La prima parte è ricca di saliscendi e (piccole) asperità. I velocisti rimasti in gara possono pensare alla volata: la seconda parte è sostanzialmente pianeggiante.
Una frazione dalle due facce. La dodicesima tappa del Tour de France, con partenza da Aurillac e arrivo a Villeneuve-sur-Lot, potrebbe nascondere qualche sorpresa. La prima parte del percorso, ricco di saliscendi e nel segno di due GPM (in realtà tutt’altro che impossibili da affrontare), potrebbe togliere dalla corsa gli sprinter meno resistenti. Chi riuscirà a resistere, dalla metà della frazione potrà organizzarsi per il più classico degli arrivi in volata. A proposito di tappa doubleface, interessante il dato dell'altimetria: si passa, infatti, dagli oltre 600 metri di Aurillac e si scende fino ai 69 dell'arrivo, tra l'altro il punto più basso di tutta la corsa.
La partenza ufficiale della dodicesima tappa del Tour de France è fissata per le 12:50 di giovedì 11 luglio da Aurillac. L'arrivo in quel di Villeneuve-sur-Lot è previsto intorno alle 17:30. Chiaramente, sarà determinante la velocità media durante l'intero percorso.
Tutta la 111esima edizione della Grande Boucle è trasmessa in chiaro dalla Rai. Giovedì 11 luglio alle 14:45 e fino alle 18:00 gli appassionati potranno seguire la tappa su Rai 2. Non solo Rai: le emozioni del Tour de France - previo abbonamento - sono anche su Eurosport, canale presente nei pacchetti DAZN e Sky (in quest’ultimo caso si può seguire l’evento anche offline, grazie all’ausilio del classico decoder).
Tante le opzioni per quanto riguarda lo streaming: Rai Play (gratuito), mentre in abbonamento su eurosport.it, discovery+ e NOW. In questi ultimi casi, così come per DAZN, è fondamentale una connessione a internet e disporre di un dispositivo come smart tv, computer, tablet, smartphone oppure di un televisore più antiquato ma connesso ad internet tramite un Dongle HDMI o una console di gioco di ultima generazione. In ottica mobile, infine, gli abbonati Sky possono seguire la tappa su smartphone e tablet utilizzando il servizio Sky Go.
La prima parte è per velocisti che non si tirano indietro e, soprattutto, capaci di arrivare in forma a metà di una manifestazione così dura come il Tour de France (ricordiamo che le tappe in totale sono 21). Si parte da Aurillac e per un po' si sale ancora, come testimoniano le piccole asperità dopo Sansac-de-Marmiesse e Saint-Saury (dove si tocca l'altezza massima di oltre 700 metri), Da qui inizia una lunga discesa che attraversa Sousceyrac-en-Quercy e Frayssinhes, fino ad arrivare ai circa 10 chilometri pianeggianti di Saint-Cere.
I corridori scendono fino a 163 metri, ma poi c'è subito il breve Gran Premio della Montagna sul Passo d'Autoire, solo 2,7 chilometri con una pendenza media del 5,9 percento. Dopo poco, affrontata la facile discesa in quel di Alvignac, ecco il secondo GPM di giornata: siamo sul Passo de Rocarnadour e la distanza è ancora minore (soli due chilometri, pendenza sempre di poco inferiore al 6 percento). Da qui una serie di quattro saliscendi da affrontare al meglio (tra Couzou, Saint-Projet e Le Vigan), prima del traguardo volante di Gourdon.
Come dicevamo, da questo momento si cambia registro, come testimoniano già i 15 chilometri pianeggianti di Salviac, prima del breve (e ultimo) GPM del Passo de Montcléra, ancora due chilometri ma solo 4,6 percento di pendenza. Gli ultimi 50 chilometri sono totalmente nelle corde dei velocisti rimasti in gara: c'è tutto il tempo di organizzarsi con i team per la volata. Nello specifico, si scende da Frayssinet-le-gelat in direzione Fumel (25 chilometri tranquilli), poi la breve scalata verso Lacaussade e l'arrivo senza particolari scossoni tra Sauvetat-sur-Lede e Villeneuve-Sur-Lot.
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