Niente passerella sugli Champs-Élysées: quest'anno la Grande Boucle si chiude in Costa Azzurra e con una corsa contro il tempo che potrebbe sconvolgere la classifica.
Niente passerelle quest'anno per i protagonisti del Tour de France. Per la prima volta la Grande Boucle non si concluderà a Parigi, con la tradizionale sfilata dei corridori sugli Champs-Élysées e sugli altri luoghi iconici della capitale, impegnata negli ultimi preparativi in vista dell'attesissimo appuntamento olimpico. Per questo motivo la chiusura del Tour è stata spostata in Costa Azzurra, a Nizza, con arrivo in un altro luogo simbolo della Francia: la Promenade des Anglais, sulle rive del Mediterraneo. Non sarà, in ogni caso, la classica “frazione finale per velocisti”: è in programma infatti una cronometro di 33,7 chilometri, che potrebbe clamorosamente ridisegnare la classifica generale, anche nelle prime posizioni.
La partenza della ventunesima e ultima tappa del Tour de France è fissata per le 14:30 di domenica 21 luglio da Monaco, col primo corridore al cancelletto di partenza della cronometro. Di chi si tratta? Semplice: dell'ultimo nella classifica generale. Dopo di lui, a intervalli regolari, i corridori meglio piazzati, fino alla partenza del titolare della Maglia Gialla fissata per le 18:45. La tappa dovrebbe pertanto concludersi intorno alle 19:30.
La ventunesima tappa del Tour de France, come del resto ogni altra frazione della corsa, è trasmessa in chiaro sulla Rai, che ha siglato un accordo con gli organizzatori della Grande Boucle fino all'edizione del 2025. Trasmissione della tappa anche su Eurosport, canale presente sulle piattaforme DAZN e Sky.
Partenza dal Principato di Monaco, dunque, coi primi tre chilometri in piano o in leggerissima salita. Una volta arrivati a Beausoleil le pendenze iniziano a farsi più impegnative: comincia infatti la salita de La Turbie, l'unico Gran Premio della Montagna di questa frazione conclusiva della corsa. Sono 8,1 i chilometri da percorrere con una pendenza media del 5,6%. Un GPM di seconda categoria che potrebbe dar fastidio soprattutto ai cronoman “puri”, abituati a spingere in pianura. Si passa in pochi chilometri dagli 8 metri della partenza ai 480 della sommità della collina, dove è posto il primo rilievo cronometrico.
Anche la parte centrale di quest'ultima tappa del Tour si presenta piuttosto nervosa, ma senza strappi significativi. Sono continui saliscendi quelli che attendono i corridori, che dopo aver scollinato superano l'abitato di Eze per poi risalire verso il punto più alto della frazione, i 508 metri sul livello del mare del Col d'Eze, dove è posto il secondo punto di rilevazione cronometrica. Quindi, dopo un breve tratto pianeggiante, la strada scende dolcemente e si torna verso la costa, raggiungendo l'abitato di Villefranche-sur-Mer.
La cittadina di Villefranche è a 12,1 chilometri dall'arrivo. La discesa prosegue di fatto fino all'inizio dell'abitato di Nizza, dove poi il tracciato diventa completamente in piano. L'ultimo rilievo cronometrico è a 5,1 chilometri dal traguardo, in Place de l'Ile de Beauté, poi è un lunghissimo sprint verso l'arrivo posto - come anticipato - nell'iconica cornice della Promenade des Anglais. È qui che si decideranno, sul filo dei secondi, i destini di questa edizione della Grande Boucle, con la possibilità per gli specialisti di provare a rosicchiare un po' di terreno rispetto agli avversari. Se in altre circostanze il Tour di fatto durava venti tappe, più una passerella conclusiva senza eccessiva bagarre, quest'anno si lotta e si suda fino alla fine.
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