol per la Education EasyPost, Luca Mozzato con l’Akea Samsic e infine Daniel Oss tra le fila della TotalEnergies.
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