Tappa regina per il Tour de France: i corridori devono affrontare due salite durissime (hors categorie) e un GPM di prima categoria. Riflettori su Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel.
Momento decisivo per il Tour de France 2024. Venerdì ecco la tappa regina della celeberrima manifestazione ciclistica francese: parliamo della Embrun-Isola 2000, una frazione relativamente breve (parliamo di quasi 145 chilometri) ma nelle corde solo di scalatori che sanno il fatto loro. Non sorprende, così, che lungo il percorso troviamo due Hors Categorie (salite estremamente complicate, come la Cima Coppi al Giro d'Italia) e anche un GPM di prima categoria. Qui, insomma, Tadej Pogacar può confermare il suo dominio oppure (un po' a sorpresa, a dir la verità) potrebbe esserci l'incredibile rimonta di Vingegaard o di un ciclista totale come Remco Evenepoel. Per la serie: c'è ancora da divertirsi. E anche tanto.
La partenza ufficiale della diciannovesima tappa del Tour de France è fissata per le 12:30 di venerdì 19 luglio da Embrun. L'arrivo a Isola 2000 è previsto intorno alle 16:30. Chiaramente, sarà determinante la velocità media durante l'intero percorso.
Tutta la 111esima edizione della Grande Boucle è trasmessa in chiaro dalla Rai. Dalle 14:45 e fino alle 18:00 gli appassionati potranno seguire la tappa su Rai 2. Non solo Rai: le emozioni del Tour de France - previo abbonamento - sono anche su Eurosport, canale presente nei pacchetti DAZN e Sky (in quest’ultimo caso si può seguire l’evento anche offline, grazie all’ausilio del classico decoder).
Tante le opzioni per quanto riguarda lo streaming: Rai Play (gratuito), mentre in abbonamento su eurosport.it, discovery+ e NOW. In questi ultimi casi, così come per DAZN, è fondamentale una connessione a internet e disporre di un dispositivo come smart tv, computer, tablet, smartphone oppure di un televisore più antiquato ma connesso ad internet tramite un Dongle HDMI o una console di gioco di ultima generazione. In ottica mobile, infine, gli abbonati Sky possono seguire la tappa su smartphone e tablet utilizzando il servizio Sky Go.
La prova più dura. I ciclisti devono affrontare un dislivello totale di ben 4400 metri, affrontando la bellezza di 58 chilometri in salita. Una tappa decisamente complicata, ma la primissima parte è addirittura tranquilla, con i corridori che affrontano il percorso prevalentemente pianeggiante tra Chateauroux e Saint-Clement-sur-Durance. Al chilometro 21, in quel di Guillestre, è posto il traguardo volante, a conti fatti l'unica occasione per gli sprinter di dare un senso alla loro gara.
Da qui cambia completamente la corsa: ecco, infatti, i 18,8 chilometri del durissimo Passo di Vars, all'insegna di una pendenza media del 5,7 percento. Dopo lo scollinamento ci sono altri 20 chilometri di respiro: si va in discesa verso Jausiers attraversando i territori di Saint-Paul-sur-Ubaye e La Condamine-Chatelard.
Siamo nel territorio dell'Alpes-De-Haute-Provence ed ecco la prova più dura di giornata: spazio alla Cime de la Bonette, horse categorie lungo 22,9 chilometri e con una pendenza media che sfiora il 7 percento. Qui i corridori raggiungono una quota di 2.802 metri, la massima altitudine di giornata. Terminata la scalata, Pogacar e gli altri protagonisti della Grande Boucle devono affrontare la notevole discesa verso Saint-Etienne-de-Tinée. Occhio, poi, all'arrivo in salita, con i 16 chilometri di Isola 2000, ultima prova per i corridori con una pendenza media del 7 percento.
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