Fin qui i gialloblu non sono stati protagonisti di un mercato esaltante, tra addii pesanti e l’arrivo del solo Saponara. In panchina c’è Marco Baroni al posto dell’eroe Zaffaroni.
Conquistare la quinta salvezza consecutiva. Questa la missione dell’Hellas Verona, che si presenta ai nastri di partenza con una squadra tutt’altro che rivoluzionata: all’apparenza, non una buona notizia per i tifosi veneti, dal momento che nella scorsa stagione i gialloblu hanno conquistato la permanenza in massima serie solo grazie all’atipico spareggio contro lo Spezia. L’impressione, così, al di là del cambio nella guida tecnica, è che la dirigenza veronese debba lavorare molto sul mercato per evitare l’onta della retrocessione.
La lotta salvezza quest'anno si preannuncia ancora più complicata, considerando l'entrata in gioco di due squadre dalla grande tradizione (e dall'organico di spessore) come Genoa e Cagliari. Il Verona, però, ha mostrato fin qui un certo immobilismo sul mercato, segnalandosi più per cessioni importanti come quelle di Tameze, Sulemana e dello stesso Miguel Veloso (non più il regista di una volta, ma sicuramente un elemento di spessore in meno).
L'unica grande novità è nella guida tecnica, con l'allenatore Marco Baroni che sostituisce l'eroe della scorsa salvezza, quel Marco Zaffaroni che al momento si ritrova (un po' a sorpresa) senza squadra. Baroni dal canto suo è alla ricerca della seconda impresa consecutiva in massima serie, dopo l'esaltante salvezza alla guida del Lecce.
Tornando al parco giocatori, in entrata, l'innesto da sottolineare è quello del trequartista Riccardo Saponara, in cerca di conferme dopo l'ottimo ultimo biennio con la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Per il resto, la solita scommessa in salsa gialloblu: parliamo dell'esterno d'attacco Jordi Mboula, eterno incompiuto (nel suo passato anche Barcellona e Monaco) che ha lasciato a parametro zero il Maiorca dopo la buona esperienza in prestito con il Racing Santander (sei gol nell'ultima Segunda Division spagnola).
La squadra non è male, soprattutto guardando all'undici titolare, ma per la salvezza servono le giuste alternative. Evidente la carenza in attacco: Lasagna e Djuric non possono bastare, tanto che i veneti sono da tempo sulle tracce di Federico Bonazzoli e Mattia Destro. Per il centrocampo, invece, si fa sempre di più il nome di Michael Folorunsho, che il Napoli sembra intenzionato a girare in prestito. Occhio, però, anche ad altre uscite, con Faraoni sempre nel mirino del Napoli e l'altro esterno Josh Doig che interessa a Torino e Bologna.
Se il mercato terminasse oggi, il Verona scenderebbe in campo con un avvolgente 3-4-2-1: tra i pali confermato Montipò, protetto dal terzetto difensivo composto da Dawidowicz, Magnani e Ceccherini. Le redini del gioco a centrocampo sono nelle mani di Hongla e Duda, affiancati dagli esterni Faraoni e Doig. Qualche metro più avanti ecco i rifinitori Saponara e Lazovic, alle spalle dell’unica punta Djuric.
I gialloblu rischiano grosso. Al momento la compagine veneta può giocarsela alla pari solo con Frosinone e Lecce, mentre appare in ritardo rispetto a realtà come Genoa, Cagliari, Empoli e Salernitana. Ci sarà da lottare e, prima ancora, da intervenire sul mercato per rinforzare la rosa.
Subito esordio-verità per il Verona, che sabato 19 agosto è di scena sul campo dell'Empoli di Mister Zanetti: a confronto due squadre che puntano alla salvezza, con i toscani che in realtà appaiono nettamente più avanti per progetto tecnico e organico. Una settimana più tardi, la prima davanti al pubblico amico: allo stadio Bentegodi, in programma la sfida tutt'altro che semplice contro la Roma di José Mourinho.
Il primo settembre, invece, trasferta in Emilia Romagna dall'alto coefficiente di difficoltà, al cospetto dell'ambizioso Sassuolo di Dionisi. Un trittico decisamente difficile per i veneti e per il tecnico Baroni, chiamati ad incamerare più punti possibili.
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