La giovane polacca ha vinto per la terza volta di fila a Parigi: ora va a caccia della consacrazione anche sull'erba londinese.
Evento: | Wimbledon |
Luogo: | Londra |
Quando: | 3-16 Luglio 2023 |
Dove vederla: | Sky |
Si ispira dichiaratamente a Rafa Nadal e, non a caso, sta diventando la dominatrice sulla terra rossa. Iga Swiatek ha vinto per la terza volta di fila il French Open, incantando a Parigi con il suo tennis aggressivo e dinamico, così simile – pur con tutte le differenze del caso – a quello che ha consacrato, nel corso degli anni, il maiorchino tra gli uomini. La nuova sfida della 22enne polacca, adesso, si chiama Wimbledon. Perché è sull'erba londinese che si entra davvero nella leggenda. E finora Swiatek non ha mai brillato al di là della Manica.
Giovane ma già matura, Swiatek ha confermato in Francia di essere la numero uno del tennis al femminile e di poter restare in vetta a lungo. Il suo percorso sui campi dello Slam francese è stato limpido e lineare: solo in finale, contro un'avversaria capace di esaltarsi contro tutte le grandi come Karolina Muchova, ha perso il primo set in un torneo altrimenti dominato. Sei vittorie nette, in due soli parziali, ai danni della spagnola Bucsa, della statunitense Liu e della cinese Wang nei primi tre turni.
Poi il successo sull'ucraina Tsurenko agli ottavi, ai danni dell'americana Gauff nei quarti e della brasiliana Haddad Maia, vera rivelazione di questa edizione del French Open, in una spigolosissima semifinale. Quindi, in finale, la battaglia senza quartiere con la ceca, vinta al termine di tre set molto combattuti e tirati. Terzo trionfo di fila a Parigi: sulla terra, ormai, Swiatek non ha rivali. Ora sembra pronta per puntare ancora più in alto.
Ribadito che sulla terra è la donna da battere, Swiatek deve sfatare l'unico piccolo tabù della sua carriera. Sull'erba di Wimbledon, infatti, non ha mai fatto troppa strada. Nel 2021 la sua corsa si è fermata agli ottavi di finale, l'anno successivo è uscita di scena addirittura già al terzo turno. Se sul cemento sembra aver preso le contromisure – in Australia ha sempre fatto bene e nel 2022 ha vinto gli US Open – adesso vanno testati i suoi progressi su una superficie ancor più tecnica e veloce.
L'anno scorso ha scelto di concentrarsi solo su Wimbledon, rinunciando a tutti i tornei di preparazione sull'erba. Quest'anno probabilmente farà lo stesso. L'obiettivo è presentarsi al top della condizione a Londra, dopo aver rifiatato per le fatiche parigine. In fondo, anche il suo mito Nadal ha sempre stentato a Wimbledon. Anche se poi ha spezzato l'incantesimo, consacrandosi tra i più grandi di sempre al maschile.
Prima tennista polacca a essersi aggiudicata un torneo dello Slam in singolare, prima atleta nata dopo il 2000 ad aver fatto altrettanto e ad aver conquistato la prima posizione nel ranking WTA: sono solo alcuni tra i primati stabiliti da Iga Swiatek, nata il 31 maggio 2001 a Varsavia e già nell'Olimpo del tennis mondiale. S'è accomodata in cima al ranking ad aprile 2022 e non ha più mollato la presa, fortificando anzi la sua leadership con le vittorie a Flushing Meadows e col terzo trionfo parigino.
Per rimanere in alto non c'è alternativa, deve fare meglio a Wimbledon. E sta lavorando attivamente per riuscirci. Le sue concorrenti più agguerrite, del resto, sono in agguato. Si chiamano Aryna Sabalenka, che in Francia è uscita in semifinale per mano della scatenata Muchova, ed Elena Rybakina, costretta al forfait al terzo turno prima di affrontare la spagnola Sara Sorribes Tormo. Entrambe sull'erba londinese sembrano essere decisamente più a loro agio, pronte a insidiare la leadership della giovane e agguerritissima polacca.
C'è un altro piccolo, grande record che Swiatek vuole difendere a tutti i costi, sperando di poterlo confermare nel prestigioso Slam in terra britannica: ogni volta che va in finale in un torneo Major, vince sempre. Quattro le finali di Slam disputate nel corso della sua giovane ma già esaltante carriera, quattro vittorie. Le tre a Parigi e quella a New York nel 2022.
Segnali, questi, che denotano una volta di più la sua notevole maturità mentale, la sua capacità di tenere i nervi ben saldi, di dosare le energie psicofisiche, di saper trarre sempre il meglio da ogni situazione. Caratteristiche, al di là delle indiscutibili doti tecniche mostrate sin dagli albori della sua avventura tennistica, che ne fanno in tutti i sensi la numero uno, almeno per il momento.
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