Potrebbe bastare anche un punto, ma guai ad affidarsi ai calcoli. La Slovacchia punta sui grandi vecchi Skriniar e Lobotka. Romania con Draguin in difesa e Man in attacco.
Slovacchia e Romania si giocano il pass per gli ottavi di finale di Euro 2024. Le due Nazionali scendono in campo alle 18:00 di mercoledì 26 giugno e, viste le tante incognite che caratterizzano il Gruppo E, sono nei fatti obbligate a vincere per rimanere proprietarie del proprio destino e non rientrare in calcoli astrusi in ottica scontri diretti e gol realizzati. Ricordiamo, infatti, che parliamo di un raggruppamento che al momento vede quattro formazioni a quota 3 punti: per la serie, nonostante il salvacondotto riservato alle migliori terze, qui si rischia veramente grosso.
Slovacchia (4-3-3): Dubravka; Pekarik, Skriniar, Vavro, Hancko; Duda, Lobotka, Kucka; Schranz, Bozenik, Suslov. Ct: Calzona.
Romania (4-3-3): Nita; Ratiu, Dragusin, Burca, Bancu; R. Marin, M. Marin, Stanciu; Man, Dragus, Coman. Ct: Iordanescu.
La gara si gioca al Waldstadion di Francoforte, noto con il nome commerciale di Deutsche Bank Park. Inaugurato nel 1925 e ristrutturato nel 2005, lo stadio è la casa dell'Eintracht Francoforte e può ospitare 51.500 spettatori. Nel 2006 è stato teatro del successo della Francia sul Brasile nell'ambito dei quarti di finale del Mondiale poi vinto dall'Italia di Marcello Lippi.
Il match di Francoforte è trasmesso in diretta su Sky, che detiene i diritti di tutto il torneo. Nello specifico la gara è in programma su Sky Sport canale 253. In ottica mobile, invece, gli stessi abbonati possono utilizzare l’app Sky Go. Per NOW, sempre tramite connessione internet, serve una sottoscrizione a parte: in questo caso si può seguire la gara non solo tramite smartphone e tablet, ma anche utilizzando computer e smart tv.
La Slovacchia è nazionale che può fare leva su individualità niente male. Il commissario tecnico Calzona, in cerca di riscatto dopo la brutta esperienza sulla panchina del Napoli, si affida ad una serie di talenti molto conosciuti dalle nostre parti. In attacco il veronese Suslov dovrebbe avere la meglio sull'ex Sassuolo Haraslin: il gialloblu dovrebbe agire sull'out di sinistra, andando così ad affiancare il centravanti Bozenik e l'esterno destro Schranz.
Il centrocampo parla italiano: spazio al regista del Napoli Lobotka, all'altro veronese Duda e all'ex Milan e Parma Kucka. In difesa, a protezione del portiere Dubravka, agiranno l'ex interista Skriniar, l'altro centrale Vavro e i terzini Pekarik e Hancko (quest'ultimo è sempre nel mirino del nuovo Napoli di Antonio Conte).
Questi i protagonisti di una Slovacchia che può entrare nella storia: l'obiettivo è conquistare per la terza volta l'accesso agli ottavi di finale di un grande torneo, dopo l'incredibile impresa nel Mondiale in Sudafrica del 2010 e il pass per la fase finale negli Europei francesi del 2016.
La Romania, invece, viene da un ventennio decisamente complicato. La missione, in questo caso, è tornare ai fasti dei tempi di Gheorghe Hagi: la strada sembra quella giusta, guardando all'esordio superlativo contro l'Ucraina (un 3-0 senza storie) e alla prestazione comunque ottima al cospetto del Belgio. In ottica probabili formazioni, riflettori puntati sul centrocampo: anche qui troviamo giocatori noti dalle nostre parti come Marius e Razvan Marin, rispettivamente in forza a Pisa ed Empoli. Occhio poi all'esperto e fortissimo Nicoale Stanciu, giocatore dotato di ottimi colpi che avrebbe meritato una carriera diversa.
In attacco spazio al centravanti Dragus e ai parmensi Man e Mihaila. In difesa, invece, ecco l'ex genoano Dragusin, coadiuvato dall'altro centrale Burca e da due esterni decisamente interessanti come Ratiu e Bancu. Tra i pali l'esperto Florin Costantin Nita, 36enne in forza ai turchi del Gaziantep.
Si tratta del sesto scontro diretto tra le due Nazionali. Curiosamente, in tre amichevoli andate in scena tra il 2001 e il 2013 altrettanti pareggi (ultimo l'1-1 dell'agosto 2013 con reti di Stancu e Sestak). Due, invece, le sfide ufficiali andate in scena nel 1999: nell'ambito delle qualificazioni a Euro 2000, prima lo 0-0 in terra rumena e poi il perentorio 1-5 di Hagi e compagni.
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