Penultimo appuntamento per il Tour de France: ancora una tappa di montagna decisamente difficile, nel segno di tre GPM di prima categoria.
Ancora un tappone di montagna per il Tour de France 2024. La Grande Boucle è arrivata alla penultima tappa: sabato si parte da Nizza, che sarà protagonista anche della cronometro finale di domenica, e si arriva sul Passo de la Couillole. Una frazione decisamente dura, all'insegna di tre Gran Premi della Montagna di prima categoria e di un percorso mai pianeggiante. Questa frazione è dunque l'ultima occasione per il più classico degli scossoni di classifica: vero, Pogacar sta vivendo un Tour superlativo, ma attenzione all'orgoglio di Vingegaard e alla voglia di Evenepoel di conquistare almeno il secondo posto nella classifica generale.
La partenza ufficiale della ventesima tappa del Tour de France è fissata per le 13:55 di sabato 20 luglio da Nizza. L'arrivo a Col de la Couillole è previsto intorno alle 17:20. Chiaramente, sarà determinante la velocità media durante l'intero percorso.
Tutta la 111esima edizione della Grande Boucle è trasmessa in chiaro dalla Rai. Dalle 14:45 e fino alle 18:00 gli appassionati potranno seguire la tappa su Rai 2. Non solo Rai: le emozioni del Tour de France - previo abbonamento - sono anche su Eurosport, canale presente nei pacchetti DAZN e Sky (in quest’ultimo caso si può seguire l’evento anche offline, grazie all’ausilio del classico decoder).
Tante le opzioni per quanto riguarda lo streaming: Rai Play (gratuito), mentre in abbonamento su eurosport.it, discovery+ e NOW. In questi ultimi casi, così come per DAZN, è fondamentale una connessione a internet e disporre di un dispositivo come smart tv, computer, tablet, smartphone oppure di un televisore più antiquato ma connesso ad internet tramite un Dongle HDMI o una console di gioco di ultima generazione. In ottica mobile, infine, gli abbonati Sky possono seguire la tappa su smartphone e tablet utilizzando il servizio Sky Go.
Ancora una volta parliamo di un dislivello totale decisamente importante, che si assesta intorno ai 4.600 metri. La tappa è relativamente breve, ma su 132,8 chilometri i protagonisti del Tour sono chiamati a percorrerne 54 in salita. Come dicevamo, non c'è spazio (o quasi) per sezioni piatte: si va subito in salita da La Trinitè verso L'Escarene e Touet-De-L'Escarene. Da qui ecco il primo Gran Premio di Montagna della giornata, il più leggero di tutti: parliamo del Col de Braus, seconda categoria, lungo 10 chilometri ma con una pendenza media del 6,6 percento. Niente male come inizio.
Dopo i dieci chilometri tutti in discesa verso Sospel, si passa dai 1.000 ai 373 metri, il gruppo affronta la salita più lunga. Ecco il Col de Turini, per ben 20,7 chilometri e una pendenza media che sfiora il 6 percento. Già in questa fase è prevista una prima scrematura: solo gli scalatori più in forma possono reggere ritmi del genere, soprattutto al termine di una manifestazione dura come la Grande Boucle.
Dopo il secondo GPM di giornata, siamo al chilometro 60, ecco un'altra discesa ripida verso la Bollene-Vesubie, prologo della leggera salita che porta al traguardo volante di Saint-Martin-Vesubie. Spazio, a questo punto, all'altro GPM di prima categoria: parliamo del Col de la Colmiane, il più breve di giornata con i suoi 7,5 chilometri ma caratterizzata da una pendenza media del 7,1 percento. Nel finale si ripete l'ormai tradizionale cliché: prima lo scollinamento, poi una lunga discesa e i pochi chilometri di pianura verso Saint-Sauveur-Sur-Tinée. Il finale è in salita, come certificano i quasi 16 chilometri di Col de la Couillole, con pendenza media che supera di poco il 7 percento. Occhio ai tempi: qui si decide il Tour de France, con buona pace degli amanti delle crono.
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