Fase di transizione per gli Stati Uniti, al momento ancora privi di un allenatore. Dopo il ko con il Canada, gli Yanks scendono in campo per un altro test stavolta contro la Nuova Zelanda.
Ultima settimana di impegni per le varie nazionali sparse per il mondo. Ci sono quelle europee impegnate nella UEFA Nations League, poi ci sono quelle sudamericane che si stanno giocando la qualificazione alla Coppa del 2026 che si terrà tra Stati Uniti, Canada e Messico. E c’è chi invece si tiene in allenamento disputando qualche amichevole come anche la rappresentativa a stelle e strisce il cui accesso alla prossima manifestazione iridata è garantito in qualità di paese ospitante. Gli Yanks hanno anche cambiato guida tecnica nel tentativo di salire di livello e diventare finalmente competitivi dopo la disastrosa Copa America dello scorso luglio.
Non c’è ancora l’ufficialità ma sulla panchina degli USA dovrebbe a breve insediarsi Mauricio Pochettino, allenatore dal passato importante sebbene reduce da due esperienze non esaltanti alla guida di Paris Saint-Germain e Chelsea. Per il momento, in casa contro la Nuova Zelanda il Ct dovrebbe ancora essere Michael Anthony Varas, già selezionatore dell’Under 20. Non ci sono punti in palio, situazione ideale per farsi un’idea di ciò che è la sua squadra e metterci poi mano gradualmente. L’obiettivo è arrivare pronti nel 2026, quando non sarà più consentito scherzare ma toccherà fare bella figura.
Stati Uniti (4-3-3): Turner; Scally, Trusty, Richards, Lund; Tillman, Morris, Musah; Pulisic, Balogun, Wright. Ct: Varas.
Nuova Zelanda (4-2-4): Max; Tommy, Liberato, Finn, Tim; Alex, Marco; Logan, Wood, Ben, Kosta. Ct: Bazeley.
La partita si gioca al TQL Stadium di Cincinnati nello stato dell’Ohio. Completato nel 2021, dopo tre anni di lavori, l’impianto ospita abitualmente le sfide interne dell'FC Cincinnati in Major League Soccer. La capacità della struttura è di 26mila spettatori.
Non è prevista copertura televisiva per l’amichevole internazionale tra Stati Uniti e Nuova Zelanda. L’incontro, in programma mercoledì 11 settembre all’una di notte, non è visibile neppure in streaming.
Non è un momento facile per gli Stati Uniti, ancora immersi in uno stato di transizione dopo l’addio di Gregg Berhalter a seguito della fallimentare Copa America. La rappresentativa a stelle e strisce ha giocato nello scorso weekend in amichevole contro il Canada, perdendo 2-1. Shaffelburg e Jonathan David hanno indirizzato il match in favore della formazione nordamericana, prima che Luca de la Torre trovasse la maniera di rendere il ko meno amaro. Serve un lungo percorso di crescita che deve portare gli Yanks ad essere competitivi in vista del prossimo Mondiale che come ben sappiamo organizzeranno insieme proprio al Canada ed al Messico.
Nell’elenco dei convocati per questo doppio test non sono comparsi i nomi degli juventini Tim Weah e Weston McKennie, entrambi lasciati a disposizione di Thiago Motta. Compaiono, invece, altri nomi di “italiani” come i milanisti Pulisic e Musah. Rispetto a qualche anno fa il calcio da queste parti è salito di considerazione, sebbene non abbia raggiunto i livelli di seguito di altri sport decisamente più apprezzati. Anche la rosa statunitense, nel complesso, può contare su giocatori che stanno riuscendo a trovare una propria dimensione pure in Europa fermo restando che la Major League Soccer è diventato un torneo più che dignitoso. Vedremo se questo processo porterà effettivamente ad una Nazionale protagonista nella prossima rassegna iridata. Certo, Pochettino dovrà dare una mano: l’obiettivo è assai ambizioso.
Non altrettanta ambizione ha la Nuova Zelanda, chiaramente molto indietro dal punto di vista calcistico. Lo dice pure l’ultimo risultato ottenuto dagli All Whites con il 3-0 subito per mano del Messico per le reti di Pineda, Huerta e Romo. Soltanto due sono le partecipazioni a un Campionato del Mondo per la Nuova Zelanda, peraltro con eliminazione giunta immediata fin dal primo turno e zero incontri vinti. Stesso ruolino di marcia anche in Confederations Cup dove non si è mai andati oltre alla prima fase.
Il Ct è Darren Bazeley, figura interamente formata in casa con un passato nelle giovanili. Si tratta di un ex difensore inglese, che ha trovato in Nuova Zelanda la propria dimensione ideale. Non c’è pressione da queste parti, si prova a cucire la stoffa con il tessuto disponibile.
Versamento minimo richiesto. Si applicano T&C, quote minime e limiti di tempo.